Il “problema mal di schiena” conseguente al trasporto dello zaino scolastico nell'infanzia e adolescenza è legato a diversi fattori di difficile interpretazione quando si cerca di tradurre i dati della letteratura in limiti normativi di peso trasportabile. Lo studio ha l'obbiettivo di studiare l'interazione dei bambini di scuola elementare con lo zainetto scolastico al fine di indagare le problematiche e il discomfort d'uso che possono essere corrette al fine di miglior tutela della salute dei bambini nella fase di accrescimento. Sono stati scelti bambini delle classi 3e che frequentassero due scuole primarie di diversa tipologia, una pubblica e una paritaria. Nei bambini si sono indagati aspetti relativi a misure antropometriche e funzionali e l'aspetto soggettivo legato a percezione di fatica, peso e dolore nel trasporto, mentre per quanto concerne lo zaino valori di peso pieno, peso vuoto e le percentuali di utilizzo di tre diversi modelli per un confronto per valutare eventuali differenze per le caratteristiche antropometriche e di forza, di peso e tipo di zaino. Si è utilizzato anche il rapporto % peso zaino / peso corporeo, come criterio di valutazione già utilizzato nella normativa e nella letteratura sull'argomento, al fine di indagare con quale frequenza sono superati i limiti indicati dalle linee guida ed evidenziare il legame presente o assente tra questo fattore e la percezione di fatica, peso e dolore; Si sono poi studiate le possibili relazioni tra gli aspetti percepiti soggettivamente dai bambini (fatica/pesantezza con dolore) e in seguito le possibili correlazioni già supposte in letteratura tra la manifestazione di episodi di dolore o fatica in relazione alle caratteristiche oggettive dei bambini e dello zaino. I risultati non hanno restituito relazioni significative tra aspetti soggettivi (percepiti) e oggettivi (misurati). La percezione soggettiva dei bambini sembra essere quindi influenzata maggiormente da fattori esterni, che appaiono legati al tempo trascorso con lo zaino sulle spalle prima di entrare in classe, indipendentemente dal peso. Resta comunque il problema del peso eccessivo dello zaino, sia per quanto riguarda il valore di per sé, sia in relazione al peso corporeo dei bambini, in entrambi gli istituti limite superiore del 15 % del peso corporeo in una percentuale superiore al 65% dei bambini. Una possibile soluzione potrebbe essere la diminuzione dei compiti a casa, lavorando maggiormente in classe ed evitando il trasporto casa scuola del materiale; una soluzione alternativa o parallela a quella citata può essere, ove possibile, il potenziamento del lavoro sfruttando gli strumenti informatici; ove questo non fosse possibile per problemi didattico-organizzativi, sarebbe opportuno favorire l'utilizzo di modelli trolley che tolgano il peso dalle spalle e dalla schiena dei bambini. Il lavoro di ricerca nel suo approccio ergonomico potrà fornire indicazioni utili per il design di uno zaino che sia più ergonomico e potrebbe essere studiato attraverso il coinvolgimento degli utenti finali; lo studio potrà essere, inoltre, un punto di partenza per altri studi riguardanti questa problematica in bambini di questa fascia di età prendere in considerazione altri aspetti come la modalità di trasporto con cui i bambini raggiungono la scuola e le ore di sport praticate, così come una pesa e la verifica degli specifici contenuti o valutazioni posturali e di equilibrio dei bambini col carico dello zaino.
Approccio ergonomico nello studio dell'interazione tra bambino e zainetto scolastico nella scuola elementare
MARGARIA, LUCA
2019/2020
Abstract
Il “problema mal di schiena” conseguente al trasporto dello zaino scolastico nell'infanzia e adolescenza è legato a diversi fattori di difficile interpretazione quando si cerca di tradurre i dati della letteratura in limiti normativi di peso trasportabile. Lo studio ha l'obbiettivo di studiare l'interazione dei bambini di scuola elementare con lo zainetto scolastico al fine di indagare le problematiche e il discomfort d'uso che possono essere corrette al fine di miglior tutela della salute dei bambini nella fase di accrescimento. Sono stati scelti bambini delle classi 3e che frequentassero due scuole primarie di diversa tipologia, una pubblica e una paritaria. Nei bambini si sono indagati aspetti relativi a misure antropometriche e funzionali e l'aspetto soggettivo legato a percezione di fatica, peso e dolore nel trasporto, mentre per quanto concerne lo zaino valori di peso pieno, peso vuoto e le percentuali di utilizzo di tre diversi modelli per un confronto per valutare eventuali differenze per le caratteristiche antropometriche e di forza, di peso e tipo di zaino. Si è utilizzato anche il rapporto % peso zaino / peso corporeo, come criterio di valutazione già utilizzato nella normativa e nella letteratura sull'argomento, al fine di indagare con quale frequenza sono superati i limiti indicati dalle linee guida ed evidenziare il legame presente o assente tra questo fattore e la percezione di fatica, peso e dolore; Si sono poi studiate le possibili relazioni tra gli aspetti percepiti soggettivamente dai bambini (fatica/pesantezza con dolore) e in seguito le possibili correlazioni già supposte in letteratura tra la manifestazione di episodi di dolore o fatica in relazione alle caratteristiche oggettive dei bambini e dello zaino. I risultati non hanno restituito relazioni significative tra aspetti soggettivi (percepiti) e oggettivi (misurati). La percezione soggettiva dei bambini sembra essere quindi influenzata maggiormente da fattori esterni, che appaiono legati al tempo trascorso con lo zaino sulle spalle prima di entrare in classe, indipendentemente dal peso. Resta comunque il problema del peso eccessivo dello zaino, sia per quanto riguarda il valore di per sé, sia in relazione al peso corporeo dei bambini, in entrambi gli istituti limite superiore del 15 % del peso corporeo in una percentuale superiore al 65% dei bambini. Una possibile soluzione potrebbe essere la diminuzione dei compiti a casa, lavorando maggiormente in classe ed evitando il trasporto casa scuola del materiale; una soluzione alternativa o parallela a quella citata può essere, ove possibile, il potenziamento del lavoro sfruttando gli strumenti informatici; ove questo non fosse possibile per problemi didattico-organizzativi, sarebbe opportuno favorire l'utilizzo di modelli trolley che tolgano il peso dalle spalle e dalla schiena dei bambini. Il lavoro di ricerca nel suo approccio ergonomico potrà fornire indicazioni utili per il design di uno zaino che sia più ergonomico e potrebbe essere studiato attraverso il coinvolgimento degli utenti finali; lo studio potrà essere, inoltre, un punto di partenza per altri studi riguardanti questa problematica in bambini di questa fascia di età prendere in considerazione altri aspetti come la modalità di trasporto con cui i bambini raggiungono la scuola e le ore di sport praticate, così come una pesa e la verifica degli specifici contenuti o valutazioni posturali e di equilibrio dei bambini col carico dello zaino.File | Dimensione | Formato | |
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