Il Radon-222 è un gas radioattivo di origine naturale che viene rilasciato nell'ambiente circostante dalla crosta terrestre, dove i suoi precursori (Radio-226 e Uranio-238) sono presenti in concentrazioni variabili. La concentrazione atmosferica del Radon non riesce a raggiungere livelli così elevati da comportare un rischio sanitario; tuttavia, la concentrazione indoor di questo gas può aumentare significativamente come conseguenza della minor quantità di aria disponibile per la sua diluizione, diventando un rilevante rischio per la salute umana. Il Radon è inquadrato al secondo posto, dopo il fumo di sigaretta, come causa di insorgenza di tumore al polmone: il danno è dovuto all'irraggiamento del tessuto polmonare da parte delle particelle alfa emesse sia dal Radon sia dai suoi prodotti di decadimento. Le concentrazioni di Radon indoor dipendono dalle caratteristiche geologiche del terreno, dalle condizioni atmosferiche, dall'uso di particolari materiali da costruzione e dallo stato di ventilazione dei locali. Solo la verifica per mezzo di misurazioni fornisce la certezza dell'inquinamento da Radon indoor: grazie a tale certezza è possibile intervenire tramite misure preventive nei nuovi edifici e misure di risanamento negli edifici esistenti. Proprio in tale contesto si inserisce questa tesi, il cui obiettivo è stato quello di quantificare i livelli di concentrazione del Radon in un edificio lavorativo (istituto scolastico) e in un edificio abitativo nel comune piemontese di Domodossola (VB). Sebbene la campagna di misurazioni sia stata condotta su un breve periodo di tempo (settembre 2019-febbraio 2020), i dati raccolti risultano sufficienti per fornire una rapida informazione circa la concentrazione di Radon in entrambi gli edifici anche se non sono completamente esaustivi nell'individuazione di tutte le criticità. Le misurazioni sono state effettuate con una camera a ionizzazione, strumento di misura della concentrazione del Radon indoor di tipo attivo: essa è stata collocata in 9 locali nell'edificio lavorativo e in 7 locali nell'edificio abitativo, sia in piani interrati sia in piani fuoriterra. Dalla mappatura del Radon condotta dal Centro Regionale per le Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti dell'ARPA Piemonte, è stato ottenuto che la concentrazione media annua di Radon indoor in un edificio standard, in accordo con il potenziale geogenico del territorio del comune di Domodossola, è di 86 Bq m-3, valore che, rispetto ai limiti della raccomandazione 59/2013 (300 Bq m-3 per gli edifici lavorativi e gli edifici abitativi già esistenti), può ritenersi basso. I locali sottoposti a misura hanno messo in evidenza valori di concentrazione variabili in un intervallo di 18-785 Bq m-3 nell'istituto scolastico con una media di 139 ± 13.46 Bq m-3 e di 11-486 Bq m-3 nell'abitazione privata con una media di 198 ± 13.46 Bq m-3, valori leggermente più elevati rispetto a quelli riscontrati nell'indagine nazionale. Nell'edificio lavorativo il profilo della concentrazione di Radon rispecchia il suo gradiente naturale che va dal basso verso l'alto: il valore limite è stato superato soltanto nel locale di servizio posto nel piano seminterrato. Nell'edificio abitativo il profilo della concentrazione di Radon non rispecchia il suo gradiente naturale poiché sono stati misurati valori più bassi nel piano seminterrato e valori più alti nel secondo piano: il valore limite è stato superato soltanto nella mansarda posta nel secondo piano.

Inquinamento da radon indoor: caratterizzazione di una camera a ionizzazione per le misure di concentrazione del gas Radon in ambienti chiusi

MORO, MARTA CARLOTTA
2018/2019

Abstract

Il Radon-222 è un gas radioattivo di origine naturale che viene rilasciato nell'ambiente circostante dalla crosta terrestre, dove i suoi precursori (Radio-226 e Uranio-238) sono presenti in concentrazioni variabili. La concentrazione atmosferica del Radon non riesce a raggiungere livelli così elevati da comportare un rischio sanitario; tuttavia, la concentrazione indoor di questo gas può aumentare significativamente come conseguenza della minor quantità di aria disponibile per la sua diluizione, diventando un rilevante rischio per la salute umana. Il Radon è inquadrato al secondo posto, dopo il fumo di sigaretta, come causa di insorgenza di tumore al polmone: il danno è dovuto all'irraggiamento del tessuto polmonare da parte delle particelle alfa emesse sia dal Radon sia dai suoi prodotti di decadimento. Le concentrazioni di Radon indoor dipendono dalle caratteristiche geologiche del terreno, dalle condizioni atmosferiche, dall'uso di particolari materiali da costruzione e dallo stato di ventilazione dei locali. Solo la verifica per mezzo di misurazioni fornisce la certezza dell'inquinamento da Radon indoor: grazie a tale certezza è possibile intervenire tramite misure preventive nei nuovi edifici e misure di risanamento negli edifici esistenti. Proprio in tale contesto si inserisce questa tesi, il cui obiettivo è stato quello di quantificare i livelli di concentrazione del Radon in un edificio lavorativo (istituto scolastico) e in un edificio abitativo nel comune piemontese di Domodossola (VB). Sebbene la campagna di misurazioni sia stata condotta su un breve periodo di tempo (settembre 2019-febbraio 2020), i dati raccolti risultano sufficienti per fornire una rapida informazione circa la concentrazione di Radon in entrambi gli edifici anche se non sono completamente esaustivi nell'individuazione di tutte le criticità. Le misurazioni sono state effettuate con una camera a ionizzazione, strumento di misura della concentrazione del Radon indoor di tipo attivo: essa è stata collocata in 9 locali nell'edificio lavorativo e in 7 locali nell'edificio abitativo, sia in piani interrati sia in piani fuoriterra. Dalla mappatura del Radon condotta dal Centro Regionale per le Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti dell'ARPA Piemonte, è stato ottenuto che la concentrazione media annua di Radon indoor in un edificio standard, in accordo con il potenziale geogenico del territorio del comune di Domodossola, è di 86 Bq m-3, valore che, rispetto ai limiti della raccomandazione 59/2013 (300 Bq m-3 per gli edifici lavorativi e gli edifici abitativi già esistenti), può ritenersi basso. I locali sottoposti a misura hanno messo in evidenza valori di concentrazione variabili in un intervallo di 18-785 Bq m-3 nell'istituto scolastico con una media di 139 ± 13.46 Bq m-3 e di 11-486 Bq m-3 nell'abitazione privata con una media di 198 ± 13.46 Bq m-3, valori leggermente più elevati rispetto a quelli riscontrati nell'indagine nazionale. Nell'edificio lavorativo il profilo della concentrazione di Radon rispecchia il suo gradiente naturale che va dal basso verso l'alto: il valore limite è stato superato soltanto nel locale di servizio posto nel piano seminterrato. Nell'edificio abitativo il profilo della concentrazione di Radon non rispecchia il suo gradiente naturale poiché sono stati misurati valori più bassi nel piano seminterrato e valori più alti nel secondo piano: il valore limite è stato superato soltanto nella mansarda posta nel secondo piano.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
870629_tesilmba-moromartacarlotta870629.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 18.54 MB
Formato Adobe PDF
18.54 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/103973