Jean-Jacques Rousseau: il sentimentalismo antropologico negli scritti autobiografici

This paper addresses the theme of Jean-Jacques Rousseau's anthropological sentimentalism through the analysis of his autobiographical writings: Les Confessions, Rousseau juge de Jean-Jacques and Les rêveries du promeneur solitaire. The project aims to focus on some salient aspects of the author's thought, starting from the study of sentimentalism: both literary and philosophical current of the 18th century. Literary sentimentalism insists on the value of narrative, through which it is possible to communicate to the reader's "heart" and share moral teachings. Philosophical sentimentalism, for its part, proposes a specific vision of morality, the root of which would lie not in reason, or in religious authority, but in the human heart, its passions and its natural constitution. From the synthesis of these two experiences, the figure of Rousseau emerges, and his autobiographical writings exemplify this. In his autobiographical writings, Rousseau makes himself the object of his own thought and searches for the truths of man in the depths of himself. The result of this journey brings out a precise anthropological view of the human being, dealing with themes such as loneliness, the relationship with nature, the rift between the self and society, religion, virtue, freedom, passions, but above all happiness, the ultimate goal of the philosopher's quest. It is therefore interesting to speak of "anthropological sentimentalism" by referring to the figure of Rousseau, and this paper aims to provide an explanation of why the juxtaposition of these two terms, "sentimentalism" and "anthropology", is necessary. The first chapter deals with sentimentalism in general, describes its characteristics and mentions some of its main protagonists in both literary and philosophical fields. The second chapter, after an introductory discourse on autobiographism, takes a closer look at some of the cores of Rousseau's thought, starting with an analysis of the three works under consideration. The third chapter draws general conclusions about Rousseau's anthropological thought and tries to show how it can be defined by the formulation "anthropological sentimentalism".

Il presente lavoro affronta il tema del sentimentalismo antropologico di Jean-Jacques Rousseau, attraverso l’analisi dei suoi scritti autobiografici: Les Confessions, Rousseau juge de Jean-Jacques e Les rêveries du promeneur solitaire. Il progetto vuole mettere a fuoco alcuni aspetti salienti del pensiero dell’autore, partendo dallo studio del sentimentalismo: corrente letteraria e filosofica dell’XVIII secolo. Il sentimentalismo letterario insiste sul valore della narrazione, attraverso cui è possibile comunicare al "cuore" del lettore e condividere insegnamenti morali. Il sentimentalismo filosofico propone, dal canto suo, una specifica visione della morale, la cui radice risiederebbe non nella ragione, o nell’autorità religiosa, ma nel cuore umano, nelle sue passioni e nella sua costituzione naturale. Dalla sintesi di queste due esperienze si delinea la figura di Rousseau, e i suoi scritti autobiografici ne sono l’esempio. Negli scritti autobiografici Rousseau si fa oggetto del proprio pensiero e ricerca le verità dell’uomo nella profondità di sé stesso. Il risultato di questo percorso fa emergere una precisa visione antropologica dell’essere umano, affrontando temi come la solitudine, il rapporto con la natura, la frattura tra il sé e la società, la religione, la virtù, la libertà, le passioni, ma soprattutto la felicità, fine ultimo della ricerca del filosofo. È dunque interessante parlare di "sentimentalismo antropologico" riferendosi alla figura di Rousseau e questo lavoro si propone di fornire una spiegazione del perché dell’accostamento di questi due termini: "sentimentalismo" e "antropologia". Il primo capitolo tratta del sentimentalismo in generale, ne descrive le caratteristiche e cita alcuni tra i suoi principali protagonisti in ambito sia letterario che filosofico. Il secondo capitolo, dopo un discorso introduttivo sull’autobiografismo, si occupa di approfondire alcuni nuclei del pensiero di Rousseau, partendo dall’analisi delle tre opere in esame. Il terzo capitolo trae delle conclusioni generali sul pensiero antropologico di Rousseau e prova a dimostrare come questo possa essere definito con la formulazione "sentimentalismo antropologico".