In questa tesi ho voluto trattare l'archeologia subacquea in quanto disciplina recente che solo da pochi decenni vede un serio impegno da parte degli Stati nello stilare una serie di normative più complete e chiare atte a proteggere il nostro immenso patrimonio archeologico subacqueo dallo sfruttamento sempre più intensivo del mare e delle sue risorse, nonché dalle mani dei cosiddetti "cacciatori di tesori", come il noto oceanografo Robert Ballard di cui nel primo capitolo illustro le discusse vicende presso il sito di Skerki Bank di cui è stato protagonista. Fa seguito un capitolo interamente dedicato alla storia della legislazione marittima. Nel terzo descrivo alcuni esempi di siti archeologici in Italia, di come sono stati affrontati dal punto di vista metodologico e conservativo, cui segue, nel quarto capitolo una serie di esempi a livello internazionale, che si sono distinti per la loro eccelsa conduzione ma soprattutto per l'innovazione che hanno dimostrato nella realizzazione di strutture museali moderne e coinvolgenti. Nel quinto capitolo affronto in breve tutto il percorso metodologico, dalla ricerca dei siti d'interesse, al loro scavo (quindi alla diversa strumentazione che un archeologo subacqueo deve adottare), al restauro, alla conservazione e infine all'eventuale musealizzazione. Concludo con un pensiero su come un patrimonio così ricco e fragile debba essere protetto e valorizzato, affinché anche chi verrà dopo di noi potrà goderne ma soprattutto ricordare ciò che è stato, perché senza un passato non si può comprendere il presente e tantomeno avere la consapevolezza per costruire un futuro che dovrebbe essere sempre migliore.

Alcuni esempi di Archeologia Subacquea in Italia: archeologia, legislazione, innovazione.

PARITI, SILVIA
2018/2019

Abstract

In questa tesi ho voluto trattare l'archeologia subacquea in quanto disciplina recente che solo da pochi decenni vede un serio impegno da parte degli Stati nello stilare una serie di normative più complete e chiare atte a proteggere il nostro immenso patrimonio archeologico subacqueo dallo sfruttamento sempre più intensivo del mare e delle sue risorse, nonché dalle mani dei cosiddetti "cacciatori di tesori", come il noto oceanografo Robert Ballard di cui nel primo capitolo illustro le discusse vicende presso il sito di Skerki Bank di cui è stato protagonista. Fa seguito un capitolo interamente dedicato alla storia della legislazione marittima. Nel terzo descrivo alcuni esempi di siti archeologici in Italia, di come sono stati affrontati dal punto di vista metodologico e conservativo, cui segue, nel quarto capitolo una serie di esempi a livello internazionale, che si sono distinti per la loro eccelsa conduzione ma soprattutto per l'innovazione che hanno dimostrato nella realizzazione di strutture museali moderne e coinvolgenti. Nel quinto capitolo affronto in breve tutto il percorso metodologico, dalla ricerca dei siti d'interesse, al loro scavo (quindi alla diversa strumentazione che un archeologo subacqueo deve adottare), al restauro, alla conservazione e infine all'eventuale musealizzazione. Concludo con un pensiero su come un patrimonio così ricco e fragile debba essere protetto e valorizzato, affinché anche chi verrà dopo di noi potrà goderne ma soprattutto ricordare ciò che è stato, perché senza un passato non si può comprendere il presente e tantomeno avere la consapevolezza per costruire un futuro che dovrebbe essere sempre migliore.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
812172_paritisilvia.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 3.71 MB
Formato Adobe PDF
3.71 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/104833