Il presente elaborato tratta: • la disabilità uditiva e i suoi riscontri sociali, culturali e linguistici; • la storia della lingua dei segni, la lingua naturale dei sordi; • l’importanza di questa come strumento d’inclusione sociale. La sordità può essere causata da molteplici fattori ed il grado di questa limitazione può variare da lieve a profondo con conseguenze nell’interazione e nella comunicazione con gli altri. Nel presente scritto, si sottolineano gli eventi che hanno determinato la creazione della comunità dei sordi e lo sviluppo della loro lingua ufficiale. La storia dell’educazione dei sordi ha inizio sin dall’antichità, quando gli stessi risultavano emarginati e discriminati dalla società, a tal punto da essere derisi perché considerati persone con evidenti deficit cognitivi, ma grazie agli interventi di importanti educatori, sono riusciti, nel tempo, a rivendicare i loro diritti ed essere riconosciuti e valorizzati. La comunità dei sordi, in costante aumento, è caratterizzata da una propria identità culturale e da una lingua ufficiale, la lingua dei segni, la quale ricopre, sicuramente, un ruolo determinante per la comunicazione e l’inclusione delle persone appartenenti. La LIS, al termine di un lungo iter burocratico-legislativo, è stata riconosciuta lingua ufficiale il 19 maggio 2021. Si è provveduto, tra l’altro, a studiare l’evoluzione della LIS illustrando, in particolare la struttura e la relativa applicazione. Emerge in modo palese l’importanza che ricopre tale lingua naturale che ha permesso alla comunità dei sordi una facile interazione tra loro e tra le persone udenti. Va da sé che implementare, ancor più, la conoscenza nella società del mezzo di comunicazione in argomento, permetterebbe ai sordi di svolgere la loro vita sociale nella stessa maniera delle persone udenti. Vengono analizzati, infine, i diversi metodi educativi, perfezionati nel corso della storia, quali il metodo orale, il metodo bimodale e il metodo bilingue, mettendo in evidenza le analogie e le differenze dei diversi approcci, con particolare attenzione alle strategie educative da utilizzare in funzione dell’età del bambino. A tal fine, mi sono soffermata, in particolar modo, sul metodo educativo che prevede l’approccio del bilinguismo italiano-LIS che porta la persona sorda a comunicare con gli udenti attraverso la lettura labiale, l'italiano parlato e scritto, con i sordi ad usare la lingua dei segni. Quindi "sì" alla parola, ma con il segno sempre pronto all'occorrenza secondo le circostanze.

L'importanza della LIS come strumento per la comunicazione e l'inclusione delle persone sorde

BUETI, GIULIA
2022/2023

Abstract

Il presente elaborato tratta: • la disabilità uditiva e i suoi riscontri sociali, culturali e linguistici; • la storia della lingua dei segni, la lingua naturale dei sordi; • l’importanza di questa come strumento d’inclusione sociale. La sordità può essere causata da molteplici fattori ed il grado di questa limitazione può variare da lieve a profondo con conseguenze nell’interazione e nella comunicazione con gli altri. Nel presente scritto, si sottolineano gli eventi che hanno determinato la creazione della comunità dei sordi e lo sviluppo della loro lingua ufficiale. La storia dell’educazione dei sordi ha inizio sin dall’antichità, quando gli stessi risultavano emarginati e discriminati dalla società, a tal punto da essere derisi perché considerati persone con evidenti deficit cognitivi, ma grazie agli interventi di importanti educatori, sono riusciti, nel tempo, a rivendicare i loro diritti ed essere riconosciuti e valorizzati. La comunità dei sordi, in costante aumento, è caratterizzata da una propria identità culturale e da una lingua ufficiale, la lingua dei segni, la quale ricopre, sicuramente, un ruolo determinante per la comunicazione e l’inclusione delle persone appartenenti. La LIS, al termine di un lungo iter burocratico-legislativo, è stata riconosciuta lingua ufficiale il 19 maggio 2021. Si è provveduto, tra l’altro, a studiare l’evoluzione della LIS illustrando, in particolare la struttura e la relativa applicazione. Emerge in modo palese l’importanza che ricopre tale lingua naturale che ha permesso alla comunità dei sordi una facile interazione tra loro e tra le persone udenti. Va da sé che implementare, ancor più, la conoscenza nella società del mezzo di comunicazione in argomento, permetterebbe ai sordi di svolgere la loro vita sociale nella stessa maniera delle persone udenti. Vengono analizzati, infine, i diversi metodi educativi, perfezionati nel corso della storia, quali il metodo orale, il metodo bimodale e il metodo bilingue, mettendo in evidenza le analogie e le differenze dei diversi approcci, con particolare attenzione alle strategie educative da utilizzare in funzione dell’età del bambino. A tal fine, mi sono soffermata, in particolar modo, sul metodo educativo che prevede l’approccio del bilinguismo italiano-LIS che porta la persona sorda a comunicare con gli udenti attraverso la lettura labiale, l'italiano parlato e scritto, con i sordi ad usare la lingua dei segni. Quindi "sì" alla parola, ma con il segno sempre pronto all'occorrenza secondo le circostanze.
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