The thesis analyzes the rules of non-standard employment contracts, in particular fixed-term work, part-time work and temporary agency work, analyzing the principles established by European law, with particular attention to the principle of equal treatment. In the first instance, the evolution of anti-discrimination law in Europe was analyzed, focusing on the European directives dedicated to atypical jobs, to then deepen the provisions, first of all, of the 97/81/EEC directive on part-time work, paying particular attention to the principles of voluntariness, non-discrimination and incentives for part-time work. The work continues by examining the national discipline from part time, following the legislative changes to which the part-time contract was subject, by Legislative Decree 61/2000, with which the legislator had transposed Directive 97/81, until to Legislative Decree 81/2015, implementing the Jobs Act, with which the part time rules have been rewritten tout court. The thesis also focuses on the fundamental principle of non-discrimination between part timers and full timers, then proceeding with an analysis focused on the part-time work contract at zero hours and with the related judgment of the Court of Justice Abercrombie & Fitch. Subsequently, the thesis analyzes the rules of Directive 99/70/EEC dedicated to fixed-term work, paying particular attention to measures to prevent abuse and to the principle of non-discrimination and highlighting the principles born from the decisions of the Court of Justice. In addition, the evolution of the Italian discipline of the institute is reviewed, proceeding through the numerous regulatory changes that have seen it radically change from Legislative Decree 368/2001 implementing the European directive up to the current regulatory framework introduced by the recent "Decreto Dignità". A study was then carried out on the principle of non-discrimination between fixed-term workers and permanent workers. To conclude, the difficult origin of Directive 2008/104/EEC dedicated to work in administration was discussed, proceeding with the analysis of the rules contained therein, then continuing with the evolution of the Italian discipline of the institute and, finally, on the principle of non-discrimination between temporary agency workers and directly employed workers.
La tesi svolge un'analisi della disciplina dei contratti di lavoro non-standard, in particolare il lavoro a tempo determinato, il lavoro a tempo parziale e il lavoro tramite agenzia interinale, analizzando i principi fissati dal diritto comunitario, con peculiare attenzione al principio di parità di trattamento. In prima battuta, si è analizzata l'evoluzione del diritto antidiscriminatorio in Europa, concentrandosi sulle direttive europee dedicate ai lavori atipici, per poi approfondire le disposizioni, innanzitutto, della direttiva 97/81/Cee sul lavoro a tempo parziale, prestando particolare attenzione ai principi di volontarietà, non discriminazione e incentivazione del lavoro a tempo parziale. Il lavoro prosegue prendendo in esame la disciplina nazionale dal part time, seguendo le modifiche legislative di cui il contratto a tempo parziale è stato oggetto, dal d.lgs. 61/2000, con cui il legislatore aveva recepito la direttiva 97/81, fino al d.lgs. 81/2015, attuativo del Jobs Act, con cui le regole del part time sono state riscritte tout court. La tesi si concentra inoltre sul fondamentale principio di non discriminazione tra lavoratori part timers e lavoratori full timers, procedendo poi con un'analisi concentrata sul contratto di lavoro part time a zero ore e con la relativa sentenza della Corte di giustizia Abercrombie & Fitch. Successivamente, la tesi analizza le norme della direttiva 99/70/Cee dedicata al lavoro a termine, ponendo particolare attenzione alle misure di prevenzione agli abusi e al principio di non discriminazione e mettendo in evidenza i principi nati dalle decisioni della Corte di giustizia. Inoltre, viene passata in rassegna l'evoluzione della disciplina italiana dell'istituto, procedendo attraverso le numerose modifiche normative che l'hanno visto cambiare radicalmente dal d.lgs. 368/2001 di attuazione della direttiva europea fino all'attuale quadro normativo introdotto dal recente “Decreto Dignità”. Si è svolto poi un approfondimento sul principio di non discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori stabili. Per concludere, si è trattata la difficile origine della direttiva 2008/104/Cee dedicata al lavoro in somministrazione, procedendo con l'analisi delle norme in essa contenute, per poi proseguire con l'evoluzione della disciplina italiana dell'istituto e, infine, sul principio di non discriminazione tra i lavoratori interinali e i lavoratori direttamente assunti.
Contratti di lavoro non-standard e parità di trattamento: il quadro normativo italiano ed europeo
CACCAMESE, YLENIA
2018/2019
Abstract
La tesi svolge un'analisi della disciplina dei contratti di lavoro non-standard, in particolare il lavoro a tempo determinato, il lavoro a tempo parziale e il lavoro tramite agenzia interinale, analizzando i principi fissati dal diritto comunitario, con peculiare attenzione al principio di parità di trattamento. In prima battuta, si è analizzata l'evoluzione del diritto antidiscriminatorio in Europa, concentrandosi sulle direttive europee dedicate ai lavori atipici, per poi approfondire le disposizioni, innanzitutto, della direttiva 97/81/Cee sul lavoro a tempo parziale, prestando particolare attenzione ai principi di volontarietà, non discriminazione e incentivazione del lavoro a tempo parziale. Il lavoro prosegue prendendo in esame la disciplina nazionale dal part time, seguendo le modifiche legislative di cui il contratto a tempo parziale è stato oggetto, dal d.lgs. 61/2000, con cui il legislatore aveva recepito la direttiva 97/81, fino al d.lgs. 81/2015, attuativo del Jobs Act, con cui le regole del part time sono state riscritte tout court. La tesi si concentra inoltre sul fondamentale principio di non discriminazione tra lavoratori part timers e lavoratori full timers, procedendo poi con un'analisi concentrata sul contratto di lavoro part time a zero ore e con la relativa sentenza della Corte di giustizia Abercrombie & Fitch. Successivamente, la tesi analizza le norme della direttiva 99/70/Cee dedicata al lavoro a termine, ponendo particolare attenzione alle misure di prevenzione agli abusi e al principio di non discriminazione e mettendo in evidenza i principi nati dalle decisioni della Corte di giustizia. Inoltre, viene passata in rassegna l'evoluzione della disciplina italiana dell'istituto, procedendo attraverso le numerose modifiche normative che l'hanno visto cambiare radicalmente dal d.lgs. 368/2001 di attuazione della direttiva europea fino all'attuale quadro normativo introdotto dal recente “Decreto Dignità”. Si è svolto poi un approfondimento sul principio di non discriminazione tra lavoratori a termine e lavoratori stabili. Per concludere, si è trattata la difficile origine della direttiva 2008/104/Cee dedicata al lavoro in somministrazione, procedendo con l'analisi delle norme in essa contenute, per poi proseguire con l'evoluzione della disciplina italiana dell'istituto e, infine, sul principio di non discriminazione tra i lavoratori interinali e i lavoratori direttamente assunti.File | Dimensione | Formato | |
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