The Green Revolution, much hailed in recent years, lays its foundation in the Brundtland Report, which highlighted, as early as 1987, the unsustainability of production in Western countries and the great poverty in less developed countries, thus emphasizing the need for sustainable development. This need led countries to come together at the United Nations Conference on Environment and Development in Rio in 1992 to draw up, among other documents, Agenda 21, which contains the action program for sustainable development in the 21st century, and the Framework Convention on Climate Change, which sets out the general obligations aimed at containing and stabilizing the emission of climate-changing gases. It was precisely in relation to climate change that the 1997 Kyoto Protocol was crucial, which highlighted a road map to be followed until 2020 to drastically reduce greenhouse gas emissions. Although the expected results were not achieved, this protocol allowed for a greater focus on climate and emissions, facilitating, in 2015, the signing of the Paris Agreement by 183 states, which includes an action plan to limit global warming. In connection with the Paris agreement, the European Union set an even more ambitious goal of achieving climate neutrality by 2050 with an action program called the "European green deal." Also in 2015, the UN approved the 2030 Agenda, which includes 17 macro-goals to be achieved around the world by 2030 to enable sustainable development and the possibility of improving the living conditions of people still living in a state of poverty. In order to make the action programs of international agreements on sustainability a reality, it is essential to develop concrete strategies to orient business activities toward a sustainable dimension. In this context, the efforts put in place by companies regarding the four basic fields of action, which are: emission reduction, waste reduction, energy efficiency, and the use of sustainable materials, are fundamental, because they can enable organizations to outline strategies to be adopted by also following the models of the companies highlighted as examples. Specifically, Ikea has invested in renewable energy sources, BMW has developed more efficient technologies to reduce emissions, Lush has adopted policies to reduce waste and use sustainable materials, and Patagonia has implemented policies to improve energy efficiency and reduce emissions.
La rivoluzione verde, tanto acclamata negli ultimi anni, pone le sue fondamenta nel rapporto Brundtland che ha evidenziato, già nel 1987, l’insostenibilità della produzione nei paesi occidentali e la grande povertà nei Paesi meno sviluppati sottolineando quindi la necessità di uno sviluppo sostenibile. Questa necessità ha portato i Paesi a riunirsi nella conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo a Rio nel 1992 per stilare, tra gli altri documenti, l’Agenda 21 che contiene il programma d’azione per uno sviluppo sostenibile nel XXI secolo e la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici che pone gli obblighi di carattere generale miranti a contenere e stabilizzare l’emissione dei gas climalteranti. Proprio in relazione ai cambiamenti climatici è stato fondamentale il protocollo di Kyoto del 1997 che ha evidenziato una road map da seguire fino al 2020 per ridurre drasticamente l’emissione di gas serra. Anche se i risultati previsti non sono stati raggiunti, questo protocollo ha permesso di concentrare maggiormente l’attenzione sul clima e sulle emissioni, favorendo, nel 2015, la sottoscrizione dell’accordo di Parigi da parte di 183 stati che prevede un piano d’azione per limitare il surriscaldamento globale. In relazione all’accordo di Parigi, l’Unione Europea si è posta un obiettivo ancora più ambizioso, ovvero quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 con un programma d’azione chiamato “green deal europeo”. Sempre nel 2015 è stata approvata dall’ONU l’Agenda 2030, che prevede 17 macro-obiettivi da realizzare nel mondo entro il 2030 per permettere uno sviluppo sostenibile e la possibilità di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni che ancora oggi vivono in uno stato di povertà. Per concretizzare i programmi d'azione degli accordi internazionali sulla sostenibilità, è fondamentale elaborare delle strategie concrete per orientare l'attività delle imprese verso una dimensione sostenibile. In questo contesto, risultano fondamentali gli sforzi messi in atto dalle aziende riguardo i quattro campi d'azione fondamentali che sono: la riduzione delle emissioni, la riduzione dei rifiuti, l'efficienza energetica e l'utilizzo di materiali sostenibili, perché possono permettere alle organizzazioni di delineare delle strategie da adottare seguendo anche i modelli delle imprese evidenziati come esempio. In particolare, Ikea ha investito in fonti di energia rinnovabile, BMW ha sviluppato tecnologie più efficienti per ridurre le emissioni, Lush ha adottato politiche di riduzione dei rifiuti e l'utilizzo di materiali sostenibili, mentre Patagonia ha implementato politiche per migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni.
Green economy: dalle decisioni macroeconomiche agli interventi microeconomici. Esempi da seguire per una crescita sostenibile.
SILVESTRO, ANDREA
2022/2023
Abstract
La rivoluzione verde, tanto acclamata negli ultimi anni, pone le sue fondamenta nel rapporto Brundtland che ha evidenziato, già nel 1987, l’insostenibilità della produzione nei paesi occidentali e la grande povertà nei Paesi meno sviluppati sottolineando quindi la necessità di uno sviluppo sostenibile. Questa necessità ha portato i Paesi a riunirsi nella conferenza delle Nazioni Unite su Ambiente e Sviluppo a Rio nel 1992 per stilare, tra gli altri documenti, l’Agenda 21 che contiene il programma d’azione per uno sviluppo sostenibile nel XXI secolo e la Convenzione quadro sui cambiamenti climatici che pone gli obblighi di carattere generale miranti a contenere e stabilizzare l’emissione dei gas climalteranti. Proprio in relazione ai cambiamenti climatici è stato fondamentale il protocollo di Kyoto del 1997 che ha evidenziato una road map da seguire fino al 2020 per ridurre drasticamente l’emissione di gas serra. Anche se i risultati previsti non sono stati raggiunti, questo protocollo ha permesso di concentrare maggiormente l’attenzione sul clima e sulle emissioni, favorendo, nel 2015, la sottoscrizione dell’accordo di Parigi da parte di 183 stati che prevede un piano d’azione per limitare il surriscaldamento globale. In relazione all’accordo di Parigi, l’Unione Europea si è posta un obiettivo ancora più ambizioso, ovvero quello di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 con un programma d’azione chiamato “green deal europeo”. Sempre nel 2015 è stata approvata dall’ONU l’Agenda 2030, che prevede 17 macro-obiettivi da realizzare nel mondo entro il 2030 per permettere uno sviluppo sostenibile e la possibilità di migliorare le condizioni di vita delle popolazioni che ancora oggi vivono in uno stato di povertà. Per concretizzare i programmi d'azione degli accordi internazionali sulla sostenibilità, è fondamentale elaborare delle strategie concrete per orientare l'attività delle imprese verso una dimensione sostenibile. In questo contesto, risultano fondamentali gli sforzi messi in atto dalle aziende riguardo i quattro campi d'azione fondamentali che sono: la riduzione delle emissioni, la riduzione dei rifiuti, l'efficienza energetica e l'utilizzo di materiali sostenibili, perché possono permettere alle organizzazioni di delineare delle strategie da adottare seguendo anche i modelli delle imprese evidenziati come esempio. In particolare, Ikea ha investito in fonti di energia rinnovabile, BMW ha sviluppato tecnologie più efficienti per ridurre le emissioni, Lush ha adottato politiche di riduzione dei rifiuti e l'utilizzo di materiali sostenibili, mentre Patagonia ha implementato politiche per migliorare l'efficienza energetica e ridurre le emissioni.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
943582_tesi.silvestro.andrea.pdf
non disponibili
Tipologia:
Altro materiale allegato
Dimensione
1.29 MB
Formato
Adobe PDF
|
1.29 MB | Adobe PDF |
I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/104082