Negli ultimi anni, si è registrato l'aumento delle segnalazioni relative a minori in difficoltà a causa di situazioni genitoriali difficili e, di conseguenza, stanno aumentando anche le associazioni e le istituzioni per tutelare i minori in affido. Tuttavia, l'affido è ancora una tematica poco conosciuta e studiata; in particolare c'è poca ricerca dal punto di vista dei genitori affidatari, su quello che provano e vivono ogni giorno nella quotidianità di un'accoglienza. Indagare la percezione soggettiva tramite i racconti dei protagonisti coinvolti in veste di “affidatari è un primo passo verso la creazione e lo sviluppo di programmi che possano aiutare e sostenere tali percorsi, spesso molto complessi. L'obbiettivo di questo studio, nello specifico, è stato quello di valutare e descrivere quali siano le caratteristiche, le difficoltà e le motivazioni che guidano i genitori affidatari nel perseguire la loro opera e quali invece la limitano. A questo proposito, la domanda di ricerca mira a considerare le problematiche e le motivazioni dei genitori affidatari in un campione di famiglie affidatarie del Canton Ticino. Per rispondere alla domanda della ricerca è stato condotto uno studio basato sulle narrazioni emerse tramite due focus group che vedeva come protagonisti un gruppo di genitori affidatari e, successivamente, attraverso il metodo IPA è stata avviata un'indagine qualitativa che ha messo a confronto le unità di significato emerse dai focus group con la letteratura scientifica vigente. I risultati hanno rilevato che le motivazioni, le quali spingono gli individui ad essere genitori affidatari, sono maggiormente di tipo intrinseco e auto-orientate. Mentre, nei risultati relativi alle problematiche dell'affido familiare, principalmente sono emerse: la difficoltà di confrontarsi con i problemi comportamentali e relazionali dei bambini accolti e il mancato supporto promesso dall'istituzione affidataria e dai suoi agenti. In conclusione, si evidenzia l'importanza per le istituzioni e le associazioni che si occupano sul territorio dell'affidamento familiare di tenere presente le tematiche relative alla motivazione e alle difficoltà riscontrate. I dati emersi potrebbero essere sfruttati per creare una promozione e una formazione adeguata che rispecchi le necessità emerse da questo studio. Ricerche future potrebbero essere volte ad approfondire la tematica della motivazione sulla promozione dell'affido a lungo termine.​
Accogliere un minore: uno studio qualitativo sull'affido famigliare
ZANI, FEDERICA
2018/2019
Abstract
Negli ultimi anni, si è registrato l'aumento delle segnalazioni relative a minori in difficoltà a causa di situazioni genitoriali difficili e, di conseguenza, stanno aumentando anche le associazioni e le istituzioni per tutelare i minori in affido. Tuttavia, l'affido è ancora una tematica poco conosciuta e studiata; in particolare c'è poca ricerca dal punto di vista dei genitori affidatari, su quello che provano e vivono ogni giorno nella quotidianità di un'accoglienza. Indagare la percezione soggettiva tramite i racconti dei protagonisti coinvolti in veste di “affidatari è un primo passo verso la creazione e lo sviluppo di programmi che possano aiutare e sostenere tali percorsi, spesso molto complessi. L'obbiettivo di questo studio, nello specifico, è stato quello di valutare e descrivere quali siano le caratteristiche, le difficoltà e le motivazioni che guidano i genitori affidatari nel perseguire la loro opera e quali invece la limitano. A questo proposito, la domanda di ricerca mira a considerare le problematiche e le motivazioni dei genitori affidatari in un campione di famiglie affidatarie del Canton Ticino. Per rispondere alla domanda della ricerca è stato condotto uno studio basato sulle narrazioni emerse tramite due focus group che vedeva come protagonisti un gruppo di genitori affidatari e, successivamente, attraverso il metodo IPA è stata avviata un'indagine qualitativa che ha messo a confronto le unità di significato emerse dai focus group con la letteratura scientifica vigente. I risultati hanno rilevato che le motivazioni, le quali spingono gli individui ad essere genitori affidatari, sono maggiormente di tipo intrinseco e auto-orientate. Mentre, nei risultati relativi alle problematiche dell'affido familiare, principalmente sono emerse: la difficoltà di confrontarsi con i problemi comportamentali e relazionali dei bambini accolti e il mancato supporto promesso dall'istituzione affidataria e dai suoi agenti. In conclusione, si evidenzia l'importanza per le istituzioni e le associazioni che si occupano sul territorio dell'affidamento familiare di tenere presente le tematiche relative alla motivazione e alle difficoltà riscontrate. I dati emersi potrebbero essere sfruttati per creare una promozione e una formazione adeguata che rispecchi le necessità emerse da questo studio. Ricerche future potrebbero essere volte ad approfondire la tematica della motivazione sulla promozione dell'affido a lungo termine.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/103643