The present work deals with anorexia nervosa with late onset in the elderly age group, i.e. from 60 years of age onwards. The main interest of study took shape by noting that the literature on this pathology is mostly aimed at what is called typical onset of anorexia nervosa, i.e. in the adolescent age group and in some cases also in that of young people. adults. While the onset of the same for the first time even in older people was not considered as existing, since it was considered mostly as a chronicity or relapse. However, we found some articles by authors which testified to the presence of this disorder in the elderly even when it occurred for the first time in their life. And consequently we have carried out a review of the existing material in this regard. In particular as regards its possible definition, epidemiology (incidence, prevalence and mortality), history, diagnosis (DSM-5, ICD-10 and PDM-2), etiology (bio-psycho-social), symptomatology (bio-psycho -social) and treatment (bio-psycho-social). Then we dwell on some psychological and psychodynamic models that would explain their late development in such an advanced age. Thus coming to the end of our work concluding that anorexia nervosa with late onset in the elderly age group exists, although it is underestimated due to two reasons that we found during our review of the material we took into consideration when necessary. The first reason would concern a too rigid use, so to speak, of the criterion for the inclusion of the presence of amenorrhea present in the DSM diagnostic manuals (up to the penultimate edition DSM-IV-TR of 2000) and ICD (up to the last edition ICD- 10 of 2004). Such that it was found that many possible cases of late onset were instead diagnosed as an eating disorder not otherwise specified (DSM-IV-TR) or "atypical" anorexia (ICD-10). And as a consequence there was an almost non-existent epidemiological level in the face of about 60% of the presence of NAS or "atypical" anorexia, whatever you want. This inevitably also affected the treatments, since we found no clinical evidence on the matter. However, through the historical-clinical excursus we tried to trace, so to speak, a path of its onset due to bio-psycho-social causes, with as many symptoms, for which we proposed treatments of the same order. Which also led us to conclude on the need for its differential definition from that with a typical onset. Finally, as regards an explanatory model, although we are for obvious reasons of study skills more inclined to those of a psychological nature, however we concluded that anorexia nervosa with late onset in the elderly age group begins, so to speak, its path with physiological aging often, but not always, marked by the presence of menopause and above all its consequences on the physical aspect which then also had repercussions on the mental aspect. In addition, social issues will also be added to them. That is to say, representation and social demands in the face of the aging process to which it would seem that women in particular are more vulnerable.
Il presente lavoro ha come argomento l'anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana, vale a dire dai 60 anni di età in avanti. Il precipuo interesse di studio prendeva forma notando che la letteratura in merito di tale patologia è per lo più rivolta a quello che viene definito esordio tipico dell'anoressia nervosa, vale a dire nella fascia di età adolescenziale e in alcuni casi anche in quella dei giovani adulti. Mentre l'esordio della stessa per la prima volta anche nelle persone anziane non veniva considerato come esistente, dal momento che lo si considerava per lo più come una sua cronicità o ricaduta. Tuttavia noi trovavamo alcuni articoli di autori in cui si testimoniava la presenza di tale disturbo nell'anziano anche quando questo occorreva per la prima volta nel corso della loro vita. E di conseguenza abbiamo svolto una revisione del materiale esistente al riguardo. In particolare per quanto concerneva una sua possibile definizione, epidemiologia (incidenza, prevalenza e mortalità), storia, diagnosi (DSM-5, ICD-10 e PDM-2), eziologia (bio-psico-sociale), sintomatologia (bio-psico-sociale) e trattamento (bio-psico-sociale). Soffermandoci poi su alcuni modelli psicologici e psicodinamici che ne spiegherebbero lo sviluppo tardivo proprio in età così avanzata. Arrivando così alla fine del nostro lavoro concludendo che, l'anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana esiste, sebbene sia sottostimata a causa di due motivazioni che abbiamo riscontrato durante la nostra revisione del materiale da noi preso in considerazione all'occorrenza. La prima motivazione riguarderebbe un utilizzo, per così dire, troppo rigido del criterio di inclusione della presenza dell'amenorrea presente nei manuali diagnostici DSM (fino alla penultima edizione DSM-IV-TR del 2000) e ICD (fino all'ultima edizione ICD-10 del 2004). Tale per cui si riscontrava che molti possibili casi di esordio tardivo venivano invece diagnosticati come disturbo alimentare non altrimenti specificato (DSM-IV-TR) o anoressia "atipica" (ICD-10). E di conseguenza si riscontrava a livello epidemiologico una sua quasi inesistenza a fronte di un circa 60% della presenza dei NAS o anoressia "atipica" che dir si voglia. Ciò si ripercuoteva inevitabilmente anche per i trattamenti, dal momento che non trovavamo prove cliniche in merito. Tuttavia attraverso l'excursus storico-clinico provavamo a tracciare, per così dire, un percorso del suo esordio dovuto a cause bio-psico-sociali, con altrettanti sintomi, per i quali proponevamo dei trattamenti dello stesso ordine. Il che ci portava anche a concludere sulla necessità di una sua definizione differenziale da quella con esordio tipico. Infine, per quanto concerneva un suo modello esplicativo, sebbene siamo per ovvie ragioni di competenze di studio più propensi a quelle di ordine psicologico, tuttavia concludevamo che, l'anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana inizia, per così dire, il suo percorso con l'invecchiamento fisiologico spesso, ma non sempre, contrassegnato dalla presenza della menopausa e soprattutto delle sue conseguenze sull'aspetto fisico che ha poi ricadute anche su quello mentale. Inoltre, si aggiungeranno ad esse anche le problematiche di ordine sociale. Vale a dire, la rappresentazione e le richieste sociali di fronte al processo di invecchiamento a cui sembrerebbe che in particolar modo le donne siano più vulnerabili
Anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana
DI BELLA, CRISTOFERO
2018/2019
Abstract
Il presente lavoro ha come argomento l'anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana, vale a dire dai 60 anni di età in avanti. Il precipuo interesse di studio prendeva forma notando che la letteratura in merito di tale patologia è per lo più rivolta a quello che viene definito esordio tipico dell'anoressia nervosa, vale a dire nella fascia di età adolescenziale e in alcuni casi anche in quella dei giovani adulti. Mentre l'esordio della stessa per la prima volta anche nelle persone anziane non veniva considerato come esistente, dal momento che lo si considerava per lo più come una sua cronicità o ricaduta. Tuttavia noi trovavamo alcuni articoli di autori in cui si testimoniava la presenza di tale disturbo nell'anziano anche quando questo occorreva per la prima volta nel corso della loro vita. E di conseguenza abbiamo svolto una revisione del materiale esistente al riguardo. In particolare per quanto concerneva una sua possibile definizione, epidemiologia (incidenza, prevalenza e mortalità), storia, diagnosi (DSM-5, ICD-10 e PDM-2), eziologia (bio-psico-sociale), sintomatologia (bio-psico-sociale) e trattamento (bio-psico-sociale). Soffermandoci poi su alcuni modelli psicologici e psicodinamici che ne spiegherebbero lo sviluppo tardivo proprio in età così avanzata. Arrivando così alla fine del nostro lavoro concludendo che, l'anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana esiste, sebbene sia sottostimata a causa di due motivazioni che abbiamo riscontrato durante la nostra revisione del materiale da noi preso in considerazione all'occorrenza. La prima motivazione riguarderebbe un utilizzo, per così dire, troppo rigido del criterio di inclusione della presenza dell'amenorrea presente nei manuali diagnostici DSM (fino alla penultima edizione DSM-IV-TR del 2000) e ICD (fino all'ultima edizione ICD-10 del 2004). Tale per cui si riscontrava che molti possibili casi di esordio tardivo venivano invece diagnosticati come disturbo alimentare non altrimenti specificato (DSM-IV-TR) o anoressia "atipica" (ICD-10). E di conseguenza si riscontrava a livello epidemiologico una sua quasi inesistenza a fronte di un circa 60% della presenza dei NAS o anoressia "atipica" che dir si voglia. Ciò si ripercuoteva inevitabilmente anche per i trattamenti, dal momento che non trovavamo prove cliniche in merito. Tuttavia attraverso l'excursus storico-clinico provavamo a tracciare, per così dire, un percorso del suo esordio dovuto a cause bio-psico-sociali, con altrettanti sintomi, per i quali proponevamo dei trattamenti dello stesso ordine. Il che ci portava anche a concludere sulla necessità di una sua definizione differenziale da quella con esordio tipico. Infine, per quanto concerneva un suo modello esplicativo, sebbene siamo per ovvie ragioni di competenze di studio più propensi a quelle di ordine psicologico, tuttavia concludevamo che, l'anoressia nervosa con esordio tardivo nella fascia di età anziana inizia, per così dire, il suo percorso con l'invecchiamento fisiologico spesso, ma non sempre, contrassegnato dalla presenza della menopausa e soprattutto delle sue conseguenze sull'aspetto fisico che ha poi ricadute anche su quello mentale. Inoltre, si aggiungeranno ad esse anche le problematiche di ordine sociale. Vale a dire, la rappresentazione e le richieste sociali di fronte al processo di invecchiamento a cui sembrerebbe che in particolar modo le donne siano più vulnerabiliFile | Dimensione | Formato | |
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