Questo lavoro intende esaminare la condizione dei giovani rispetto al mondo delle “nuove” droghe, un ambito verso il quale ho maturato un interesse in seguito all’esperienza di Tirocinio universitario, svolta presso il Dipartimento Nuove Dipendenze dell’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino. Durante questa esperienza ho avuto occasione di osservare e prendere parte alle azioni di competenza del Servizio Onda1 (Operatori Nuove Dipendenze dell’ASL Città di Torino), nato nel 2001 successivamente ad un periodo di evoluzione nella sfera dei consumi giovanili di sostanze psicoattive legali e illegali, con particolare attenzione ai nuovi stili d’assunzione e al policonsumo avvenuto a più riprese a partire dagli anni ’90, documentato attraverso diverse ricerche nazionali e regionali. Il servizio nasce in risposta ad un bisogno da parte di un attore sociale, un “nuovo” consumatore, che si discosta dall’idea stereotipante del tossicodipendente tradizionale sotto diversi aspetti, alcuni dei quali riguardano le tipologie di sostanze usate, l’utilizzo di queste in età sempre più precoce, così come le modalità di consumo e la classe sociale a cui questi consumatori appartengono. Il target di riferimento di Onda1 diventano quindi i minori e giovani adulti di età compresa tra i 14 e i 30 anni, range che si è successivamente ridotto dai 14 ai 25 anni nel 2019, i quali risiedono o domiciliano sul territorio torinese. Si intendeva proporre per questa utenza un punto di riferimento sanitario per i problemi connessi all’uso e abuso delle cosiddette “nuove droghe”, un punto di ascolto e di cura gratuito e che fosse il più possibile de istituzionalizzato. Le ipotesi e la filosofia di fondo del progetto emergevano molto chiaramente nell’intervista raccolta dalla dottoressa Paola Burroni, Medico Dirigente per l’ASL1 di Torino del Servizio Tossicodipendenze: “la finalità principale era quella di avvicinarsi a questo fenomeno e comprenderlo maggiormente e successivamente offrire un luogo nel quale, con delle dinamiche di accoglimento molto particolari, riuscire ad agganciare questo tipo di popolazione”. Il servizio Onda1 all’interno dell’organigramma dell’ASL è una Struttura Semplice Dipartimentale con il compito di attuare i necessari interventi di prevenzione, cura e riabilitazione. Pertanto, ha il compito di monitorare i comportamenti di assunzione di sostanze, soprattutto nei confronti della popolazione giovanile, anche nei luoghi di consumo e con strategie di outreach, ossia attuando interventi ed azioni che operino all’esterno del servizio; Onda1 difatti sviluppa proposte, progetti di trattamenti innovativi e pone particolare attenzione all’area della prevenzione attuando strategie di diagnosi precoce anche in ambiti istituzionali (scuole, comunità sociali, etc.) . Onda1 ha l’obiettivo di agire sulla problematica legata all’uso, sia occasionale sia regolare, delle droghe cosiddette ricreazionali grazie al coordinamento delle azioni di una intera equipe professionale - composta da medici, psicologici, assistenti sociali e educatori – che promuove l’attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle nuove droghe; consulenze mediche, psicologiche ed educative; percorsi di trattamenti terapeutici e socioriabilitativi individuali.
Giovani e sostanze: rendere più efficaci i servizi sul territorio torinese
VALLORANI, MARTINA
2021/2022
Abstract
Questo lavoro intende esaminare la condizione dei giovani rispetto al mondo delle “nuove” droghe, un ambito verso il quale ho maturato un interesse in seguito all’esperienza di Tirocinio universitario, svolta presso il Dipartimento Nuove Dipendenze dell’Azienda Sanitaria Locale Città di Torino. Durante questa esperienza ho avuto occasione di osservare e prendere parte alle azioni di competenza del Servizio Onda1 (Operatori Nuove Dipendenze dell’ASL Città di Torino), nato nel 2001 successivamente ad un periodo di evoluzione nella sfera dei consumi giovanili di sostanze psicoattive legali e illegali, con particolare attenzione ai nuovi stili d’assunzione e al policonsumo avvenuto a più riprese a partire dagli anni ’90, documentato attraverso diverse ricerche nazionali e regionali. Il servizio nasce in risposta ad un bisogno da parte di un attore sociale, un “nuovo” consumatore, che si discosta dall’idea stereotipante del tossicodipendente tradizionale sotto diversi aspetti, alcuni dei quali riguardano le tipologie di sostanze usate, l’utilizzo di queste in età sempre più precoce, così come le modalità di consumo e la classe sociale a cui questi consumatori appartengono. Il target di riferimento di Onda1 diventano quindi i minori e giovani adulti di età compresa tra i 14 e i 30 anni, range che si è successivamente ridotto dai 14 ai 25 anni nel 2019, i quali risiedono o domiciliano sul territorio torinese. Si intendeva proporre per questa utenza un punto di riferimento sanitario per i problemi connessi all’uso e abuso delle cosiddette “nuove droghe”, un punto di ascolto e di cura gratuito e che fosse il più possibile de istituzionalizzato. Le ipotesi e la filosofia di fondo del progetto emergevano molto chiaramente nell’intervista raccolta dalla dottoressa Paola Burroni, Medico Dirigente per l’ASL1 di Torino del Servizio Tossicodipendenze: “la finalità principale era quella di avvicinarsi a questo fenomeno e comprenderlo maggiormente e successivamente offrire un luogo nel quale, con delle dinamiche di accoglimento molto particolari, riuscire ad agganciare questo tipo di popolazione”. Il servizio Onda1 all’interno dell’organigramma dell’ASL è una Struttura Semplice Dipartimentale con il compito di attuare i necessari interventi di prevenzione, cura e riabilitazione. Pertanto, ha il compito di monitorare i comportamenti di assunzione di sostanze, soprattutto nei confronti della popolazione giovanile, anche nei luoghi di consumo e con strategie di outreach, ossia attuando interventi ed azioni che operino all’esterno del servizio; Onda1 difatti sviluppa proposte, progetti di trattamenti innovativi e pone particolare attenzione all’area della prevenzione attuando strategie di diagnosi precoce anche in ambiti istituzionali (scuole, comunità sociali, etc.) . Onda1 ha l’obiettivo di agire sulla problematica legata all’uso, sia occasionale sia regolare, delle droghe cosiddette ricreazionali grazie al coordinamento delle azioni di una intera equipe professionale - composta da medici, psicologici, assistenti sociali e educatori – che promuove l’attività di sensibilizzazione, informazione e formazione sulle nuove droghe; consulenze mediche, psicologiche ed educative; percorsi di trattamenti terapeutici e socioriabilitativi individuali.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104304