È ormai risaputo, tra gli atleti di pallacanestro, che all’aumentare del livello della competizione diventi sempre più difficile creare situazioni di gioco nelle quali un giocatore possa tirare senza troppa pressione da parte di un avversario; infatti, negli anni, il basket ha subito un’evoluzione tale che ha spinto gli atleti, in particolar modo playmaker e guardie, a specializzarsi nei tiri dalla lunga distanza in maniera tale da minimizzare le probabilità di ritrovarsi faccia a faccia con avversari di stazza fisica maggiore, fattore non ininfluente sul grado di difficoltà del gesto tecnico da effettuare. Diviene perciò fondamentale la ricerca di una soluzione che permetta ai giocatori di potersi creare un vantaggio, in maniera tale da aumentare le percentuali di realizzazione nonostante le notevoli differenze a livello antropometrico. A tal proposito, lo sviluppo della potenza muscolare atto a incrementare l’altezza del salto verticale può rappresentare una valida opzione per far fronte alla problematica sopra elencata. L’elaborato si pone dunque l’obiettivo di determinare l’efficacia di una particolare metodologia da poter proporre ai propri cestisti, la quale può determinare l’aumento delle prestazioni nel salto verticale, componente fondamentale del tiro in sospensione: l’allenamento pliometrico. Tramite la letteratura scientifica riportata nei capitoli seguenti, si può evincere come l’utilizzo della pliometria possa rivelarsi significativa e facilitare la tecnica esecutiva dei tiratori, i quali potranno rilasciare il pallone ad altezze maggiori.

Benefici dell'allenamento pliometrico sul tiro in sospensione nella pallacanestro

FANTOLINO, ANDREA
2022/2023

Abstract

È ormai risaputo, tra gli atleti di pallacanestro, che all’aumentare del livello della competizione diventi sempre più difficile creare situazioni di gioco nelle quali un giocatore possa tirare senza troppa pressione da parte di un avversario; infatti, negli anni, il basket ha subito un’evoluzione tale che ha spinto gli atleti, in particolar modo playmaker e guardie, a specializzarsi nei tiri dalla lunga distanza in maniera tale da minimizzare le probabilità di ritrovarsi faccia a faccia con avversari di stazza fisica maggiore, fattore non ininfluente sul grado di difficoltà del gesto tecnico da effettuare. Diviene perciò fondamentale la ricerca di una soluzione che permetta ai giocatori di potersi creare un vantaggio, in maniera tale da aumentare le percentuali di realizzazione nonostante le notevoli differenze a livello antropometrico. A tal proposito, lo sviluppo della potenza muscolare atto a incrementare l’altezza del salto verticale può rappresentare una valida opzione per far fronte alla problematica sopra elencata. L’elaborato si pone dunque l’obiettivo di determinare l’efficacia di una particolare metodologia da poter proporre ai propri cestisti, la quale può determinare l’aumento delle prestazioni nel salto verticale, componente fondamentale del tiro in sospensione: l’allenamento pliometrico. Tramite la letteratura scientifica riportata nei capitoli seguenti, si può evincere come l’utilizzo della pliometria possa rivelarsi significativa e facilitare la tecnica esecutiva dei tiratori, i quali potranno rilasciare il pallone ad altezze maggiori.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/104417