La Lontra Eurasiatica è un carnivoro semi acquatico appartenente alla famiglia dei Mustelidi. Dalla seconda metà del XX secolo, il suo areale Europeo ha subito una drastica riduzione a causa dell'impatto antropico e la distruzione dell'habitat. In Italia alla fine del XX secolo, la specie ha resistito solo in frammentate popolazioni nella parte centro-meridionale della penisola. A causa di questa riduzione, la specie è classificata in pericolo (EN) nella lista rossa nazionale della IUCN. Gli obiettivi dello studio sono, 1) comparare la nicchia trofica della lontra nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in tre fiumi: Bussento, Mingardo e Lambro 2) valutare lo stato della lontra nei tre fiumi, 3) stimare la connessione di queste (sub) popolazioni, e 4) verificare se le lontre utilizzano il mare come passaggio e come punto di predazione. Lo studio è stato condotto utilizzando l'analisi genetica e l'analisi morfologica degli spraints (feci di lontra). Sono state scelte stazioni di campionamento a distanza regolare l'una dall'altra lungo i fiumi: Bussento, Mingardo e Lambro (12, 5 e 3 stazioni rispettivamente). Per ogni fiume almeno un sito (nel Bussento 4) si trovava ad una distanza massima di 5km dalla foce, così da controllare l'eventuale presenza di prede marine negli spraints. Il campionamento ha avuto luogo da Luglio fino alla fine di Ottobre 2019, con differente durata per ogni periodo di campionamento ma includendo sempre gli ultimi dieci giorni di ogni mese. In totale ho collezionato 695 spraint, classificati come vecchi, medi e freschi in base allo stato di conservazione degli stessi. Di questi, 206 sono stati selezionati dai siti presenti in 4 aree: le foci dei tre fiumi e l'alto corso del Bussento, ed esaminati tramite un'analisi morfologica dei resti delle prede negli spraints, mentre le analisi genetiche vengono condotte presso l'Università della Sapienza di Roma. Dall'analisi morfologica dei campioni sono state individuate un totale di 8 macro categorie di prede con percentuali di occorrenza diverse nelle 4 zone. Dall'analisi statistica mediante curve di rarefazione è emerso che il numero di campioni utili a caratterizzare la dieta dei vari siti è diverso tra le aree, e solo nelle aree di foce del Lambro e del Mingardo 15-20 campioni sono sufficienti, come visto in precedenti studi, mentre per il Bussento il numero minimo di campioni è di circa 50 o maggiore, lasciando supporre che in queste aree la diversità di prede a disposizione possa essere maggiore. Nelle aree di foce dei tre fiumi la lontra consuma in prevalenza pesci rispetto ad altre categorie di prede, mentre lungo l'alto corso del Bussento la categoria più consumata è rappresentata dai crostacei, in particolare dal gambero di fiume (Austropotamobius pallipes). Precedenti studi riportano casi di predazione da parte della lontra rivolta principalmente a crostacei, e tenendo conto della letteratura, secondo cui, la biomassa ittica in aree di alto corso è minore, in questi siti il gambero potrebbe risultare una risorsa fondamentale per la sopravvivenza delle popolazioni di lontra. Non sono risultate finora evidenze certe di specie marine, per le quali si attendono i risultati dell'analisi metagenomica. Infine un'analisi delle componenti principali e di sovrapposizione di nicchia trofica hanno validato l'ipotesi secondo cui le caratteristiche dei mesohabitat fluviali assumono un ruolo fondamentale nella valutazione della dieta e del comportamento della lontra.
Distribuzione delle nicchie trofiche di Lontra Eurasiatica (Lutra lutra) in tre fiumi del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e Alburni
MIRONE, ENRICO
2018/2019
Abstract
La Lontra Eurasiatica è un carnivoro semi acquatico appartenente alla famiglia dei Mustelidi. Dalla seconda metà del XX secolo, il suo areale Europeo ha subito una drastica riduzione a causa dell'impatto antropico e la distruzione dell'habitat. In Italia alla fine del XX secolo, la specie ha resistito solo in frammentate popolazioni nella parte centro-meridionale della penisola. A causa di questa riduzione, la specie è classificata in pericolo (EN) nella lista rossa nazionale della IUCN. Gli obiettivi dello studio sono, 1) comparare la nicchia trofica della lontra nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, in tre fiumi: Bussento, Mingardo e Lambro 2) valutare lo stato della lontra nei tre fiumi, 3) stimare la connessione di queste (sub) popolazioni, e 4) verificare se le lontre utilizzano il mare come passaggio e come punto di predazione. Lo studio è stato condotto utilizzando l'analisi genetica e l'analisi morfologica degli spraints (feci di lontra). Sono state scelte stazioni di campionamento a distanza regolare l'una dall'altra lungo i fiumi: Bussento, Mingardo e Lambro (12, 5 e 3 stazioni rispettivamente). Per ogni fiume almeno un sito (nel Bussento 4) si trovava ad una distanza massima di 5km dalla foce, così da controllare l'eventuale presenza di prede marine negli spraints. Il campionamento ha avuto luogo da Luglio fino alla fine di Ottobre 2019, con differente durata per ogni periodo di campionamento ma includendo sempre gli ultimi dieci giorni di ogni mese. In totale ho collezionato 695 spraint, classificati come vecchi, medi e freschi in base allo stato di conservazione degli stessi. Di questi, 206 sono stati selezionati dai siti presenti in 4 aree: le foci dei tre fiumi e l'alto corso del Bussento, ed esaminati tramite un'analisi morfologica dei resti delle prede negli spraints, mentre le analisi genetiche vengono condotte presso l'Università della Sapienza di Roma. Dall'analisi morfologica dei campioni sono state individuate un totale di 8 macro categorie di prede con percentuali di occorrenza diverse nelle 4 zone. Dall'analisi statistica mediante curve di rarefazione è emerso che il numero di campioni utili a caratterizzare la dieta dei vari siti è diverso tra le aree, e solo nelle aree di foce del Lambro e del Mingardo 15-20 campioni sono sufficienti, come visto in precedenti studi, mentre per il Bussento il numero minimo di campioni è di circa 50 o maggiore, lasciando supporre che in queste aree la diversità di prede a disposizione possa essere maggiore. Nelle aree di foce dei tre fiumi la lontra consuma in prevalenza pesci rispetto ad altre categorie di prede, mentre lungo l'alto corso del Bussento la categoria più consumata è rappresentata dai crostacei, in particolare dal gambero di fiume (Austropotamobius pallipes). Precedenti studi riportano casi di predazione da parte della lontra rivolta principalmente a crostacei, e tenendo conto della letteratura, secondo cui, la biomassa ittica in aree di alto corso è minore, in questi siti il gambero potrebbe risultare una risorsa fondamentale per la sopravvivenza delle popolazioni di lontra. Non sono risultate finora evidenze certe di specie marine, per le quali si attendono i risultati dell'analisi metagenomica. Infine un'analisi delle componenti principali e di sovrapposizione di nicchia trofica hanno validato l'ipotesi secondo cui le caratteristiche dei mesohabitat fluviali assumono un ruolo fondamentale nella valutazione della dieta e del comportamento della lontra.File | Dimensione | Formato | |
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