Il testo descrive la CyberWarfare iniziata con le rivoluzioni Euromaidan del 2014 e il conflitto armato russo-ucraino. Si spiega l'importanza strategica dell'Ucraina, un paese europeo con una popolazione di oltre 42 milioni di cittadini, che è stata storicamente vittima dello sfruttamento di diverse nazioni, come la Russia, la Turchia, la Polonia e la Germania nazista. La Russia ha perpetrato una ciclica campagna di attacchi DDoS aventi la finalità di sabotare obiettivi web politici ed economici del paese. L'Ucraina era impreparata ad attacchi cyber avanzati su scala nazionale e aveva poche leggi e personale specializzato in questo settore. Lo studio condotto ha cercato di fornire un quadro generale di come la Russia utilizzi gli attacchi cyber come strumento dottrinale nello scenario di un conflitto ibrido. È importante sviluppare infrastrutture e tecnologie di cybersecurity diffuse su tutto il territorio nazionale per proteggere gli interessi della nazione. Dovrebbero essere costruite infrastrutture di cyber sicurezza distribuite su diversi livelli, coinvolgendo sia gli enti pubblici, governativi, che le aziende private italiane. La compromissione della sicurezza delle informazioni in una società governata da sistemi informatizzati non adeguatamente protetti può mettere in crisi un'intera nazione e renderla più vulnerabile. Pertanto, è necessario sviluppare un'infrastruttura di cybersecurity capace di gestire i conflitti operativi, politici ed economici scaturiti da un conflitto ibrido contro altre potenze che già oggi sono all'avanguardia nella realizzazione di operazioni cyber offensive.
Il Cyber Arsenale della Russia nel conflitto con l’Ucraina: Analisi delle Tattiche, Tecniche e Conseguenze.
APOLITO, ALESSANDRO
2022/2023
Abstract
Il testo descrive la CyberWarfare iniziata con le rivoluzioni Euromaidan del 2014 e il conflitto armato russo-ucraino. Si spiega l'importanza strategica dell'Ucraina, un paese europeo con una popolazione di oltre 42 milioni di cittadini, che è stata storicamente vittima dello sfruttamento di diverse nazioni, come la Russia, la Turchia, la Polonia e la Germania nazista. La Russia ha perpetrato una ciclica campagna di attacchi DDoS aventi la finalità di sabotare obiettivi web politici ed economici del paese. L'Ucraina era impreparata ad attacchi cyber avanzati su scala nazionale e aveva poche leggi e personale specializzato in questo settore. Lo studio condotto ha cercato di fornire un quadro generale di come la Russia utilizzi gli attacchi cyber come strumento dottrinale nello scenario di un conflitto ibrido. È importante sviluppare infrastrutture e tecnologie di cybersecurity diffuse su tutto il territorio nazionale per proteggere gli interessi della nazione. Dovrebbero essere costruite infrastrutture di cyber sicurezza distribuite su diversi livelli, coinvolgendo sia gli enti pubblici, governativi, che le aziende private italiane. La compromissione della sicurezza delle informazioni in una società governata da sistemi informatizzati non adeguatamente protetti può mettere in crisi un'intera nazione e renderla più vulnerabile. Pertanto, è necessario sviluppare un'infrastruttura di cybersecurity capace di gestire i conflitti operativi, politici ed economici scaturiti da un conflitto ibrido contro altre potenze che già oggi sono all'avanguardia nella realizzazione di operazioni cyber offensive.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/104047