Lo scopo di questa tesi è quello di effettuare un excursus storico nell'evoluzione dei regolamenti e delle discipline che hanno permesso di far maturare nella società il concetto di qualità nei prodotti agroalimentari, a partire dai riferimenti normativi del Regolamento CEE n. 2081/92 (abrograto dal Regolamento CE n. 510/2006) atto a definire la protezione delle indicazioni geografiche e le denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, e del Regolamento CEE n. 2082/92 (abrograto dal Regolamento CE n. 509/2006) relativo alle attestazioni di specificità dei prodotti agroalimentari. Questi regolamenti descrivono un sistema di qualità definito da marchi DOP (Denominazione di origine protetta), IGP (Indicazione geografica protetta) e STG (Specialità tradizionali garantite). Alla disciplina attuale si giunge con il Regolamento n. 1151/2012, noto come “Pacchetto di qualità”, che introduce una novità, il sistema di tutela ex officio delle denominazioni di origine: nel caso di imitazione o contraffazione del marchio DOP con conseguente segnalazione del consorzio di tutela, intervengono le autorità del paese nel quale la contraffazione è stata ravvisata. Questo permette di tutelare le indicazioni geografiche italiane non solo all'interno del territorio nazionale, ma anche all'interno di altri Stati membri. Esemplare è il significativo ruolo del Ministero delle Politiche Agricole, nella procedura di riconoscimento e nel controllo dei prodotti di qualità, definita come “l'insieme delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio, che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze espresse o implicite del consumatore” (UNI EN ISO 8402, 1987). Si tratta, pertanto, di un concetto molto importante in tutti i settori, che scaturisce in ogni produttore l'obbiettivo di migliorare l'efficacia di tutti quei processi che conducono alla realizzazione di beni o servizi e permette al consumatore di ottenere una maggiore soddisfazione e fiducia nel bene o servizio acquistato. I marchi aziendali, collettivi e quelli istituiti dall'Unione Europea consentono di differenziare i prodotti tra di loro nel quadro della politica della qualità agroalimentare. Il Decreto Ministeriale 8 Settembre 1999 n. 350 introduce il concetto di PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali), che si basano su metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura dei prodotti per un periodo non inferiore a 25 anni. La loro identificazione è affidata alle Regioni che dovrebbero aggiornare periodicamente l'elenco e le schede descrittive. Non si parla però di norme che definiscono le ricette, gli ingredienti e le fasi produttive. Alla fine degli anni '90, Luigi Veronelli introdusse il concetto di certificazione DE.CO (Denominazioni comunali di origine), che permette ai Comuni di valorizzare i prodotti agroalimentari e artigianali realizzati all'interno dei confini comunali. L'organo competente per la deliberazione di questo marchio è il Consiglio comunale.
“RILEVANZA DELL'ORIGINE GEOGRAFICA DEI PRODOTTI AGROALIMENTARI DI QUALITA' TRA UE E ORDINAMENTO INTERNO”
MIHAILA, BOGDAN CONSTANTIN
2018/2019
Abstract
Lo scopo di questa tesi è quello di effettuare un excursus storico nell'evoluzione dei regolamenti e delle discipline che hanno permesso di far maturare nella società il concetto di qualità nei prodotti agroalimentari, a partire dai riferimenti normativi del Regolamento CEE n. 2081/92 (abrograto dal Regolamento CE n. 510/2006) atto a definire la protezione delle indicazioni geografiche e le denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari, e del Regolamento CEE n. 2082/92 (abrograto dal Regolamento CE n. 509/2006) relativo alle attestazioni di specificità dei prodotti agroalimentari. Questi regolamenti descrivono un sistema di qualità definito da marchi DOP (Denominazione di origine protetta), IGP (Indicazione geografica protetta) e STG (Specialità tradizionali garantite). Alla disciplina attuale si giunge con il Regolamento n. 1151/2012, noto come “Pacchetto di qualità”, che introduce una novità, il sistema di tutela ex officio delle denominazioni di origine: nel caso di imitazione o contraffazione del marchio DOP con conseguente segnalazione del consorzio di tutela, intervengono le autorità del paese nel quale la contraffazione è stata ravvisata. Questo permette di tutelare le indicazioni geografiche italiane non solo all'interno del territorio nazionale, ma anche all'interno di altri Stati membri. Esemplare è il significativo ruolo del Ministero delle Politiche Agricole, nella procedura di riconoscimento e nel controllo dei prodotti di qualità, definita come “l'insieme delle caratteristiche di un prodotto o di un servizio, che conferiscono ad esso la capacità di soddisfare le esigenze espresse o implicite del consumatore” (UNI EN ISO 8402, 1987). Si tratta, pertanto, di un concetto molto importante in tutti i settori, che scaturisce in ogni produttore l'obbiettivo di migliorare l'efficacia di tutti quei processi che conducono alla realizzazione di beni o servizi e permette al consumatore di ottenere una maggiore soddisfazione e fiducia nel bene o servizio acquistato. I marchi aziendali, collettivi e quelli istituiti dall'Unione Europea consentono di differenziare i prodotti tra di loro nel quadro della politica della qualità agroalimentare. Il Decreto Ministeriale 8 Settembre 1999 n. 350 introduce il concetto di PAT (Prodotti agroalimentari tradizionali), che si basano su metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura dei prodotti per un periodo non inferiore a 25 anni. La loro identificazione è affidata alle Regioni che dovrebbero aggiornare periodicamente l'elenco e le schede descrittive. Non si parla però di norme che definiscono le ricette, gli ingredienti e le fasi produttive. Alla fine degli anni '90, Luigi Veronelli introdusse il concetto di certificazione DE.CO (Denominazioni comunali di origine), che permette ai Comuni di valorizzare i prodotti agroalimentari e artigianali realizzati all'interno dei confini comunali. L'organo competente per la deliberazione di questo marchio è il Consiglio comunale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/103363