Secondo la FAO, se non verranno adottate nuove tecniche agricole si assisterà nel 2050 ad una notevole riduzione della terra arabile e produttiva disponibile per persona, in particolare la riduzione potrebbe arrivare fino al 75% rispetto alla quantità che era disponibile nel 1960. La tecnica colturale in fuori suolo è in continuo sviluppo ed espansione e potrebbe costituire una possibile risposta a questa problematica, in quanto permette di ottenere una resa maggiore rispetto alle colture in pieno campo ed inoltre rispetto a quest'ultime presenta anche altri vantaggi come, per esempio, la riduzione del consumo di acqua e la riduzione dell'uso degli agrofarmaci. Le colture fuori suolo sono colpite da diversi patogeni, in particolare da organismi patogeni appartenenti alla classe degli oomiceti. Le pratiche atte a contrastarli partono dalla scelta del corretto materiale genetico e dall'uso di materiale di propagazione sano, fino all'utilizzo di sostanze capaci di indurre meccanismi di resistenza nell'ospite, somministrate direttamente tramite la soluzione nutritizia. In questa relazione saranno descritte le tecniche utilizzate per le colture fuori suolo maggiormente utilizzate in Italia e si prenderà in esame come caso di studio la coltura del pomodoro (Solanum lycopersicum L.), i principali patogeni appartenenti alla classe Oomycetes di importanza economica e le misure di difesa più efficaci ed innovative da utilizzare in questo sistema colturale.

difesa dai principali oomiceti patogeni del pomodoro allevato in fuori suolo

SACCO, GUGLIELMO
2018/2019

Abstract

Secondo la FAO, se non verranno adottate nuove tecniche agricole si assisterà nel 2050 ad una notevole riduzione della terra arabile e produttiva disponibile per persona, in particolare la riduzione potrebbe arrivare fino al 75% rispetto alla quantità che era disponibile nel 1960. La tecnica colturale in fuori suolo è in continuo sviluppo ed espansione e potrebbe costituire una possibile risposta a questa problematica, in quanto permette di ottenere una resa maggiore rispetto alle colture in pieno campo ed inoltre rispetto a quest'ultime presenta anche altri vantaggi come, per esempio, la riduzione del consumo di acqua e la riduzione dell'uso degli agrofarmaci. Le colture fuori suolo sono colpite da diversi patogeni, in particolare da organismi patogeni appartenenti alla classe degli oomiceti. Le pratiche atte a contrastarli partono dalla scelta del corretto materiale genetico e dall'uso di materiale di propagazione sano, fino all'utilizzo di sostanze capaci di indurre meccanismi di resistenza nell'ospite, somministrate direttamente tramite la soluzione nutritizia. In questa relazione saranno descritte le tecniche utilizzate per le colture fuori suolo maggiormente utilizzate in Italia e si prenderà in esame come caso di studio la coltura del pomodoro (Solanum lycopersicum L.), i principali patogeni appartenenti alla classe Oomycetes di importanza economica e le misure di difesa più efficaci ed innovative da utilizzare in questo sistema colturale.
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