Lo scopo di questo elaborato finale è l’analisi dell’iter di determinazione del controverso status giuridico del Kosovo. Inizialmente proporrò un’introduzione storico-giuridica, partendo dalla seconda guerra mondiale e arrivando fino alla dichiarazione di indipendenza del Kosovo, datata 17 febbraio 2008. Verrà ovviamente posta l’attenzione sull’intervento NATO del 1999 e sulla missione delle Nazioni Unite in Kosovo UNMIK. A conclusione del primo capitolo sarà posto il focus sulla dichiarazione di indipendenza. Nel secondo capitolo, invece, verrà affrontato l’argomento più spinoso di tutta la questione Kosovo: la conformità della dichiarazione di indipendenza con il diritto internazionale generale, con la risoluzione n. 1244 (1999) e il regolamento UNMIK. La Serbia chiese alla Corte internazionale di giustizia di emettere un parere partendo dall’analisi di questo quesito: «Is the unilateral declaration of Independence of Kosovo in accordance with international law?». La Corte iniziò i lavori per la redazione di un parere, che venne emanato il 22 luglio 2010. Il primo parametro di analisi, il diritto internazionale generale, accompagna la riflessione ai principi del diritto stesso, quali la definizione di Stato come entità giuridica riconosciuta, l’autodeterminazione dei popoli e la remedial secession. Inoltre, la Corte analizzò dei precedenti, come il caso della secessione del Québec dal Canada. Ci si interrogò anche se lo stesso caso Kosovo avrebbe potuto costituite un precedente, problema sollevato con la dichiarazione di indipendenza della Crimea, avvenuta l’11 marzo 2014. La seconda questione analizzata dalla Corte fu la conformità tra la dichiarazione di indipendenza kosovara e la risoluzione n. 1244 (1999). Questa infatti, molto brevemente, ipotizzava il futuro status della Provincia, la cui determinazione sarebbe necessaria per superare l’impasse in cui il Kosovo era caduto. La Corte individuò ben cinque argomenti considerati fondamentali che l’avrebbero aiutata a raggiungere una conclusione: con il primo avanzò l’ipotesi di proibizione alla dichiarazione di indipendenza insita nella risoluzione n. 1244; per il secondo la Corte ritenne doverosa l’analisi degli accordi di Rambouillet; il terzo consisteva nel domandarsi se ci fosse incoerenza tra la dichiarazione di indipendenza e l’iter politico individuato dalla risoluzione n. 1244; il quarto argomento fu valutare se la dichiarazione di indipendenza fosse compatibile con il regime legale presente in Kosovo. Ci si chiese infatti se la legge locale stabilita per l’amministrazione provvisoria potesse prevedere l’indipendenza; il quinto e ultimo argomento portato alla luce dalla Corte fu l’interrogarsi su quale significato avrebbero assunto le reazioni dei kosovari ai funzionari delle Nazioni Unite incaricati di sovrintendere l’attuazione della risoluzione n. 1244. Il terzo e ultimo parametro utilizzato dalla Corte per verificare la conformità venne individuato nel regolamento UNMIK. La missione delle Nazioni Unite in Kosovo era stata istituita per mantenere la pace e la sicurezza e creare un’amministrazione provvisoria democratica e funzionante in attesa di determinare lo status definitivo della Provincia.A conclusione dell’elaborato saranno analizzate ipotesi che la Commissione internazionale indipendente sul Kosovo aveva individuato nel 2000 per risolvere la questione dello status. Oggi, il Kosovo è un territorio autogovernato sotto al protettorato ONU.
La personalità giuridica internazionale: un'analisi dello status del Kosovo.
DUTTO, MARTA
2022/2023
Abstract
Lo scopo di questo elaborato finale è l’analisi dell’iter di determinazione del controverso status giuridico del Kosovo. Inizialmente proporrò un’introduzione storico-giuridica, partendo dalla seconda guerra mondiale e arrivando fino alla dichiarazione di indipendenza del Kosovo, datata 17 febbraio 2008. Verrà ovviamente posta l’attenzione sull’intervento NATO del 1999 e sulla missione delle Nazioni Unite in Kosovo UNMIK. A conclusione del primo capitolo sarà posto il focus sulla dichiarazione di indipendenza. Nel secondo capitolo, invece, verrà affrontato l’argomento più spinoso di tutta la questione Kosovo: la conformità della dichiarazione di indipendenza con il diritto internazionale generale, con la risoluzione n. 1244 (1999) e il regolamento UNMIK. La Serbia chiese alla Corte internazionale di giustizia di emettere un parere partendo dall’analisi di questo quesito: «Is the unilateral declaration of Independence of Kosovo in accordance with international law?». La Corte iniziò i lavori per la redazione di un parere, che venne emanato il 22 luglio 2010. Il primo parametro di analisi, il diritto internazionale generale, accompagna la riflessione ai principi del diritto stesso, quali la definizione di Stato come entità giuridica riconosciuta, l’autodeterminazione dei popoli e la remedial secession. Inoltre, la Corte analizzò dei precedenti, come il caso della secessione del Québec dal Canada. Ci si interrogò anche se lo stesso caso Kosovo avrebbe potuto costituite un precedente, problema sollevato con la dichiarazione di indipendenza della Crimea, avvenuta l’11 marzo 2014. La seconda questione analizzata dalla Corte fu la conformità tra la dichiarazione di indipendenza kosovara e la risoluzione n. 1244 (1999). Questa infatti, molto brevemente, ipotizzava il futuro status della Provincia, la cui determinazione sarebbe necessaria per superare l’impasse in cui il Kosovo era caduto. La Corte individuò ben cinque argomenti considerati fondamentali che l’avrebbero aiutata a raggiungere una conclusione: con il primo avanzò l’ipotesi di proibizione alla dichiarazione di indipendenza insita nella risoluzione n. 1244; per il secondo la Corte ritenne doverosa l’analisi degli accordi di Rambouillet; il terzo consisteva nel domandarsi se ci fosse incoerenza tra la dichiarazione di indipendenza e l’iter politico individuato dalla risoluzione n. 1244; il quarto argomento fu valutare se la dichiarazione di indipendenza fosse compatibile con il regime legale presente in Kosovo. Ci si chiese infatti se la legge locale stabilita per l’amministrazione provvisoria potesse prevedere l’indipendenza; il quinto e ultimo argomento portato alla luce dalla Corte fu l’interrogarsi su quale significato avrebbero assunto le reazioni dei kosovari ai funzionari delle Nazioni Unite incaricati di sovrintendere l’attuazione della risoluzione n. 1244. Il terzo e ultimo parametro utilizzato dalla Corte per verificare la conformità venne individuato nel regolamento UNMIK. La missione delle Nazioni Unite in Kosovo era stata istituita per mantenere la pace e la sicurezza e creare un’amministrazione provvisoria democratica e funzionante in attesa di determinare lo status definitivo della Provincia.A conclusione dell’elaborato saranno analizzate ipotesi che la Commissione internazionale indipendente sul Kosovo aveva individuato nel 2000 per risolvere la questione dello status. Oggi, il Kosovo è un territorio autogovernato sotto al protettorato ONU.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104312