The subject of the dissertation is the debate on the approval of the law on divorce in Italy in 1970 and the subsequent referendum in 1974, an issue that fits into the larger context of the recognition of civil and social rights. Specifically, the research explores the topic at the local level in Aosta Valley, the smallest region in Italy and the most favorable to divorce. The primary sources used to research the local situation are six Aosta Valley' newspapers («Corriere della Valle», «La Région», «Le Travail», «Le Progrès», «Gazzettino valdostano» and «Comunità valdostana») which in that historical period gave information on the progress of the legislative process allowing reflections by both journalists and readers. The publications are also accessible through the Aosta Valley regional platform «Cordela», which collects the digitized newspapers (with OCR mode) of the Bruno Salvadori regional library and the Aosta regional historical archive. The research focused on the decade 1965-1975. In the first chapter, the dissertation  presents a summary of the legislation and public debate on divorce in Italy starting from 1865, the year of the institution of civil marriage, up to 1974, the year of the referendum to repeal the Fortuna-Baslini law approved by Parliament in 1970. The second chapter deals with the proposed law on divorce and its approval through the Aosta Valley periodicals, focusing on the political point of view on the parliamentary debate, and on the social point of view on the question of the indissolubility of marriage seen by society and the catholic Church. The third chapter describes the referendum to repeal the divorce law, a legal and electoral instrument never used until that moment. The fourth chapter focuses on the outcome of the votes, which gave reason to those who had voted «no» to repealing the Fortuna-Baslini law. Aosta Valley turned out to be the most divorce-loving region in Italy and the periodicals showed how this victory had consequences on a religious, social and political level. On the one hand, my dissertation demonstrates the complexity of the law process and the implications it has had in national and local politics, becoming a destabilizing node in the political balance; on the other hand it proves the distance of the political parties and the Church from ordinary people who for the first time had been called to express their opinion through the referendum.

L'argomento della tesi è il dibattito sull'approvazione della legge sul divorzio in Italia nel 1970 e il successivo referendum del 1974, questione che si inserisce nel più grande contesto del riconoscimento dei diritti civili e sociali. Nello specifico, la ricerca svolta vuole approfondire la tematica a livello locale nella regione Valle d'Aosta, la più piccola d'Italia e la più favorevole al divorzio. La conquista di tale diritto civile è stata affrontata, per il caso italiano, da alcuni libri che hanno costituito la bibliografia di base da cui partire per lo svolgimento della ricerca. Le fonti primarie utilizzate per la ricerca su caso locale sono sei tra le testate giornalistiche valdostane («Corriere della Valle», «La Région», «Le Travail», «Le Progrès», «Gazzettino valdostano» e «Comunità valdostana») che in quel periodo storico hanno dato informazioni sull'avanzamento dell'iter legislativo e hanno dato spazio a riflessioni sia dei giornalisti, sia dei lettori. Tali pubblicazioni sono anche accessibili tramite la piattaforma regionale valdostana «Cordela», che raccoglie i giornali digitalizzati (con la modalità OCR) della Biblioteca regionale Bruno Salvadori e dell'Archivio storico regionale di Aosta. La ricerca si è concentrata sul decennio 1965-1975. Nel primo capitolo, la tesi presenta una sintesi della legislazione e del dibattito pubblico sul divorzio in Italia a partire dal 1865, anno in cui fu introdotto l'istituto del matrimonio civile in Italia, sino al 1974, quando si svolse il primo referendum dello Stato italiano riguardante l'abrogazione della legge Fortuna-Baslini sul divorzio approvata dal Parlamento nel 1970. Il secondo capitolo affronta le discussioni sviluppatesi sui giornali valdostani intorno alla proposta di legge sul divorzio e alla sua approvazione, giunta nel 1970, concentrandosi sul dibattito parlamentare e sulla questione dell'indissolubilità del matrimonio attraverso le rappresentazioni delle posizioni da una parte dell'opinione pubblica e, dall'altra, dalla Chiesa cattolica. Il terzo capitolo descrive il referendum abrogativo della legge sul divorzio, strumento giuridico ed elettorale fino a quel momento mai utilizzato. Il quarto capitolo si concentra sull'esito delle votazioni, che diedero ragione a coloro che avevano votato «no» all'abrogazione della legge Fortuna-Baslini. La Valle d'Aosta risultò la regione più divorzista d'Italia. I periodici evidenziarono come tale vittoria avrebbe portato delle conseguenze sul piano religioso, sociale e politico. La tesi intende da un lato mostrare quanto i giornali valdostani riflessero la complessità dell'iter di legge e delle implicazioni avute nella politica nazionale e locale, diventando un nodo che destabilizzò in parte gli equilibri politici. Dall'altro lato, la ricerca vuole evidenziare come i risultati elettorali del referendum fecero apparire chiaramente che le posizioni della Chiesa cattolica e dei partiti moderati e conservatori sul matrimonio fossero distanti dall'opinione di gran parte degli elettori e delle elettrici che per la prima volta erano stati chiamati ad esprimere la loro opinione con il referendum abrogativo.

Divorzio alla valdostana. Il dibattito sullo scioglimento del matrimonio attraverso alcuni periodici della Valle d'Aosta (1965-1974)

BEVILACQUA, ASIA
2022/2023

Abstract

L'argomento della tesi è il dibattito sull'approvazione della legge sul divorzio in Italia nel 1970 e il successivo referendum del 1974, questione che si inserisce nel più grande contesto del riconoscimento dei diritti civili e sociali. Nello specifico, la ricerca svolta vuole approfondire la tematica a livello locale nella regione Valle d'Aosta, la più piccola d'Italia e la più favorevole al divorzio. La conquista di tale diritto civile è stata affrontata, per il caso italiano, da alcuni libri che hanno costituito la bibliografia di base da cui partire per lo svolgimento della ricerca. Le fonti primarie utilizzate per la ricerca su caso locale sono sei tra le testate giornalistiche valdostane («Corriere della Valle», «La Région», «Le Travail», «Le Progrès», «Gazzettino valdostano» e «Comunità valdostana») che in quel periodo storico hanno dato informazioni sull'avanzamento dell'iter legislativo e hanno dato spazio a riflessioni sia dei giornalisti, sia dei lettori. Tali pubblicazioni sono anche accessibili tramite la piattaforma regionale valdostana «Cordela», che raccoglie i giornali digitalizzati (con la modalità OCR) della Biblioteca regionale Bruno Salvadori e dell'Archivio storico regionale di Aosta. La ricerca si è concentrata sul decennio 1965-1975. Nel primo capitolo, la tesi presenta una sintesi della legislazione e del dibattito pubblico sul divorzio in Italia a partire dal 1865, anno in cui fu introdotto l'istituto del matrimonio civile in Italia, sino al 1974, quando si svolse il primo referendum dello Stato italiano riguardante l'abrogazione della legge Fortuna-Baslini sul divorzio approvata dal Parlamento nel 1970. Il secondo capitolo affronta le discussioni sviluppatesi sui giornali valdostani intorno alla proposta di legge sul divorzio e alla sua approvazione, giunta nel 1970, concentrandosi sul dibattito parlamentare e sulla questione dell'indissolubilità del matrimonio attraverso le rappresentazioni delle posizioni da una parte dell'opinione pubblica e, dall'altra, dalla Chiesa cattolica. Il terzo capitolo descrive il referendum abrogativo della legge sul divorzio, strumento giuridico ed elettorale fino a quel momento mai utilizzato. Il quarto capitolo si concentra sull'esito delle votazioni, che diedero ragione a coloro che avevano votato «no» all'abrogazione della legge Fortuna-Baslini. La Valle d'Aosta risultò la regione più divorzista d'Italia. I periodici evidenziarono come tale vittoria avrebbe portato delle conseguenze sul piano religioso, sociale e politico. La tesi intende da un lato mostrare quanto i giornali valdostani riflessero la complessità dell'iter di legge e delle implicazioni avute nella politica nazionale e locale, diventando un nodo che destabilizzò in parte gli equilibri politici. Dall'altro lato, la ricerca vuole evidenziare come i risultati elettorali del referendum fecero apparire chiaramente che le posizioni della Chiesa cattolica e dei partiti moderati e conservatori sul matrimonio fossero distanti dall'opinione di gran parte degli elettori e delle elettrici che per la prima volta erano stati chiamati ad esprimere la loro opinione con il referendum abrogativo.
ITA
The subject of the dissertation is the debate on the approval of the law on divorce in Italy in 1970 and the subsequent referendum in 1974, an issue that fits into the larger context of the recognition of civil and social rights. Specifically, the research explores the topic at the local level in Aosta Valley, the smallest region in Italy and the most favorable to divorce. The primary sources used to research the local situation are six Aosta Valley' newspapers («Corriere della Valle», «La Région», «Le Travail», «Le Progrès», «Gazzettino valdostano» and «Comunità valdostana») which in that historical period gave information on the progress of the legislative process allowing reflections by both journalists and readers. The publications are also accessible through the Aosta Valley regional platform «Cordela», which collects the digitized newspapers (with OCR mode) of the Bruno Salvadori regional library and the Aosta regional historical archive. The research focused on the decade 1965-1975. In the first chapter, the dissertation  presents a summary of the legislation and public debate on divorce in Italy starting from 1865, the year of the institution of civil marriage, up to 1974, the year of the referendum to repeal the Fortuna-Baslini law approved by Parliament in 1970. The second chapter deals with the proposed law on divorce and its approval through the Aosta Valley periodicals, focusing on the political point of view on the parliamentary debate, and on the social point of view on the question of the indissolubility of marriage seen by society and the catholic Church. The third chapter describes the referendum to repeal the divorce law, a legal and electoral instrument never used until that moment. The fourth chapter focuses on the outcome of the votes, which gave reason to those who had voted «no» to repealing the Fortuna-Baslini law. Aosta Valley turned out to be the most divorce-loving region in Italy and the periodicals showed how this victory had consequences on a religious, social and political level. On the one hand, my dissertation demonstrates the complexity of the law process and the implications it has had in national and local politics, becoming a destabilizing node in the political balance; on the other hand it proves the distance of the political parties and the Church from ordinary people who for the first time had been called to express their opinion through the referendum.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/103284