Il possesso detiene rilevanza antropologica, socio-economica e culturale, e si esprime linguisticamente nelle strutture grammaticali, mostrando una complessa interazione tra semantica (possesso alienabile e inalienabile; rapporti tra possessore e posseduto) e morfosintassi, codificandosi in forme diverse (alternando strutture analitiche a strutture sintetiche, servendosi di parole funzionali e codificando in maniera sempre spiccatamente caratterizzante diverse possibilità teoriche). A causa di questa complessità nell'interfaccia tra semantica e grammatica, il possesso si presta a introdurre e approfondire riflessioni più generali sul rapporto tra livello cognitivo e strutture linguistiche. La varietà di questa casistica conferma l'interesse per lo studio del possesso non solo nell'analisi dei rapporti tra livello cognitivo e strutture linguistiche, ma anche nel misurare i limiti dei diversi componenti strutturali della grammatica. L'analisi di questi dati si propone di mettere in luce che, proprio come nel caso delle lingue storico-naturali, più largamente studiate in questa prospettiva, le strutture per esprimere il possesso sono comunque sempre intrinsecamente legate ad altre due nozioni ontologiche fondamentali necessarie all'individuo per la propria espressione identitaria e comunicativa: le strutture esistenziali e locative che, intrecciandosi, danno modo di esprimere concetti base di ogni lingua attraverso strategie sempre diverse, ma ascrivibili in strutture teoriche che rispecchiano tipologicamente la “realtà”, tanto quanto le lingue storico-naturali.
Avere o non avere: questo è il dilemma. Uno studio sulle strutture linguistiche del possesso nelle lingue pianificate
REPETTI, VERONICA
2018/2019
Abstract
Il possesso detiene rilevanza antropologica, socio-economica e culturale, e si esprime linguisticamente nelle strutture grammaticali, mostrando una complessa interazione tra semantica (possesso alienabile e inalienabile; rapporti tra possessore e posseduto) e morfosintassi, codificandosi in forme diverse (alternando strutture analitiche a strutture sintetiche, servendosi di parole funzionali e codificando in maniera sempre spiccatamente caratterizzante diverse possibilità teoriche). A causa di questa complessità nell'interfaccia tra semantica e grammatica, il possesso si presta a introdurre e approfondire riflessioni più generali sul rapporto tra livello cognitivo e strutture linguistiche. La varietà di questa casistica conferma l'interesse per lo studio del possesso non solo nell'analisi dei rapporti tra livello cognitivo e strutture linguistiche, ma anche nel misurare i limiti dei diversi componenti strutturali della grammatica. L'analisi di questi dati si propone di mettere in luce che, proprio come nel caso delle lingue storico-naturali, più largamente studiate in questa prospettiva, le strutture per esprimere il possesso sono comunque sempre intrinsecamente legate ad altre due nozioni ontologiche fondamentali necessarie all'individuo per la propria espressione identitaria e comunicativa: le strutture esistenziali e locative che, intrecciandosi, danno modo di esprimere concetti base di ogni lingua attraverso strategie sempre diverse, ma ascrivibili in strutture teoriche che rispecchiano tipologicamente la “realtà”, tanto quanto le lingue storico-naturali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104791