L’obesità è una patologia complessa ad eziologia multifattoriale che si associa spesso a comorbidità sia mediche (es. diabete mellito di tipo 2, NAFLD ecc.) che psicopatologiche (es. disturbo d’ansia, depressione, fame emotiva, BED), perciò necessita di un trattamento multidisciplinare integrato. Partendo da questa premessa, tale studio ha come obiettivo primario quello di indagare la prevalenza di fame emotiva (EE = Emotional eating) in un campione di 124 soggetti afferiti al centro di Obesità dell’ospedale ‘’San Giovanni Vecchio’’ di Torino. Successivamente, viene descritto un progetto interventistico psicoeducazionale, basato su un approccio di gruppo, che viene gestito da un team di specialisti (psicologa, nutrizionista e chinesiologo). Nella prima parte dell’elaborato viene presentato lo studio osservazionale durante il quale sono stati somministrati 5 questionari, ovvero l’EES, BES, BDI, STAI-Y1 e STAI-Y2, a 124 soggetti affetti da sovrappeso/obesità. Dai punteggi ottenuti dai test psicometrici si sono ricavati, rispettivamente, il grado di EE, la probabilità di essere affetti da BED (Binge Eating Disorder), la sintomatologia depressiva presente, l’ansia di stato e l’ansia di tratto dei partecipanti. Si sono ricercate, in seguito, delle possibili correlazioni tra la fame emotiva e gli altri parametri psicometrici, oltre che la relazione che intercorre tra l’EE e il valore del BMI, il sesso e l’età di aumento ponderale. Il dato più rilevante ai fini dello studio viene ricavato dai punteggi dell’EES, dai quali si stima una prevalenza dell’80% di fame emotiva totale (comprendente il grado lieve, elevato e grave) nel campione di popolazione esaminato (cioè individui affetti da sovrappeso/obesità). Si rilevano anche relazioni statisticamente significative tra l’EE e le altre comorbidità psicopatologiche, ad eccezione del BED. Dal dato di elevata prevalenza di EE emerge l’importanza di sviluppare un intervento specifico per pazienti sovrappeso/obesi che mostrano difficoltà nella gestione della fame emotiva, nel quale, unendo le competenze di più professionisti in un’ottica di multidisciplinarietà il fine è duplice. Innanzitutto, si vuole aumentare la consapevolezza emotiva, alimentare e corporea dei partecipanti e, inoltre, ci si propone di fornire loro delle strategie utili per gestire gli episodi di fame emotiva. Perciò, nella seconda parte dell’elaborato, viene descritto nel dettaglio un modello di progetto interventistico, basato sulla realizzazione di gruppi psicoeducazionali.
ANALISI DELLA PREVALENZA DI FAME EMOTIVA CORRELATA ALLE PIU’ FREQUENTI PSICOPATOLOGIE IN SOGGETTI AFFETTI DA OBESITA’ E PROGETTAZIONE DI UN INTERVENTO MULTIDISCIPLINARE PSICOEDUCAZIONALE
CAPUANO, LETIZIA
2022/2023
Abstract
L’obesità è una patologia complessa ad eziologia multifattoriale che si associa spesso a comorbidità sia mediche (es. diabete mellito di tipo 2, NAFLD ecc.) che psicopatologiche (es. disturbo d’ansia, depressione, fame emotiva, BED), perciò necessita di un trattamento multidisciplinare integrato. Partendo da questa premessa, tale studio ha come obiettivo primario quello di indagare la prevalenza di fame emotiva (EE = Emotional eating) in un campione di 124 soggetti afferiti al centro di Obesità dell’ospedale ‘’San Giovanni Vecchio’’ di Torino. Successivamente, viene descritto un progetto interventistico psicoeducazionale, basato su un approccio di gruppo, che viene gestito da un team di specialisti (psicologa, nutrizionista e chinesiologo). Nella prima parte dell’elaborato viene presentato lo studio osservazionale durante il quale sono stati somministrati 5 questionari, ovvero l’EES, BES, BDI, STAI-Y1 e STAI-Y2, a 124 soggetti affetti da sovrappeso/obesità. Dai punteggi ottenuti dai test psicometrici si sono ricavati, rispettivamente, il grado di EE, la probabilità di essere affetti da BED (Binge Eating Disorder), la sintomatologia depressiva presente, l’ansia di stato e l’ansia di tratto dei partecipanti. Si sono ricercate, in seguito, delle possibili correlazioni tra la fame emotiva e gli altri parametri psicometrici, oltre che la relazione che intercorre tra l’EE e il valore del BMI, il sesso e l’età di aumento ponderale. Il dato più rilevante ai fini dello studio viene ricavato dai punteggi dell’EES, dai quali si stima una prevalenza dell’80% di fame emotiva totale (comprendente il grado lieve, elevato e grave) nel campione di popolazione esaminato (cioè individui affetti da sovrappeso/obesità). Si rilevano anche relazioni statisticamente significative tra l’EE e le altre comorbidità psicopatologiche, ad eccezione del BED. Dal dato di elevata prevalenza di EE emerge l’importanza di sviluppare un intervento specifico per pazienti sovrappeso/obesi che mostrano difficoltà nella gestione della fame emotiva, nel quale, unendo le competenze di più professionisti in un’ottica di multidisciplinarietà il fine è duplice. Innanzitutto, si vuole aumentare la consapevolezza emotiva, alimentare e corporea dei partecipanti e, inoltre, ci si propone di fornire loro delle strategie utili per gestire gli episodi di fame emotiva. Perciò, nella seconda parte dell’elaborato, viene descritto nel dettaglio un modello di progetto interventistico, basato sulla realizzazione di gruppi psicoeducazionali.File | Dimensione | Formato | |
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