What does it means to have a disability or a chronicle or degenerative disease? How much a person's wellbeing is defined by his disease? What role do ill and disabled people play in the society and how society affect their wellbeing? Do we need to encourage prospective parents to abort fetuses which are expected to be disabled? Is it right to hope that genetic engineering can one day remove disability and genetic disease at all or is it a distopic scenario that we need to prevent? The aim of this work is to give a general overview of the philosophical debate about phisical disability and disease, analysing and comparing the mains positions in order to give a comprehensive view about this theme. After an introduction about the concepts of disease and health, and an evaluation of the mains philosophical positions on the subject, we're going to analyse the notion of disability as mere difference through the arguments of Elizabeth Barnes, Rosemarie Garland-Thomson, Tom Shakespeare and Robert Sparrow; last but not least we're going to analyse the notion of disability as a harmful condition to be removed with medical treatment, abortion practice and genetic manipulation through the arguments of John Harris and Julian Savulescu.​
Cosa vuol dire avere una disabilità fisica, o una malattia cronica o degenerativa? Fino a che punto il benessere di una persona disabile è determinato dalla propria condizione di malattia? Che ruolo hanno le persone malate e disabili all'interno della società e in che modo la società influenza il loro benessere? I futuri genitori devono essere incoraggiati ad abortire feti che hanno buone probabilità di nascere con disabilità fisiche? È giusto auspicare che l'ingegneria genetica permetta un giorno di eliminare completamente le malattie genetiche dal mondo o si tratta di uno scenario distopico da scongiurare? L'obiettivo di questo lavoro è inquadrare la discussione sulle condizioni di disabilità e di malattia fisiche all'interno del dibattito bioetico, individuando, analizzando e mettendo a confronto i principali punti di vista filosofici in modo da dare una visione completa sul tema in questione. Dopo un'introduzione ai concetti di malattia e di salute e un'esame delle principali posizioni filosofiche a riguardo, si analizzerà il concetto di disabilità come semplice differenza e non come danno, riportando il pensiero di Elizabeth Barnes, Rosemarie Garland-Thomson, Tom Shakespeare e Robert Sparrow; infine, verrà analizzato il concetto di disabilità come condizione da eliminare attraverso terapie mediche, pratiche abortive e interventi di manipolazione genetica, attraverso il pensiero di John Harris e Julian Savulescu.​
Disabilità: male da eliminare o semplice differenza? Un'analisi bioetica a partire dal dibattito più recente
RUBINO, IRENE
2018/2019
Abstract
Cosa vuol dire avere una disabilità fisica, o una malattia cronica o degenerativa? Fino a che punto il benessere di una persona disabile è determinato dalla propria condizione di malattia? Che ruolo hanno le persone malate e disabili all'interno della società e in che modo la società influenza il loro benessere? I futuri genitori devono essere incoraggiati ad abortire feti che hanno buone probabilità di nascere con disabilità fisiche? È giusto auspicare che l'ingegneria genetica permetta un giorno di eliminare completamente le malattie genetiche dal mondo o si tratta di uno scenario distopico da scongiurare? L'obiettivo di questo lavoro è inquadrare la discussione sulle condizioni di disabilità e di malattia fisiche all'interno del dibattito bioetico, individuando, analizzando e mettendo a confronto i principali punti di vista filosofici in modo da dare una visione completa sul tema in questione. Dopo un'introduzione ai concetti di malattia e di salute e un'esame delle principali posizioni filosofiche a riguardo, si analizzerà il concetto di disabilità come semplice differenza e non come danno, riportando il pensiero di Elizabeth Barnes, Rosemarie Garland-Thomson, Tom Shakespeare e Robert Sparrow; infine, verrà analizzato il concetto di disabilità come condizione da eliminare attraverso terapie mediche, pratiche abortive e interventi di manipolazione genetica, attraverso il pensiero di John Harris e Julian Savulescu.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104816