Nella presente tesi si intende fornire un'analisi di ampio respiro sula desertificazione, soffermandosi dapprima sulla descrizione preliminare del fenomeno. Successivamente si offre una collocazione geografica globale delle terre aride (le cosiddette “drylands”), in cui la desertificazione si manifesta. A proseguire si presentano le varie cause, sia di origine naturale sia antropica, che ne promuovono la manifestazione, cercando di porre in risalto il rapporto sinergico che le lega. Con particolare attenzione alle pratiche di gestione del territorio considerate insostenibili, si mette in rilievo l'importanza dell'uomo nell'acutizzare i processi di degradazione del suolo, ritenuto dall'IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) il più incisivo fattore promotore della desertificazione. Gli impatti negativi che ne conseguono sono presentati dandone resoconto da un punto di vista ecologico-ambientale e socio-economico. L'analisi si focalizza poi sull'ambiente Mediterraneo, presentando un dettagliato quadro relativo all'attuale situazione. In seguito vengono presi in considerazione i paesaggi forestali e la loro sensibilità alla degradazione, previa esposizione delle mappe che identificano la percentuale di territorio italiano considerata a rischio di desertificazione. Avvalendosi poi di uno studio (“Estimating the sensitivity to desertification of Italian forests") pubblicato sulla piattaforma iForest (SISEF), sarà fornita un'indagine quantitativa e qualitativa circa la suscettibilità delle aree forestali italiane, accentuando la necessità di una corretta gestione che ne preservi la funzione protettiva nei confronti del fenomeno della desertificazione. Successivamente, si delineano i metodi che, a livello globale, costituiscono le più efficaci soluzioni nella lotta attiva, ma sopratutto proattiva, alla desertificazione. A concludere si propone una strategia, frutto del progetto europeo RECONDES, che suggerisce l'impiego della vegetazione locale come la strategia più efficiente, sostenibile e conveniente per mitigare la degradazione in ambiente mediterraneo.
LA DESERTIFICAZIONE NELL'AMBIENTE MEDITERRANEO
PILLONI, MATTIA
2018/2019
Abstract
Nella presente tesi si intende fornire un'analisi di ampio respiro sula desertificazione, soffermandosi dapprima sulla descrizione preliminare del fenomeno. Successivamente si offre una collocazione geografica globale delle terre aride (le cosiddette “drylands”), in cui la desertificazione si manifesta. A proseguire si presentano le varie cause, sia di origine naturale sia antropica, che ne promuovono la manifestazione, cercando di porre in risalto il rapporto sinergico che le lega. Con particolare attenzione alle pratiche di gestione del territorio considerate insostenibili, si mette in rilievo l'importanza dell'uomo nell'acutizzare i processi di degradazione del suolo, ritenuto dall'IPBES (Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services) il più incisivo fattore promotore della desertificazione. Gli impatti negativi che ne conseguono sono presentati dandone resoconto da un punto di vista ecologico-ambientale e socio-economico. L'analisi si focalizza poi sull'ambiente Mediterraneo, presentando un dettagliato quadro relativo all'attuale situazione. In seguito vengono presi in considerazione i paesaggi forestali e la loro sensibilità alla degradazione, previa esposizione delle mappe che identificano la percentuale di territorio italiano considerata a rischio di desertificazione. Avvalendosi poi di uno studio (“Estimating the sensitivity to desertification of Italian forests") pubblicato sulla piattaforma iForest (SISEF), sarà fornita un'indagine quantitativa e qualitativa circa la suscettibilità delle aree forestali italiane, accentuando la necessità di una corretta gestione che ne preservi la funzione protettiva nei confronti del fenomeno della desertificazione. Successivamente, si delineano i metodi che, a livello globale, costituiscono le più efficaci soluzioni nella lotta attiva, ma sopratutto proattiva, alla desertificazione. A concludere si propone una strategia, frutto del progetto europeo RECONDES, che suggerisce l'impiego della vegetazione locale come la strategia più efficiente, sostenibile e conveniente per mitigare la degradazione in ambiente mediterraneo.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104845