Increasing evidence suggests that hearing loss may be linked to cognitive decline and that auditory rehabilitation may lead to improvement both in terms of cognitive ability and in terms of general well-being. Therefore, the aim of this study was to assess the impact of auditory rehabilitation with cochlear implantation (CI) on cognitive ability and quality of life in patients over 50 years old with profound hearing loss. Fourteen patients with severe post-lingual hearing loss (M=8/F=6; age: 63,00 ± 7,14) were selected for the study. The cognitive abilities were assessed before the cochlear implant and after 12 months, via a battery of neuropsychological tests (Mini Mental State Examination, Clock Drawing Test, Rey Auditory Verbal Learning test, Digit span forward and backward, Corsi block-tapping test forward and backward, Trail Making Test A and B, Verbal fluency test phonemic and semantic), a self-report questionnaire was administered for the assessment of quality of life (Nijmegen Cochear Implan Questionnaire) After a 12-month follow-up (t12) patients showed statistically better cognitive performance than the baseline at Mini Mental State Examination (P=0,011), Trail Making Test B (P=0,044), Trail Making Test B-A (P=0,030) and at the delayed recall of the Rey Auditory Verbal Learning test (P=0,001). Furthermore, in terms of quality of life, a statistically significant increase in the scores obtained by patients was found in all three subdomains of the questionnaire (physical, psychological and social). In line with the reference literature, study results show an improvement in cognitive functions, especially in terms of memory and set-shifting ability, in deaf patients over 50 years old with cochlear implant. In conclusion, our study supports the hypothesis that hearing rehabilitation in patients over 50 years old may have beneficial psychological, social and cognitive implications. In particular, rehabilitation options, such as the cochlear implant, help to maintain social involvement and to reduce the burden associated with cognitive decline.

La letteratura suggerisce che la perdita di udito sia collegata al declino cognitivo e che il trattamento del deficit sensoriale possa portare a miglioramenti sia per quanto riguarda l'abilità cognitiva sia per quanto concerne il benessere generale dell'individuo. L'obiettivo di questo studio è, pertanto, quello di valutare l'impatto della riabilitazione uditiva, tramite l'utilizzo dell'impianto cocleare (CI), sull'abilità cognitiva e sulla qualità di vita in pazienti non udenti di età superiore ai 50 anni. Quattordici pazienti con grave perdita uditiva post-linguale (M=8/F=6; età: 63,00 ± 7,14) sono stati selezionati per lo studio. Le abilità cognitive dei pazienti sono state valutate prima dell'impianto cocleare e dopo 12 mesi, tramite una batteria di test neuropsicologici (Mini Mental State Examination, Test dell'orologio, 15 parole di Rey, Digit Span forward e backward, Test di Corsi forward e backward, Trail Making Test A e B, Fluenze verbali fonemica e semantica), mentre per l'assessment della qualità di vita è stato somministrato un questionario self-report (Nijmegen Cochlear Implant Questionnaire). Dopo un follow-up di 12 mesi i pazienti hanno mostrato performance cognitive statisticamente migliori rispetto alla baseline al Mini Mental State Examination (P=0,011), al Trail Making Test B (P=0,044), al Trail Making Test B-A (P=0,030), e nel richiamo differito delle 15 parole di Ray (P=0,001). Inoltre, a livello della qualità di vita, è stato riscontrato un aumento statisticamente significativo dei punteggi ottenuti dai pazienti in tutti i tre sottodomini del questionario (fisico, psicologico e sociale). I risultati di questo studio, in linea con la letteratura di riferimento, mostrano un miglioramento delle funzioni cognitive, in particolar modo a livello della memoria e nella capacità di set-shifting, in pazienti non udenti di età superiore ai 50 anni sottoposti a impianto cocleare. In conclusione, il nostro studio supporta l'ipotesi che la riabilitazione dell'udito in pazienti di età superiore ai 50 anni possa avere implicazioni psicologiche, sociali e cognitive benefiche. In particolare, le opzioni di riabilitazione, come l'impianto cocleare, aiutano a mantenere la partecipazione sociale e riducono l'onere associato al declino cognitivo.

Impianto cocleare ed incremento delle abilità cognitive e della qualità di vita in pazienti non udenti di età superiore ai 50 anni

GRILLENZONI, SARA
2018/2019

Abstract

La letteratura suggerisce che la perdita di udito sia collegata al declino cognitivo e che il trattamento del deficit sensoriale possa portare a miglioramenti sia per quanto riguarda l'abilità cognitiva sia per quanto concerne il benessere generale dell'individuo. L'obiettivo di questo studio è, pertanto, quello di valutare l'impatto della riabilitazione uditiva, tramite l'utilizzo dell'impianto cocleare (CI), sull'abilità cognitiva e sulla qualità di vita in pazienti non udenti di età superiore ai 50 anni. Quattordici pazienti con grave perdita uditiva post-linguale (M=8/F=6; età: 63,00 ± 7,14) sono stati selezionati per lo studio. Le abilità cognitive dei pazienti sono state valutate prima dell'impianto cocleare e dopo 12 mesi, tramite una batteria di test neuropsicologici (Mini Mental State Examination, Test dell'orologio, 15 parole di Rey, Digit Span forward e backward, Test di Corsi forward e backward, Trail Making Test A e B, Fluenze verbali fonemica e semantica), mentre per l'assessment della qualità di vita è stato somministrato un questionario self-report (Nijmegen Cochlear Implant Questionnaire). Dopo un follow-up di 12 mesi i pazienti hanno mostrato performance cognitive statisticamente migliori rispetto alla baseline al Mini Mental State Examination (P=0,011), al Trail Making Test B (P=0,044), al Trail Making Test B-A (P=0,030), e nel richiamo differito delle 15 parole di Ray (P=0,001). Inoltre, a livello della qualità di vita, è stato riscontrato un aumento statisticamente significativo dei punteggi ottenuti dai pazienti in tutti i tre sottodomini del questionario (fisico, psicologico e sociale). I risultati di questo studio, in linea con la letteratura di riferimento, mostrano un miglioramento delle funzioni cognitive, in particolar modo a livello della memoria e nella capacità di set-shifting, in pazienti non udenti di età superiore ai 50 anni sottoposti a impianto cocleare. In conclusione, il nostro studio supporta l'ipotesi che la riabilitazione dell'udito in pazienti di età superiore ai 50 anni possa avere implicazioni psicologiche, sociali e cognitive benefiche. In particolare, le opzioni di riabilitazione, come l'impianto cocleare, aiutano a mantenere la partecipazione sociale e riducono l'onere associato al declino cognitivo.
ITA
Increasing evidence suggests that hearing loss may be linked to cognitive decline and that auditory rehabilitation may lead to improvement both in terms of cognitive ability and in terms of general well-being. Therefore, the aim of this study was to assess the impact of auditory rehabilitation with cochlear implantation (CI) on cognitive ability and quality of life in patients over 50 years old with profound hearing loss. Fourteen patients with severe post-lingual hearing loss (M=8/F=6; age: 63,00 ± 7,14) were selected for the study. The cognitive abilities were assessed before the cochlear implant and after 12 months, via a battery of neuropsychological tests (Mini Mental State Examination, Clock Drawing Test, Rey Auditory Verbal Learning test, Digit span forward and backward, Corsi block-tapping test forward and backward, Trail Making Test A and B, Verbal fluency test phonemic and semantic), a self-report questionnaire was administered for the assessment of quality of life (Nijmegen Cochear Implan Questionnaire) After a 12-month follow-up (t12) patients showed statistically better cognitive performance than the baseline at Mini Mental State Examination (P=0,011), Trail Making Test B (P=0,044), Trail Making Test B-A (P=0,030) and at the delayed recall of the Rey Auditory Verbal Learning test (P=0,001). Furthermore, in terms of quality of life, a statistically significant increase in the scores obtained by patients was found in all three subdomains of the questionnaire (physical, psychological and social). In line with the reference literature, study results show an improvement in cognitive functions, especially in terms of memory and set-shifting ability, in deaf patients over 50 years old with cochlear implant. In conclusion, our study supports the hypothesis that hearing rehabilitation in patients over 50 years old may have beneficial psychological, social and cognitive implications. In particular, rehabilitation options, such as the cochlear implant, help to maintain social involvement and to reduce the burden associated with cognitive decline.
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