La religione è comunicazione : ogni religione definisce il suo rapporto con il sacro e tende a diffondere la sua propria visione e interpretazione del mondo attraverso codici, dogmi e precetti dottrinali. Le istituzioni religiose hanno in qualche modo il compito di stabilire una comunicazione tra il divino e i fedeli. Se consideriamo il cristianesimo, questo rapporto con la comunicazione è fortissimo. In effetti è una religione rivelata: Dio si rivela agli uomini attraverso i testi sacri. Il Vangelo di Giovanni dice che ¿in principio era il verbo¿. Per studiare la comunicazione della Chiesa cattolica abbiamo organizzato il nostro lavoro in quatro parti. Nella prima parte abbiamo cercato di studiare la svolta dottrinale del Concilio Vaticano II e in seguito del cosiddetto ¿Papa comunicatore¿ che fu Giovanni Paolo II. In effetti, nella sua storia, la Chiesa ha avuto delle prese di posizioni a volte violenti contro la libertà di espressione e l'uso dei mezzi di comunicazione di massa. Invece, a partire del Concilio ha cominciato ad avere una posizione meno rigida anche perché aveva capito che aveva bisogno di tali mezzi per svolgere la sua missione di evangelizzazione. Nella ¿società dell'informazione¿, nella quale la comunicazione ¿fa società¿, il rapporto tra Chiesa e media è cambiato, passando da una relazione strettamente strumentale a un'evoluzione della logica stessa della Chiesa che ha dovuto adattarsi per non cadere in desuetudine. In una seconda ci siamo domandati come la Chiesa comunica cioè attraverso quali mezzi e secondo quali logiche. Per questo abbiamo studiato i mezzi di comunicazione vaticani facendo poi due focus. Il primo sull'utilizzo dei mezzi digitali da parte degli ordini religiosi, e il secondo focus abbiamo cercato di analizzare i bisogni e le caratteristiche specifici alla comunicazione della Chiesa francese. In una terza parte abbiamo studiato il papato di Benedetto XVI definendolo come un periodo di crisi della comunicazione della Santa Sede. Infatti abbiamo studiato alcuni degli scandali mediatici che hanno toccato in Vaticano in quest'epoca. Infine, abbiamo cercato di trovare alcune ragioni permanenti e oggettive del rapporto conflittuale tra la Chiesa e il mondo dei media. Infatti, i vincoli di velocità, di efficaccia, di semplicità e la logica del spettacolare che fanno parte della logica mediatica per forza entrano in conflitto con il gusto per il segreto e per i discorsi complicati. Infine, abbiamo scelto di studiare la strategia di comunicazione di Papa Francesco attraverso l'immagine che i media rinviano di lui. Per questo abbiamo studiato 18 articoli presi dalla stampa internazionale e in alcuni blog. Grazie a questo studio abbiamo potuto confermare che con l'arrivo di Papa Francesco la Chiesa è entrata in una nuova fase della sua strategia comunicativa pur mantenendo il legame con la tradizione e quindi con l'interpretazione del mondo che era veicolata dai predecessori. Abbiamo anche cercato di capire ilpunto di vista deimedia cattolici per quanto riguarda la relazione che Francesco ha sviluppato con i media e le sue strategie di comunicazione.

La comunicazione della Chiesa cattolica

BENCIVENGO, CHLOÉ
2014/2015

Abstract

La religione è comunicazione : ogni religione definisce il suo rapporto con il sacro e tende a diffondere la sua propria visione e interpretazione del mondo attraverso codici, dogmi e precetti dottrinali. Le istituzioni religiose hanno in qualche modo il compito di stabilire una comunicazione tra il divino e i fedeli. Se consideriamo il cristianesimo, questo rapporto con la comunicazione è fortissimo. In effetti è una religione rivelata: Dio si rivela agli uomini attraverso i testi sacri. Il Vangelo di Giovanni dice che ¿in principio era il verbo¿. Per studiare la comunicazione della Chiesa cattolica abbiamo organizzato il nostro lavoro in quatro parti. Nella prima parte abbiamo cercato di studiare la svolta dottrinale del Concilio Vaticano II e in seguito del cosiddetto ¿Papa comunicatore¿ che fu Giovanni Paolo II. In effetti, nella sua storia, la Chiesa ha avuto delle prese di posizioni a volte violenti contro la libertà di espressione e l'uso dei mezzi di comunicazione di massa. Invece, a partire del Concilio ha cominciato ad avere una posizione meno rigida anche perché aveva capito che aveva bisogno di tali mezzi per svolgere la sua missione di evangelizzazione. Nella ¿società dell'informazione¿, nella quale la comunicazione ¿fa società¿, il rapporto tra Chiesa e media è cambiato, passando da una relazione strettamente strumentale a un'evoluzione della logica stessa della Chiesa che ha dovuto adattarsi per non cadere in desuetudine. In una seconda ci siamo domandati come la Chiesa comunica cioè attraverso quali mezzi e secondo quali logiche. Per questo abbiamo studiato i mezzi di comunicazione vaticani facendo poi due focus. Il primo sull'utilizzo dei mezzi digitali da parte degli ordini religiosi, e il secondo focus abbiamo cercato di analizzare i bisogni e le caratteristiche specifici alla comunicazione della Chiesa francese. In una terza parte abbiamo studiato il papato di Benedetto XVI definendolo come un periodo di crisi della comunicazione della Santa Sede. Infatti abbiamo studiato alcuni degli scandali mediatici che hanno toccato in Vaticano in quest'epoca. Infine, abbiamo cercato di trovare alcune ragioni permanenti e oggettive del rapporto conflittuale tra la Chiesa e il mondo dei media. Infatti, i vincoli di velocità, di efficaccia, di semplicità e la logica del spettacolare che fanno parte della logica mediatica per forza entrano in conflitto con il gusto per il segreto e per i discorsi complicati. Infine, abbiamo scelto di studiare la strategia di comunicazione di Papa Francesco attraverso l'immagine che i media rinviano di lui. Per questo abbiamo studiato 18 articoli presi dalla stampa internazionale e in alcuni blog. Grazie a questo studio abbiamo potuto confermare che con l'arrivo di Papa Francesco la Chiesa è entrata in una nuova fase della sua strategia comunicativa pur mantenendo il legame con la tradizione e quindi con l'interpretazione del mondo che era veicolata dai predecessori. Abbiamo anche cercato di capire ilpunto di vista deimedia cattolici per quanto riguarda la relazione che Francesco ha sviluppato con i media e le sue strategie di comunicazione.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/10363