L’argomento che ho deciso di portare nel mio elaborato finale, che sigla il termine del mio percorso di laurea triennale in scienze motorie, è la correlazione fra il miglioramento di alcuni sintomi neuro-motori del Parkinson e l’attività fisica adattata. Il lavoro è stato suddiviso in diverse parti, iniziando con una rapida descrizione scientifica e trascorso storico della patologia, per apprendere le varie connotazioni e metodi di cura, da quando ha iniziato ad essere conosciuto e studiato ad ora. Ad oggi non si è ancora trovata una cura, ma ci sono stati notevoli progressi per i pazienti che ne soffrono, sia a livello di aspettative di vita che a livello di qualità di quest’ultima. La seconda parte tratta di un rapido excursus storico e sociale sull’attività fisica, con una focalizzazione sulle caratteristiche preventive di quest’ultima e le sue funzionalità. La parte centrale del lavoro tratta l’analisi di cinque articoli scientifici, che mettono in correlazione diverse metodologie di attività fisica e miglioramenti in determinati ambiti neuromotori dei pazienti (sonno, equilibrio, stabilità, tremore). La parte finale discute tramite le valutazioni significative e le informazioni apprese, i benefici ed i limiti dell’attività fisica adattata nel limitare le debilitazioni date dal Parkinson.
Benefici dell'attività fisica adattata nella malattia di Parkinson
PANTANO, ROBERTO
2022/2023
Abstract
L’argomento che ho deciso di portare nel mio elaborato finale, che sigla il termine del mio percorso di laurea triennale in scienze motorie, è la correlazione fra il miglioramento di alcuni sintomi neuro-motori del Parkinson e l’attività fisica adattata. Il lavoro è stato suddiviso in diverse parti, iniziando con una rapida descrizione scientifica e trascorso storico della patologia, per apprendere le varie connotazioni e metodi di cura, da quando ha iniziato ad essere conosciuto e studiato ad ora. Ad oggi non si è ancora trovata una cura, ma ci sono stati notevoli progressi per i pazienti che ne soffrono, sia a livello di aspettative di vita che a livello di qualità di quest’ultima. La seconda parte tratta di un rapido excursus storico e sociale sull’attività fisica, con una focalizzazione sulle caratteristiche preventive di quest’ultima e le sue funzionalità. La parte centrale del lavoro tratta l’analisi di cinque articoli scientifici, che mettono in correlazione diverse metodologie di attività fisica e miglioramenti in determinati ambiti neuromotori dei pazienti (sonno, equilibrio, stabilità, tremore). La parte finale discute tramite le valutazioni significative e le informazioni apprese, i benefici ed i limiti dell’attività fisica adattata nel limitare le debilitazioni date dal Parkinson.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104419