Attività estrogenica in bambine affette da pubertà precoce come biomarker di esposizione: sviluppo del metodo

La presente tesi fa parte del progetto di ricerca della Fondazione CRT “Pubertà precoce nelle ragazze dell'area metropolitana di Torino: distribuzione spazio-temporale e possibile relazione con l'esposizione di interferenti endocrini negli ambienti di vita”. Pertanto, i due obiettivi principali di questa tesi sono: 1) lo sviluppo di un metodo in grado di valutare l'attività estrogenica dei campioni biologici come biomarcatore dell'esposizione a interferenti endocrini (EDCs), 2) l'applicazione del metodo sui campioni biologici raccolti dalle ragazze affette da Pubertà precoce (EP), visitate nel Dipartimento di Endocrinologia Pediatrica dell'Ospedale Regina Margherita per studiare la possibile relazione tra esposizione a EDCs e EP. I risultati di esperimenti preliminari hanno mostrato che il miglior protocollo per testare i campioni dei bambini, usando il test E-screen e un test reporter sul gene della luciferasi (test di attività estrogenica), era diluire direttamente i campioni nel mezzo sperimentale, senza alcun pre-trattamento del campione. Inoltre, l'analisi statistica di questionari proposti ai genitori delle bambine ha valutato le possibili fonti di esposizione a EDCs nella vita quotidiana. Tuttavia, nessuna correlazione con i risultati di attività estrogenica si è dimostrata significativa forse anche per le piccole dimensioni della popolazione studiata.

This thesis is part of the research project of the CRT Foundation "Precocious puberty in girls in the metropolitan area of ​​Turin: spatio-temporal distribution and possible relationship with the interference of endocrine disruptors in the life of environments". Therefore, the two main objectives of this thesis are: 1) the development of a method capable of evaluating the estrogenic activity of biological samples as a biomarker of exposure to endocrine disruptors (EDC), 2) the use of the method on biological samples collected from girls with precocious puberty (EP), visited in the Department of Pediatric Endocrinology of the Regina Margherita Hospital to study the possible relationship between exposure to EDC and EP. The results of preliminary experiments showed that the best protocol for testing children's samples, using the E-screen test and a reporter test on the luciferase gene, it was diluted using the samples in the experimental medium, without any pre-treatment of the sample. Furthermore, the statistical analysis of the questionnaires proposed to the parents of the girls evaluated the possible sources of exposure to EDC in daily life. However, no correlation with the results of estrogenic activity has been shown to be significant maybe even for the small size of the population studied.