L'essere umano è costantemente esposto a situazioni stressanti, che possono avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale. Uno dei possibili effetti dello stress è una diminuzione della capacità di memorizzazione e recupero delle informazioni, con conseguenze significative sulla vita quotidiana. La risposta da stress è una reazione fisiologica del corpo a una situazione percepita come minacciosa, che coinvolge il sistema nervoso simpatico e l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Questa risposta può essere utile per far fronte a situazioni di emergenza, ma se prolungata nel tempo può avere effetti negativi sulla salute. La memoria è un processo multicomponenziale attraverso il quale il cervello codifica, consolida e recupera le informazioni. Questo processo è essenziale per il funzionamento del cervello e per il comportamento umano. Il cervello utilizza diverse aree per il processo di memorizzazione, tra queste, le principali sono: l'ippocampo, la corteccia prefrontale, l’amigdala e il corpo striato. L'interesse per la relazione tra stress e memoria deriva dal fatto che questi due processi sono strettamente legati all'adattamento dell'individuo all'ambiente. La memoria permette di conservare informazioni utili per fronteggiare situazioni future, mentre lo stress prepara il corpo a reagire in modo adeguato a situazioni di pericolo o di sfida. Gli studi condotti su questo tema hanno analizzato sia gli effetti acuti che cronici dello stress sulla memoria, utilizzando diversi modelli animali e umani. Alcuni studi hanno dimostrato che lo stress acuto può migliorare la memoria, mentre lo stress cronico può avere effetti negativi. In questa tesi, in primo luogo si analizzano gli effetti dei principali mediatori chimici che costituiscono la risposta da stress, in particolare la noradrenalina, i glucocorticoidi e gli endocannabinoidi, e come questi vanno ad interagire con le varie aree che sostanziano la memoria. Vengono inoltre descritte le principali metodologie sperimentali che sono utilizzate per manipolare la risposta da stress nell’essere umano e nei roditori, al fine di studiarne i variegati effetti. Successivamente si espongono le alterazioni, esercitate dallo stress, sui meccanismi cognitivi della memoria, ovvero la codifica, il consolidamento e il recupero. Infine si osserva come lo stress sia in grado di mettere in atto una vera e propria riconfigurazione delle reti neurali, su larga scala, alla base della memoria. Nello specifico si analizzano le alterazioni nei sistemi di memoria dipendenti dall’ippocampo o dal corpo striato, e ancora gli effetti esercitati sulla rete della salienza, sul default-mode-network e sulla rete del controllo esecutivo.
Memoria sotto stress l'influenza degli eventi stressanti sui sistemi di memoria
CARDELLA, PAOLO
2022/2023
Abstract
L'essere umano è costantemente esposto a situazioni stressanti, che possono avere effetti negativi sulla salute fisica e mentale. Uno dei possibili effetti dello stress è una diminuzione della capacità di memorizzazione e recupero delle informazioni, con conseguenze significative sulla vita quotidiana. La risposta da stress è una reazione fisiologica del corpo a una situazione percepita come minacciosa, che coinvolge il sistema nervoso simpatico e l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene. Questa risposta può essere utile per far fronte a situazioni di emergenza, ma se prolungata nel tempo può avere effetti negativi sulla salute. La memoria è un processo multicomponenziale attraverso il quale il cervello codifica, consolida e recupera le informazioni. Questo processo è essenziale per il funzionamento del cervello e per il comportamento umano. Il cervello utilizza diverse aree per il processo di memorizzazione, tra queste, le principali sono: l'ippocampo, la corteccia prefrontale, l’amigdala e il corpo striato. L'interesse per la relazione tra stress e memoria deriva dal fatto che questi due processi sono strettamente legati all'adattamento dell'individuo all'ambiente. La memoria permette di conservare informazioni utili per fronteggiare situazioni future, mentre lo stress prepara il corpo a reagire in modo adeguato a situazioni di pericolo o di sfida. Gli studi condotti su questo tema hanno analizzato sia gli effetti acuti che cronici dello stress sulla memoria, utilizzando diversi modelli animali e umani. Alcuni studi hanno dimostrato che lo stress acuto può migliorare la memoria, mentre lo stress cronico può avere effetti negativi. In questa tesi, in primo luogo si analizzano gli effetti dei principali mediatori chimici che costituiscono la risposta da stress, in particolare la noradrenalina, i glucocorticoidi e gli endocannabinoidi, e come questi vanno ad interagire con le varie aree che sostanziano la memoria. Vengono inoltre descritte le principali metodologie sperimentali che sono utilizzate per manipolare la risposta da stress nell’essere umano e nei roditori, al fine di studiarne i variegati effetti. Successivamente si espongono le alterazioni, esercitate dallo stress, sui meccanismi cognitivi della memoria, ovvero la codifica, il consolidamento e il recupero. Infine si osserva come lo stress sia in grado di mettere in atto una vera e propria riconfigurazione delle reti neurali, su larga scala, alla base della memoria. Nello specifico si analizzano le alterazioni nei sistemi di memoria dipendenti dall’ippocampo o dal corpo striato, e ancora gli effetti esercitati sulla rete della salienza, sul default-mode-network e sulla rete del controllo esecutivo.File | Dimensione | Formato | |
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