Recently the Italian legislator has written many new legislation about the pre custody system. The present work will analyze how judges chose, or should chose, the appropriate pre custody measure. With this aim, current statues and case laws will be considered and the most recent laws ¿ in particular statue n. 117/2014 and 47/2015 ¿ will be scrutinized. It will be seen that new laws have some interesting aspects, but some critiques will be underlined as well. As the reader will see, the laws, that have been approved, are not enough. The Italian system needs a new structure: more importance to the principles, new trust in judges and various pre cautionary measures capable of responding to different situations and pericula libertatis. De iure condendo, the writer will propone to introduce new measures, taking into consideration some aspects of English system.
A seguito delle molteplici riforme in materia de libertate intervenute di recente, muovendo dagli antecedenti storici, il presente lavoro propone un approfondimento su come il giudice scelga ¿ o dovrebbe scegliere ¿ gli strumenti cautelari più adeguati al caso. Dopo un'analisi della legislazione e della giurisprudenza contemporanea, si proporrà una lettura delle ultime riforme ¿ in particolare quelle operate dalle leggi 117/2014 e 47/2015 ¿ e si forniranno alcuni spunti critici. Si vedrà come le novità legislative, tutte volte allo svuotamento delle carceri ¿ problema divenuto particolarmente urgente dopo le pronunce della Corte di Strasburgo ¿ pur presentando alcuni aspetti d'interesse, non siano ancora sufficienti per fondare un sistema cautelare idoneo e coerente. Si proporrà di ripensare il sistema, tornando, per così dire, ai principi del codice e affidandone l'interpretazione ad un giudice, a cui siano restituiti i necessari spazi di discrezionalità. Nel fare ciò, si proveranno a fornire alcuni spunti de iure condendo, ispirandosi comparativamente al sistema inglese, sulla possibile reintroduzione di alcuni interessanti strumenti cautelari, che potrebbero essere particolarmente utili, nella prospettiva di un sistema graduato di misure cautelari tra cui il giudice può scegliere.
Custodia cautelare e criteri di scelta delle misure
MOINE, VALENTINA
2014/2015
Abstract
A seguito delle molteplici riforme in materia de libertate intervenute di recente, muovendo dagli antecedenti storici, il presente lavoro propone un approfondimento su come il giudice scelga ¿ o dovrebbe scegliere ¿ gli strumenti cautelari più adeguati al caso. Dopo un'analisi della legislazione e della giurisprudenza contemporanea, si proporrà una lettura delle ultime riforme ¿ in particolare quelle operate dalle leggi 117/2014 e 47/2015 ¿ e si forniranno alcuni spunti critici. Si vedrà come le novità legislative, tutte volte allo svuotamento delle carceri ¿ problema divenuto particolarmente urgente dopo le pronunce della Corte di Strasburgo ¿ pur presentando alcuni aspetti d'interesse, non siano ancora sufficienti per fondare un sistema cautelare idoneo e coerente. Si proporrà di ripensare il sistema, tornando, per così dire, ai principi del codice e affidandone l'interpretazione ad un giudice, a cui siano restituiti i necessari spazi di discrezionalità. Nel fare ciò, si proveranno a fornire alcuni spunti de iure condendo, ispirandosi comparativamente al sistema inglese, sulla possibile reintroduzione di alcuni interessanti strumenti cautelari, che potrebbero essere particolarmente utili, nella prospettiva di un sistema graduato di misure cautelari tra cui il giudice può scegliere.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/10343