Il seguente scritto indaga alcuni aspetti botanici ed idrologici dell'attuale condizione di nove fontanili scelti a seguito di un'opera di censimento condotta da ARPA Piemonte nell'area sud occidentale del territorio provinciale vercellese. Il fenomeno dei fontanili consiste in manifestazioni sorgentizie caratterizzanti il passaggio dall'alta alla bassa Pianura Padana e utilizzate storicamente a scopo irriguo. Oggi questi ambienti umidi, potenzialmente di alto valore naturalistico ed ecologico, si trovano spesso in una condizione di isolamento dovuto al nuovo assetto della Pianura avuto a seguito dei processi di tecnologizzazione agricola, soggetti a varie forme di degrado e abbandono. Tra la primavera e l'estate 2019 sono stati condotti sopralluoghi e rilievi che hanno portato alla raccolta di dati di tipo floristico, idrochimico e topografico. I dati topografici sono stati raccolti mediante l'utilizzo di una scheda di rilievo, compilata nella fase di disegno metodologico ed applicata in campo presso i siti selezionati. I rilievi idrochimici sono stati effettuati in 2 serie di sopralluoghi, rispettivamente nel mese di marzo 2019 e nel periodo giugno-luglio 2019 ed hanno consistito nella misura in situ di potenziometria (pH), conducibilità elettrolitica (EC) e temperatura; in occasione della seconda serie di sopralluoghi è stato prelevato un campione di 0,5 l d'acqua presso ogni fontanile, su cui sono state effettuate le analisi di cromatografia ionica e volumetria in una successiva fase di laboratorio. I dati floristici di presenza sono stati elaborati con tecniche di ordinamento e classificazione, al fine di caratterizzare la composizione delle comunità vegetali presenti. I risultati di tali analisi sono stati contestualizzati attraverso l'assegnazione degli indici di Ellenberg per luminosità (L), pH (R) e nitrofilia (N) alle specie rinvenute, il confronto con le caratteristiche topografiche ed idrochimiche osservate e le informazioni ottenute dalla consultazione della letteratura esistente sul tema dei fontanili e dell'utilizzo di bioindicatori macrofitici. I risultati hanno mostrato grande disomogeneità nelle informazioni, dovuta al forte grado di disturbo presentato dalle strutture delle comunità vegetali per la vegetazione spondale, dominata da specie ruderali, nitrofile, invasive. Fra le più frequenti in ordine decrescente Rubus fruticosus, Urtica dioica, Conyza canadensis, Lythrum salicaria, Solidago gigantea. La vegetazione acquatica ha presentato un maggior grado di conformità sia nel confronto tra i diversi siti, sia con i dati citati dalla letteratura. Le specie rinvenute con maggior frequenza sono state, in ordine decrescente Myosotis palustris, Callitriche sp., Polygonum hydropiper, Veronica anagallis-acquatica, Nasturtium officinale, Nasturtium mycrophyllum e Alisma gramineum. Il genere Callitriche ha presentato particolari difficoltà al momento della determinazione a causa della problematicità di cogliere il momento fenologico della fruttificazione, poiché in assenza dei corpi fruttiferi il riconoscimento specifico risulta impossibile. Le elaborazioni ottenute hanno fornito informazioni interessanti nell'argomentazione dei casi specifici, suggerendo che lo studio della struttura delle comunità vegetali possa essere un buon metodo di partenza nella pianificazione di articolati piani di gestione e recupero di questi siti che per loro natura intrinseca costituiscono un patrimonio di grande interesse territoriale.
Aspetti botanici e idrologici di fontanili della pianura vercellese
BISSOLI, MARIA ELENA
2018/2019
Abstract
Il seguente scritto indaga alcuni aspetti botanici ed idrologici dell'attuale condizione di nove fontanili scelti a seguito di un'opera di censimento condotta da ARPA Piemonte nell'area sud occidentale del territorio provinciale vercellese. Il fenomeno dei fontanili consiste in manifestazioni sorgentizie caratterizzanti il passaggio dall'alta alla bassa Pianura Padana e utilizzate storicamente a scopo irriguo. Oggi questi ambienti umidi, potenzialmente di alto valore naturalistico ed ecologico, si trovano spesso in una condizione di isolamento dovuto al nuovo assetto della Pianura avuto a seguito dei processi di tecnologizzazione agricola, soggetti a varie forme di degrado e abbandono. Tra la primavera e l'estate 2019 sono stati condotti sopralluoghi e rilievi che hanno portato alla raccolta di dati di tipo floristico, idrochimico e topografico. I dati topografici sono stati raccolti mediante l'utilizzo di una scheda di rilievo, compilata nella fase di disegno metodologico ed applicata in campo presso i siti selezionati. I rilievi idrochimici sono stati effettuati in 2 serie di sopralluoghi, rispettivamente nel mese di marzo 2019 e nel periodo giugno-luglio 2019 ed hanno consistito nella misura in situ di potenziometria (pH), conducibilità elettrolitica (EC) e temperatura; in occasione della seconda serie di sopralluoghi è stato prelevato un campione di 0,5 l d'acqua presso ogni fontanile, su cui sono state effettuate le analisi di cromatografia ionica e volumetria in una successiva fase di laboratorio. I dati floristici di presenza sono stati elaborati con tecniche di ordinamento e classificazione, al fine di caratterizzare la composizione delle comunità vegetali presenti. I risultati di tali analisi sono stati contestualizzati attraverso l'assegnazione degli indici di Ellenberg per luminosità (L), pH (R) e nitrofilia (N) alle specie rinvenute, il confronto con le caratteristiche topografiche ed idrochimiche osservate e le informazioni ottenute dalla consultazione della letteratura esistente sul tema dei fontanili e dell'utilizzo di bioindicatori macrofitici. I risultati hanno mostrato grande disomogeneità nelle informazioni, dovuta al forte grado di disturbo presentato dalle strutture delle comunità vegetali per la vegetazione spondale, dominata da specie ruderali, nitrofile, invasive. Fra le più frequenti in ordine decrescente Rubus fruticosus, Urtica dioica, Conyza canadensis, Lythrum salicaria, Solidago gigantea. La vegetazione acquatica ha presentato un maggior grado di conformità sia nel confronto tra i diversi siti, sia con i dati citati dalla letteratura. Le specie rinvenute con maggior frequenza sono state, in ordine decrescente Myosotis palustris, Callitriche sp., Polygonum hydropiper, Veronica anagallis-acquatica, Nasturtium officinale, Nasturtium mycrophyllum e Alisma gramineum. Il genere Callitriche ha presentato particolari difficoltà al momento della determinazione a causa della problematicità di cogliere il momento fenologico della fruttificazione, poiché in assenza dei corpi fruttiferi il riconoscimento specifico risulta impossibile. Le elaborazioni ottenute hanno fornito informazioni interessanti nell'argomentazione dei casi specifici, suggerendo che lo studio della struttura delle comunità vegetali possa essere un buon metodo di partenza nella pianificazione di articolati piani di gestione e recupero di questi siti che per loro natura intrinseca costituiscono un patrimonio di grande interesse territoriale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/103430