Crataegus oxyacantha is the Hawthorn botanical name, perennial plant belonging to the Rosaceae family. It's tradionally known as “the plant of the heart” for its remarkable cardioprotective, cardiotonic, antioxidant and sedative activity given by the active ingredients contained in flowers, leaves and fruits. It exists in different formulas including infusions, herbal teas, decods, mother dyes, capsules and glyceric macerates to be taken in variable dosages. Hawthorn taking is not recommended in persons with low blood pressure, pregnancy and breastfeeding, in children without first having consulted the pediatrician and in persons taking medicaments with which an interaction may not always be positive. Doses, ways and methods of administration should always be recommended by an expert based on the specific characteristics of the subject and the situation to be treated. Plants, although natural by definition, can be toxic. Toxicity can be intrinsic, due to the presence of harmful compounds, or extrinsic, induced by foreign substances that may be present in the plant drug for contamination. There are many contaminants that can be found such as toxins, radioactive compounds and heavy metals. In this dissertation is reported the survey I carried out at the University of Torino in the laboratory of the Department of Analytical Chemistry, in which I examined the presence of heavy metals, in particular lead and copper, inside some Hawthorn samples, to estimate the different level of pollution. The analysis method used for Pb and Cu determinations is anodic stripping voltammetry, technique that allows you to make measurements in the field even outside the laboratory. The equipment used is mainly composed of a portable potentiostat (Palm Sens3), an agitator, a working electrode (WE), a reference electrode (RE) and an auxiliary electrode (AE). The electrodes stay inside the electrochemical cell, immersed in an electrolyte solution represented by the chemical species to be analyzed that in this case corresponds to the different Hawthorn samples. In conclusion it should be emphasized that the presence of metals inside the plant is not always to be considered as a negative aspect. Metals are often essential for human survival as they participate to many metabolic reactions in our body. In order not to be toxic, they must comply with certain limit concentrations, different from metal to metal, established by the European Union Regulation in order to ensure a high level of public health.

Crataegus oxyacantha è il nome botanico del Biancospino, pianta perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È tradizionalmente conosciuta come “la pianta del cuore” per la sua notevole attività cardioprotettiva, cardiotonica, antiossidante e sedativa data dai principi attivi contenuti nei fiori, nelle foglie e nei frutti. Esiste in commercio in diverse formule tra cui gli infusi, le tisane, i decotti, le tinture madri, le capsule e i macerati glicerici da assumere in dosaggio variabile. L'assunzione di biancospino è sconsigliata nei soggetti affetti da pressione bassa, in gravidanza e in allattamento, nei bambini senza prima aver consultato il pediatra e nei soggetti che assumono farmaci con cui si può manifestare un'interazione non sempre positiva. Dosi, forme e modalità di somministrazione è infatti opportuno che vengano consigliate sempre da un esperto in base alle specifiche caratteristiche del soggetto e della situazione da trattare. Le piante, seppur naturali per definizione, possono essere tossiche. La tossicità può essere intrinseca, dovuta alla presenza di composti dannosi, oppure estrinseca, indotta da sostanze estranee che possono essere presenti nella droga vegetale per contaminazione. I contaminanti che si possono ritrovare sono molteplici, tra questi ci sono le tossine, i composti radioattivi e i metalli pesanti. In questa dissertazione è riportata l'indagine da me effettuata presso l'Università di Torino nel laboratorio del Dipartimento di Chimica Analitica, in cui ho esaminato la presenza di metalli pesanti, in particolare del piombo e del rame, all'interno di alcuni campioni di Biancospino, per valutare il diverso grado di inquinamento. Il metodo di analisi utilizzato per le determinazioni di Pb e Cu è la voltammetria di stripping anodico, tecnica che permette di effettuare anche misurazioni in campo fuori dal laboratorio. L'apparecchiatura utilizzata è principalmente composta da un potenziostato portatile (Palm Sens3), un agitatore, un elettrodo di lavoro (WE), un elettrodo di riferimento (RE) e un elettrodo ausiliario (AE). Gli elettrodi si trovano all'interno della cella elettrochimica, immersi in una soluzione elettrolitica rappresentata dalla specie chimica da analizzare che in questo caso corrisponde ai diversi campioni di Biancospino. In conclusione è opportuno sottolineare che la presenza di metalli all'interno della pianta non è sempre un aspetto negativo. Spesso i metalli sono essenziali per la sopravvivenza dell'uomo poiché partecipano a molte reazioni metaboliche nel nostro organismo. Per non risultare tossici devono rispettare determinate concentrazioni limite, differenti da metallo a metallo, stabilite dal Regolamento dell'Unione Europea al fine di garantire un livello elevato di salute pubblica.

Analisi di campioni di biancospino mediante voltammetria di stripping anodico

FLORIO, FEDERICA
2018/2019

Abstract

Crataegus oxyacantha è il nome botanico del Biancospino, pianta perenne appartenente alla famiglia delle Rosaceae. È tradizionalmente conosciuta come “la pianta del cuore” per la sua notevole attività cardioprotettiva, cardiotonica, antiossidante e sedativa data dai principi attivi contenuti nei fiori, nelle foglie e nei frutti. Esiste in commercio in diverse formule tra cui gli infusi, le tisane, i decotti, le tinture madri, le capsule e i macerati glicerici da assumere in dosaggio variabile. L'assunzione di biancospino è sconsigliata nei soggetti affetti da pressione bassa, in gravidanza e in allattamento, nei bambini senza prima aver consultato il pediatra e nei soggetti che assumono farmaci con cui si può manifestare un'interazione non sempre positiva. Dosi, forme e modalità di somministrazione è infatti opportuno che vengano consigliate sempre da un esperto in base alle specifiche caratteristiche del soggetto e della situazione da trattare. Le piante, seppur naturali per definizione, possono essere tossiche. La tossicità può essere intrinseca, dovuta alla presenza di composti dannosi, oppure estrinseca, indotta da sostanze estranee che possono essere presenti nella droga vegetale per contaminazione. I contaminanti che si possono ritrovare sono molteplici, tra questi ci sono le tossine, i composti radioattivi e i metalli pesanti. In questa dissertazione è riportata l'indagine da me effettuata presso l'Università di Torino nel laboratorio del Dipartimento di Chimica Analitica, in cui ho esaminato la presenza di metalli pesanti, in particolare del piombo e del rame, all'interno di alcuni campioni di Biancospino, per valutare il diverso grado di inquinamento. Il metodo di analisi utilizzato per le determinazioni di Pb e Cu è la voltammetria di stripping anodico, tecnica che permette di effettuare anche misurazioni in campo fuori dal laboratorio. L'apparecchiatura utilizzata è principalmente composta da un potenziostato portatile (Palm Sens3), un agitatore, un elettrodo di lavoro (WE), un elettrodo di riferimento (RE) e un elettrodo ausiliario (AE). Gli elettrodi si trovano all'interno della cella elettrochimica, immersi in una soluzione elettrolitica rappresentata dalla specie chimica da analizzare che in questo caso corrisponde ai diversi campioni di Biancospino. In conclusione è opportuno sottolineare che la presenza di metalli all'interno della pianta non è sempre un aspetto negativo. Spesso i metalli sono essenziali per la sopravvivenza dell'uomo poiché partecipano a molte reazioni metaboliche nel nostro organismo. Per non risultare tossici devono rispettare determinate concentrazioni limite, differenti da metallo a metallo, stabilite dal Regolamento dell'Unione Europea al fine di garantire un livello elevato di salute pubblica.
ITA
Crataegus oxyacantha is the Hawthorn botanical name, perennial plant belonging to the Rosaceae family. It's tradionally known as “the plant of the heart” for its remarkable cardioprotective, cardiotonic, antioxidant and sedative activity given by the active ingredients contained in flowers, leaves and fruits. It exists in different formulas including infusions, herbal teas, decods, mother dyes, capsules and glyceric macerates to be taken in variable dosages. Hawthorn taking is not recommended in persons with low blood pressure, pregnancy and breastfeeding, in children without first having consulted the pediatrician and in persons taking medicaments with which an interaction may not always be positive. Doses, ways and methods of administration should always be recommended by an expert based on the specific characteristics of the subject and the situation to be treated. Plants, although natural by definition, can be toxic. Toxicity can be intrinsic, due to the presence of harmful compounds, or extrinsic, induced by foreign substances that may be present in the plant drug for contamination. There are many contaminants that can be found such as toxins, radioactive compounds and heavy metals. In this dissertation is reported the survey I carried out at the University of Torino in the laboratory of the Department of Analytical Chemistry, in which I examined the presence of heavy metals, in particular lead and copper, inside some Hawthorn samples, to estimate the different level of pollution. The analysis method used for Pb and Cu determinations is anodic stripping voltammetry, technique that allows you to make measurements in the field even outside the laboratory. The equipment used is mainly composed of a portable potentiostat (Palm Sens3), an agitator, a working electrode (WE), a reference electrode (RE) and an auxiliary electrode (AE). The electrodes stay inside the electrochemical cell, immersed in an electrolyte solution represented by the chemical species to be analyzed that in this case corresponds to the different Hawthorn samples. In conclusion it should be emphasized that the presence of metals inside the plant is not always to be considered as a negative aspect. Metals are often essential for human survival as they participate to many metabolic reactions in our body. In order not to be toxic, they must comply with certain limit concentrations, different from metal to metal, established by the European Union Regulation in order to ensure a high level of public health.
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