L’obiettivo principale dello studio clinico randomizzato è stato quello di valutare la qualità del risveglio e, secondariamente, l’efficacia intraoperatoria del blocco retrobulbare in gatti sottoposti a chirurgia endoculare e corneale, descrivendone le tempistiche, il success rate procedurale ed eventuali complicazioni. Per l’esecuzione del blocco retrobulbare è stato scelto l’approccio sopratemporale descritto da Chiavaccini et al. (2017) nei cani, adattandolo al gatto. È stato previamente eseguito uno studio di fattibilità su cadaveri felini, presso l’Università degli Studi di Torino, poiché questo particolare approccio, secondo la conoscenza dell’autore, nei gatti non è ancora stato descritto: un ago di Tuohy 22G 50 mm è stato posizionato in 6 occhi di cadaveri felini, seguendo appunto la tecnica sopratemporale modificata, ed è stato iniettato 0,1 ml/kg di mezzo di contrasto. In seguito, ne è stata valutata la diffusione retrobulbare mediante tomografia computerizzata. Lo studio clinico è stato condotto presso la clinica veterinaria oculistica Visionvet, a San Giovanni in Persiceto (BO), tra marzo 2022 e gennaio 2023. Previo ottenimento del consenso dal Comitato Etico di Ateneo e del consenso informato dei proprietari, sono stati selezionati 12 gatti sani, divisi casualmente in 2 gruppi distinti: il gruppo retrobulbare (RG) e il gruppo di controllo (CG). Tutti i pazienti sono stati premedicati con dexmedetomidina (3 µg/kg), metadone (0,3 mg/kg) e alfaxalone (2 mg/kg), somministrati per via intramuscolare (IM), indotti con alfaxalone ad effetto per via endovenosa (EV) e mantenuti con isoflurano (FeISO 1,1%; FiO2 0,4%). Nel gruppo RG è stata somministrata una miscela di lidocaina 2% (5,5 ml) e ropivacaina 0,75% (2 ml) a 0,1 ml/kg, seguendo la tecnica sopra citata. Nessun blocco è stato eseguito invece nel gruppo CG. I parametri emodinamici e respiratori sono stati monitorati e registrati durante l'intera anestesia. Quando la frequenza cardiaca o la pressione arteriosa media sono aumentate oltre il 30% dei valori pre-incisionali, è stato somministrato come rescue analgesia fentanil (1 µg/kg) EV, fino a un massimo di 3 boli. Quando invece l'anestesia è stata ritenuta troppo superficiale è stato somministrato propofol (1 mg/kg) EV. Al risveglio è stata valutata la qualità del risveglio da un operatore cieco rispetto al trattamento, utilizzando un’apposita scala di punteggio (Jiménez et al. 2012) da 1 a 6 (a punteggio maggiore corrisponde risveglio peggiore). Per valutare la significatività statistica (p<0,05) delle differenze tra i 2 gruppi è stato utilizzato un test U di Mann-Whitney. È stato riscontrato un recovery score significativamente (p=0,001) più basso nei gatti del RG. In particolare, nei gatti del gruppo RG la mediana dei punteggi di recovery score è stata di 2 (2), mentre nei gatti del gruppo CG di 3 (3). Inoltre, per i pazienti del CG è stata necessaria la somministrazione sia di propofol che di fentanil intraoperatori (rispettivamente 2 e 3 boli), mentre nel gruppo RG nessun paziente ne ha avuto bisogno. Questo risultato non si è rivelato statisticamente significativo, a causa delle ridotte dimensioni del sample size. Infine, l’approccio sopratemporale si è rivelato fattibile ed efficace nei gatti sottoposti a chirurgia oculare, con un tempo mediano di esecuzione di 35 secondi (20-50) e un success rate del 100%. Nello studio svolto non si sono verificate complicazioni associate all’esecuzione del blocco.

Efficacia intraoperatoria del blocco retrobulbare in gatti sottoposti a chirurgia endoculare e corneale

MAZZUCCHELLI, MARTINA
2022/2023

Abstract

L’obiettivo principale dello studio clinico randomizzato è stato quello di valutare la qualità del risveglio e, secondariamente, l’efficacia intraoperatoria del blocco retrobulbare in gatti sottoposti a chirurgia endoculare e corneale, descrivendone le tempistiche, il success rate procedurale ed eventuali complicazioni. Per l’esecuzione del blocco retrobulbare è stato scelto l’approccio sopratemporale descritto da Chiavaccini et al. (2017) nei cani, adattandolo al gatto. È stato previamente eseguito uno studio di fattibilità su cadaveri felini, presso l’Università degli Studi di Torino, poiché questo particolare approccio, secondo la conoscenza dell’autore, nei gatti non è ancora stato descritto: un ago di Tuohy 22G 50 mm è stato posizionato in 6 occhi di cadaveri felini, seguendo appunto la tecnica sopratemporale modificata, ed è stato iniettato 0,1 ml/kg di mezzo di contrasto. In seguito, ne è stata valutata la diffusione retrobulbare mediante tomografia computerizzata. Lo studio clinico è stato condotto presso la clinica veterinaria oculistica Visionvet, a San Giovanni in Persiceto (BO), tra marzo 2022 e gennaio 2023. Previo ottenimento del consenso dal Comitato Etico di Ateneo e del consenso informato dei proprietari, sono stati selezionati 12 gatti sani, divisi casualmente in 2 gruppi distinti: il gruppo retrobulbare (RG) e il gruppo di controllo (CG). Tutti i pazienti sono stati premedicati con dexmedetomidina (3 µg/kg), metadone (0,3 mg/kg) e alfaxalone (2 mg/kg), somministrati per via intramuscolare (IM), indotti con alfaxalone ad effetto per via endovenosa (EV) e mantenuti con isoflurano (FeISO 1,1%; FiO2 0,4%). Nel gruppo RG è stata somministrata una miscela di lidocaina 2% (5,5 ml) e ropivacaina 0,75% (2 ml) a 0,1 ml/kg, seguendo la tecnica sopra citata. Nessun blocco è stato eseguito invece nel gruppo CG. I parametri emodinamici e respiratori sono stati monitorati e registrati durante l'intera anestesia. Quando la frequenza cardiaca o la pressione arteriosa media sono aumentate oltre il 30% dei valori pre-incisionali, è stato somministrato come rescue analgesia fentanil (1 µg/kg) EV, fino a un massimo di 3 boli. Quando invece l'anestesia è stata ritenuta troppo superficiale è stato somministrato propofol (1 mg/kg) EV. Al risveglio è stata valutata la qualità del risveglio da un operatore cieco rispetto al trattamento, utilizzando un’apposita scala di punteggio (Jiménez et al. 2012) da 1 a 6 (a punteggio maggiore corrisponde risveglio peggiore). Per valutare la significatività statistica (p<0,05) delle differenze tra i 2 gruppi è stato utilizzato un test U di Mann-Whitney. È stato riscontrato un recovery score significativamente (p=0,001) più basso nei gatti del RG. In particolare, nei gatti del gruppo RG la mediana dei punteggi di recovery score è stata di 2 (2), mentre nei gatti del gruppo CG di 3 (3). Inoltre, per i pazienti del CG è stata necessaria la somministrazione sia di propofol che di fentanil intraoperatori (rispettivamente 2 e 3 boli), mentre nel gruppo RG nessun paziente ne ha avuto bisogno. Questo risultato non si è rivelato statisticamente significativo, a causa delle ridotte dimensioni del sample size. Infine, l’approccio sopratemporale si è rivelato fattibile ed efficace nei gatti sottoposti a chirurgia oculare, con un tempo mediano di esecuzione di 35 secondi (20-50) e un success rate del 100%. Nello studio svolto non si sono verificate complicazioni associate all’esecuzione del blocco.
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