Questa tesi ha come oggetto di studio il Reality Show, una forma comunicativa ormai consolidata nella nostra quotidianità che, ciclicamente, viene trasmessa sul piccolo schermo. Un fenomeno che, radicalizzatosi in Italia dai primi anni 2000, è stato spesso oggetto di critiche che lo hanno definito mera “Televisione Spazzatura”. Nonostante venga etichettato come un contenuto quasi immorale, poco etico e povero dal punto di vista educativo, questo genere televisivo (tra i più giovani presenti all'interno del palinsesto) appassiona e attira ancora una buona parte della popolazione. La nostra analisi del genere non vuole studiare l'aspetto estetico della rappresentazione del reality show, quanto più gli effetti di senso che esso genera, i messaggi che veicola e che vengono percepiti dai destinatari. Si tratta di passare, seguendo la terminologia offerta da Algirdas Julien Greimas, dal livello della manifestazione espressiva a quello del senso profondo che sostiene l'intera rappresentazione. Infatti, sotto la superficie mutevole con cui il genere della Reality tv si manifesta, è possibile ritrovare una struttura costante che caratterizza anche i prodotti apparentemente più diversi: ruoli, temi e figure che si ripropongono immutati, modificando così l'immaginario collettivo degli spettatori. La ripetizione di questi elementi viene assorbita dal pubblico e può generare effetti socio-culturali rilevanti. La domanda a cui si vuole dare risposta è come la televisione possa influenzare l'opinione pubblica fornendo dei modelli e degli stili di vita da imitare, a cui aspirare per raggiungere la realizzazione identitaria. Partendo dunque da uno sguardo d'insieme sul mezzo e sulle teorie mediali che lo descrivono, definiremo il reality show e la sua funzione all'interno dell'era della Neo-Televisione. Per fare questo, ci affideremo agli strumenti della semiotica. Due sono i filoni di studio a cui facciamo appello: il primo è la Semiotica Strutturalista di Ferdinand de Saussure, con il quale descriviamo l'articolazione del Segno, mentre il secondo è la Semiotica Interpretativa di Umberto Eco, che studia il Segno in relazione al suo destinatario. Passeremo poi all'analisi della struttura narrativa del genere, utilizzando lo schema proposto da Greimas (il Percorso Narrativo Canonico), per ritrovare quei tasselli immutati che sottostanno alla realizzazione del programma e che ne veicolano il significato. Così facendo, otterremo una “lista” di modelli, o Idealtipi, che veicolano e inducono modi di essere e presentarsi negli spettatori. Si confezionano dunque delle “pratiche comportamentali” dai quali il soggetto comune può attingere per avere successo e raggiungere i suoi obbiettivi, ovvero una griglia culturale che veicola le interazioni sociali.

"Reality show e identità" - Indagine semiotica sulla creazione dell'immaginario collettivo

FERRARA, GIADA
2019/2020

Abstract

Questa tesi ha come oggetto di studio il Reality Show, una forma comunicativa ormai consolidata nella nostra quotidianità che, ciclicamente, viene trasmessa sul piccolo schermo. Un fenomeno che, radicalizzatosi in Italia dai primi anni 2000, è stato spesso oggetto di critiche che lo hanno definito mera “Televisione Spazzatura”. Nonostante venga etichettato come un contenuto quasi immorale, poco etico e povero dal punto di vista educativo, questo genere televisivo (tra i più giovani presenti all'interno del palinsesto) appassiona e attira ancora una buona parte della popolazione. La nostra analisi del genere non vuole studiare l'aspetto estetico della rappresentazione del reality show, quanto più gli effetti di senso che esso genera, i messaggi che veicola e che vengono percepiti dai destinatari. Si tratta di passare, seguendo la terminologia offerta da Algirdas Julien Greimas, dal livello della manifestazione espressiva a quello del senso profondo che sostiene l'intera rappresentazione. Infatti, sotto la superficie mutevole con cui il genere della Reality tv si manifesta, è possibile ritrovare una struttura costante che caratterizza anche i prodotti apparentemente più diversi: ruoli, temi e figure che si ripropongono immutati, modificando così l'immaginario collettivo degli spettatori. La ripetizione di questi elementi viene assorbita dal pubblico e può generare effetti socio-culturali rilevanti. La domanda a cui si vuole dare risposta è come la televisione possa influenzare l'opinione pubblica fornendo dei modelli e degli stili di vita da imitare, a cui aspirare per raggiungere la realizzazione identitaria. Partendo dunque da uno sguardo d'insieme sul mezzo e sulle teorie mediali che lo descrivono, definiremo il reality show e la sua funzione all'interno dell'era della Neo-Televisione. Per fare questo, ci affideremo agli strumenti della semiotica. Due sono i filoni di studio a cui facciamo appello: il primo è la Semiotica Strutturalista di Ferdinand de Saussure, con il quale descriviamo l'articolazione del Segno, mentre il secondo è la Semiotica Interpretativa di Umberto Eco, che studia il Segno in relazione al suo destinatario. Passeremo poi all'analisi della struttura narrativa del genere, utilizzando lo schema proposto da Greimas (il Percorso Narrativo Canonico), per ritrovare quei tasselli immutati che sottostanno alla realizzazione del programma e che ne veicolano il significato. Così facendo, otterremo una “lista” di modelli, o Idealtipi, che veicolano e inducono modi di essere e presentarsi negli spettatori. Si confezionano dunque delle “pratiche comportamentali” dai quali il soggetto comune può attingere per avere successo e raggiungere i suoi obbiettivi, ovvero una griglia culturale che veicola le interazioni sociali.
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