La tesi si concentra sull'analisi dell'opera di Paola Masino Nascita e morte della massaia. Il romanzo è affrontato seguendo due fili conduttori: il sacro e il fantastico. Si analizzano le coincidenze fra la rappresentazione del divino masiniana e il sacro inteso come mysterium tremendum. Se ne evidenzia inoltre la vicinanza ai testi della mistica, facendo emergere le somiglianze fra gli atteggiamenti della protagonista e i modi di espressione dell'ascesi mistica. Inoltre si rileva il continuo rovesciamento del linguaggio sacro, trasportato in contesti lontani da quelli di partenza, come nel rapporto fra soggetto femminile e maternità. I modi del fantastico sono individuati a partire dalla ripresa dei topoi fiabeschi, in chiave parodiata, per passare ad analizzare come, pur riutilizzando elementi della poetica del realismo magico, Masino tenda a distanziarsene. La carica di grottesco presente nel testo è letta in rapporto al contesto sociale, su cui si scarica la vena satirica masiniana. Infine il rapporto fra sacro e fantastico nell'opera è affrontato alla luce delle teorie sul fantastico moderno che ne evidenziano l'azione trasgressiva. Rappresentando una realtà vuota, in cui il segno è rimasto senza significato, Masino permette di cogliere ciò che si cela al di sotto delle apparenze sociali, l'informe e la morte.
«Cantava il proprio immaginare». L'immaginazione sacra della massaia di Paola Masino
D'ALESSIO, CHIARA
2018/2019
Abstract
La tesi si concentra sull'analisi dell'opera di Paola Masino Nascita e morte della massaia. Il romanzo è affrontato seguendo due fili conduttori: il sacro e il fantastico. Si analizzano le coincidenze fra la rappresentazione del divino masiniana e il sacro inteso come mysterium tremendum. Se ne evidenzia inoltre la vicinanza ai testi della mistica, facendo emergere le somiglianze fra gli atteggiamenti della protagonista e i modi di espressione dell'ascesi mistica. Inoltre si rileva il continuo rovesciamento del linguaggio sacro, trasportato in contesti lontani da quelli di partenza, come nel rapporto fra soggetto femminile e maternità. I modi del fantastico sono individuati a partire dalla ripresa dei topoi fiabeschi, in chiave parodiata, per passare ad analizzare come, pur riutilizzando elementi della poetica del realismo magico, Masino tenda a distanziarsene. La carica di grottesco presente nel testo è letta in rapporto al contesto sociale, su cui si scarica la vena satirica masiniana. Infine il rapporto fra sacro e fantastico nell'opera è affrontato alla luce delle teorie sul fantastico moderno che ne evidenziano l'azione trasgressiva. Rappresentando una realtà vuota, in cui il segno è rimasto senza significato, Masino permette di cogliere ciò che si cela al di sotto delle apparenze sociali, l'informe e la morte.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104803