As can be seen from the title composed of three topics, the intent of this dissertation is to discuss youth language following the track of Cultural Studies, popular in Anglo-Saxon circles. It will then analyze with a broader perspective this phenomenon with the aim of transcending the boundaries of the linguistic discipline to adopt an interdisciplinary perspective. I will start with a focus on the subject of these studies namely young people, delving into the cultural forms related to them and finally reflect on how the construction of the youthful self is influenced by music. The soundtrack of this dissertation will be precisely contemporary music, more specifically Trap, which will chart the course with the function of a linguistic corpus. Thus, starting from the question "Who are young people?" we will receive an answer not based on statistical data such as an indication of age, or generation of belonging but rather we can find definitions referring to the set of phenomena of a collective character in which young people identify themselves. Having said that, it can therefore be said that there is no single youth language and no single prototype of youth precisely because there are many sociological and linguistic variables related to these concepts. Despite the absence of a universal definition, some peculiar traits can be identified that unite young people of different origin, class and culture. During December, a Conference was held at the Auditorium Complesso Aldo Moro, in Turin. The title was It's (not) only rock 'n roll. Youth Languages, Cultures, Identities. It is evident in the manifesto of this Conference how important it is to address these issues with an interdisciplinary perspective. Participation in the sessions chaired by Professor Luca Bellone on Languages, Professor Elena Madrussan on Identity and Education, and Professor Laura Bonato on Culture and Youth Movements stimulated me to undertake this research. The second part relates to the relationship between Formation and Music, and thus the role of music in everyday life and as a tool for self-identification of the youthful self will be analyzed. The final part, on the other hand, will explore the link between music and lyrics, the classifications of musical genres to outline an excursus of the history of Italian music in order to analyze the musical genre of the moment through a focus on Trap and in particular on two artists, thasup and Madame.
Come si evince dal titolo composto da tre argomenti, l’intento di questa dissertazione è quello di discutere del linguaggio giovanile seguendo la traccia dei Cultural Studies, diffusi in ambito anglosassone. Si analizzerà quindi con una prospettiva più ampia questo fenomeno con lo scopo di superare i confini della disciplina linguistica per adottare una prospettiva interdisciplinare. Partirò con un focus sul soggetto di questi studi ovvero i giovani, approfondendo le forme culturali legate ad essi e infine rifletteremo su come la costruzione dell’io giovanile sia influenzata dalla musica. La colonna sonora di questa dissertazione sarà proprio la musica contemporanea, più nello specifico la Trap che traccerà il percorso con la funzione di corpus linguistico. Partendo quindi dalla domanda “Chi sono i giovani?” riceveremo una risposta non basata su dati statistici come un’indicazione sull’età, o sulla generazione d’appartenenza bensì possiamo ritrovare delle definizioni riferite all’insieme di fenomeni di carattere collettivo in cui i giovani si riconoscono. Detto ciò, si può quindi affermare che non esiste un solo linguaggio giovanile e non esiste un solo prototipo di giovani proprio perché ci sono molte variabili sociologiche e linguistiche legate a questi concetti. Nonostante l’assenza di una definizione universale si possono identificare alcuni tratti peculiari che accomunano giovani di origine, ceto e cultura differente. Nel corso del mese di dicembre si è tenuto un Convegno presso l’Auditorium Complesso Aldo Moro, a Torino. Il titolo era It’s (not) only rock ‘n roll. Linguaggi, culture, identità giovanili. Nel manifesto di questo Convegno è evidente quanto sia importante affrontare queste tematiche con una prospettiva interdisciplinare. La partecipazione alle sessioni presiedute dal Professor Luca Bellone sui Linguaggi, dalla Professoressa Elena Madrussan sull’identità e la formazione e dalla Professoressa Laura Bonato sulla Cultura e i movimenti giovanili, mi hanno stimolato a intraprendere questa ricerca. La seconda parte è relativa al rapporto tra la Formazione e la Musica e si analizzerà quindi il ruolo della musica nel quotidiano e come strumento di autoidentificazione dell’io giovanile. Nella parte finale si approfondirà invece il legame tra musica e testo, le classificazioni dei generi musicali per delineare un excursus della storia della musica italiana al fine di analizzare il genere musicale del momento attraverso un focus sulla Trap e in particolare su due artisti, thasup e Madame.
14 1!n6v4 d3! 6!ov4n! Linguaggi giovanili, formazione e trap
FUMAROLA, GIORDANA DENJSE
2021/2022
Abstract
Come si evince dal titolo composto da tre argomenti, l’intento di questa dissertazione è quello di discutere del linguaggio giovanile seguendo la traccia dei Cultural Studies, diffusi in ambito anglosassone. Si analizzerà quindi con una prospettiva più ampia questo fenomeno con lo scopo di superare i confini della disciplina linguistica per adottare una prospettiva interdisciplinare. Partirò con un focus sul soggetto di questi studi ovvero i giovani, approfondendo le forme culturali legate ad essi e infine rifletteremo su come la costruzione dell’io giovanile sia influenzata dalla musica. La colonna sonora di questa dissertazione sarà proprio la musica contemporanea, più nello specifico la Trap che traccerà il percorso con la funzione di corpus linguistico. Partendo quindi dalla domanda “Chi sono i giovani?” riceveremo una risposta non basata su dati statistici come un’indicazione sull’età, o sulla generazione d’appartenenza bensì possiamo ritrovare delle definizioni riferite all’insieme di fenomeni di carattere collettivo in cui i giovani si riconoscono. Detto ciò, si può quindi affermare che non esiste un solo linguaggio giovanile e non esiste un solo prototipo di giovani proprio perché ci sono molte variabili sociologiche e linguistiche legate a questi concetti. Nonostante l’assenza di una definizione universale si possono identificare alcuni tratti peculiari che accomunano giovani di origine, ceto e cultura differente. Nel corso del mese di dicembre si è tenuto un Convegno presso l’Auditorium Complesso Aldo Moro, a Torino. Il titolo era It’s (not) only rock ‘n roll. Linguaggi, culture, identità giovanili. Nel manifesto di questo Convegno è evidente quanto sia importante affrontare queste tematiche con una prospettiva interdisciplinare. La partecipazione alle sessioni presiedute dal Professor Luca Bellone sui Linguaggi, dalla Professoressa Elena Madrussan sull’identità e la formazione e dalla Professoressa Laura Bonato sulla Cultura e i movimenti giovanili, mi hanno stimolato a intraprendere questa ricerca. La seconda parte è relativa al rapporto tra la Formazione e la Musica e si analizzerà quindi il ruolo della musica nel quotidiano e come strumento di autoidentificazione dell’io giovanile. Nella parte finale si approfondirà invece il legame tra musica e testo, le classificazioni dei generi musicali per delineare un excursus della storia della musica italiana al fine di analizzare il genere musicale del momento attraverso un focus sulla Trap e in particolare su due artisti, thasup e Madame.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104608