The specialist educational assistance is a public service provided to support children with disabilities at school. It is a student-based service in which each professional work with a single pupil with disabilities in a face to face relation. The specialist educational assistance is officially named “assistance to support autonomy and personal communication in children with disabilities” and it was introduced in 1994 by the law 104 “Framework law on the assistance, social integration and rights of disabled”. This service gives the opportunity to the professional who supports children with disabilities to take part of the group of the specialists who work within the schooling system. The municipality manages the service because it has the responsibility to complete the educational inclusion requirements within the State's policies, with regards to children with disabilities. Currently the service is not regulated enough neither by the State nor by the municipality. For example there are no specific indications about school assistant training. Because of the lack of harmonized standards, this service is not evenly utilized throughout the country. The first part of this presentation is dedicated to the legal references, concerning specialist educational assistance, that can currently be found in the Italian national legal system. Furthermore, the necessary competences to work as a school assistant is defined and finally the duties of this professional figure and his relations with the different social players with whom he works are explained (student in charge, student's family, specialist health services, etc.). The paper is inspired by research conducted into associated handling of the specialist educational assistance, held in Sondrio's territorial area. During this enquiry a series of investigations (focus group) were made to gather information about operators' professional practice. In the second section case study is presented about my personal experience as specialist assistant in school, reconsidered on the basis of the finding of the focus groups. The case study is based on the working experience performed in a nursery school located in a small village in the North of the province of Turin, during the two- year period 2018-2020.
L'assistenza scolastica specialistica è un servizio presente nelle scuole, rivolto ad alunni in situazione di disabilità, che è stato istituito per perseguire l'obiettivo dell'inclusione scolastica. Si tratta di un lavoro ad personam, per cui viene assegnato un operatore al singolo alunno. In particolare, dà l'opportunità alla categoria degli educatori di entrare a far parte dell'insieme delle figure professionali che lavorano all'interno dell'istituzione scolastica, in quanto gli assistenti scolastici specialistici sono degli educatori. Il servizio, denominato ufficialmente, “assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale ad alunni in situazione di disabilità”, è stato istituito nel 1994 con la Legge 104/1992 (“Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”). La gestione del servizio è a carattere comunale, in quanto spetta ai Comuni integrare le politiche di inclusione scolastica statali, inserendo un educatore nel circuito dei sostegni rivolti agli alunni in situazione di disabilità. Attualmente il servizio non è sufficientemente regolamentato, né a livello nazionale né a livello comunale, mancano ad esempio delle indicazioni specifiche sulla formazione degli operatori preposti all'assistenza scolastica specialistica. A causa della frammentarietà delle norme il servizio non è diffuso in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. La prima parte di questo lavoro è dedicata ai riferimenti normativi relativi all'assistenza scolastica presenti, ad oggi, nel panorama legislativo italiano. Inoltre vengono definite le competenze necessarie che devono possedere gli operatori per svolgere tale incarico e infine sono illustrate le funzioni dell'educatore all'interno della scuola e i rapporti che egli intrattiene con i diversi attori sociali con i quali viene a contatto (alunno in carico, famiglia dell'alunno, servizi specialistici, etc.). Il lavoro prende spunto da un'indagine finalizzata alla definizione di una gestione associata del servizio, svolta nell'ambito territoriale di Sondrio, nella quale per raccogliere le pratiche professionali degli operatori sono state effettuate una serie di interviste di gruppo (focus group). Nella seconda parte, invece, viene riportato un caso studio riferito alla mia esperienza personale in qualità di assistente scolastico specialistico, riletta alla luce delle categorie interpretative emerse dai focus group. Il caso studio è basato sull'esperienza lavorativa svolta durante il biennio scolastico 2018/2019 – 2019/2020 in una scuola dell'infanzia piemontese, situata in un piccolo comune nel nord della Provincia di Torino.
Assistenza scolastica specialistica: la figura dell'educatore nel sostegno all'autonomia ad alunni in situazione di disabilità
NARDI, ELISA
2018/2019
Abstract
L'assistenza scolastica specialistica è un servizio presente nelle scuole, rivolto ad alunni in situazione di disabilità, che è stato istituito per perseguire l'obiettivo dell'inclusione scolastica. Si tratta di un lavoro ad personam, per cui viene assegnato un operatore al singolo alunno. In particolare, dà l'opportunità alla categoria degli educatori di entrare a far parte dell'insieme delle figure professionali che lavorano all'interno dell'istituzione scolastica, in quanto gli assistenti scolastici specialistici sono degli educatori. Il servizio, denominato ufficialmente, “assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale ad alunni in situazione di disabilità”, è stato istituito nel 1994 con la Legge 104/1992 (“Legge quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate”). La gestione del servizio è a carattere comunale, in quanto spetta ai Comuni integrare le politiche di inclusione scolastica statali, inserendo un educatore nel circuito dei sostegni rivolti agli alunni in situazione di disabilità. Attualmente il servizio non è sufficientemente regolamentato, né a livello nazionale né a livello comunale, mancano ad esempio delle indicazioni specifiche sulla formazione degli operatori preposti all'assistenza scolastica specialistica. A causa della frammentarietà delle norme il servizio non è diffuso in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. La prima parte di questo lavoro è dedicata ai riferimenti normativi relativi all'assistenza scolastica presenti, ad oggi, nel panorama legislativo italiano. Inoltre vengono definite le competenze necessarie che devono possedere gli operatori per svolgere tale incarico e infine sono illustrate le funzioni dell'educatore all'interno della scuola e i rapporti che egli intrattiene con i diversi attori sociali con i quali viene a contatto (alunno in carico, famiglia dell'alunno, servizi specialistici, etc.). Il lavoro prende spunto da un'indagine finalizzata alla definizione di una gestione associata del servizio, svolta nell'ambito territoriale di Sondrio, nella quale per raccogliere le pratiche professionali degli operatori sono state effettuate una serie di interviste di gruppo (focus group). Nella seconda parte, invece, viene riportato un caso studio riferito alla mia esperienza personale in qualità di assistente scolastico specialistico, riletta alla luce delle categorie interpretative emerse dai focus group. Il caso studio è basato sull'esperienza lavorativa svolta durante il biennio scolastico 2018/2019 – 2019/2020 in una scuola dell'infanzia piemontese, situata in un piccolo comune nel nord della Provincia di Torino.File | Dimensione | Formato | |
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