Questa tesi indaga le politiche sulle droghe esistenti in Italia, il loro impatto sui diritti umani e la necessità di screditare la guerra alle droghe. La ricerca approfondisce la collaborazione internazionale necessaria per attuare politiche sulle droghe che diano la precedenza ai diritti umani e mette in discussione l'efficacia delle metodologie attuali. Il capitolo iniziale esamina la progressione delle politiche sulle droghe dalla scala globale a quella locale, comprendendo la cooperazione internazionale allo sviluppo e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, analizza la strategia e il piano d'azione europei, l'allineamento delle politiche sulle droghe con i diritti umani e il caso estremo delle Filippine. Il capitolo successivo si concentra sul panorama legale, sociale e politico italiano delle politiche sulle droghe. Esplora i meccanismi di coordinamento nazionale, la legislazione del T.U. 309/90, la storia della riduzione del danno in Italia (con un focus specifico sul Piemonte), gli sforzi di prevenzione, le iniziative per il controllo delle droghe, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP), il mercato delle droghe e gli aspetti degni di nota della Conferenza Nazionale del 2021 come discussi dalle organizzazioni della società civile italiana. Inoltre, esamina lo stato attuale della cannabis e sottolinea l'importanza della ricerca basata sull'evidenza. Il terzo capitolo offre una prospettiva completa sul fallimento delle politiche sulle droghe. Affronta le preoccupazioni espresse dalle Nazioni Unite in merito alle politiche italiane sulle droghe e sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale. Il capitolo esplora il ruolo delle forze dell'ordine, in particolare della LEAP (Law Enforcement Against Prohibition), e i suoi potenziali vantaggi per l'Italia. Inoltre, sottolinea la necessità di una collaborazione tra la società civile e gli enti politici, l'implementazione di strategie di riduzione del danno come il controllo delle droghe e le sale di consumo, e l'importanza di affrontare le esigenze specifiche delle donne che fanno uso di droghe. Vengono sottolineati i principi e i metodi del lavoro di riduzione del danno. In conclusione, la tesi sostiene che le attuali politiche sulle droghe in Italia si sono dimostrate inefficaci e auspica una transizione verso politiche che diano priorità ai diritti umani, alla collaborazione internazionale, agli approcci basati sull'evidenza e alla riduzione del danno. La tesi sottolinea l'importanza della collaborazione tra le parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile, le forze dell'ordine e il governo. Attuando queste raccomandazioni, l'Italia può affrontare le carenze delle sue politiche sulle droghe e promuovere un approccio più equo ed efficiente al controllo delle droghe.

This thesis investigates the existing drug policies in Italy, their impact on human rights, and the necessity to discredit the war on drugs. The research delves into the international collaboration required to implement drug policies that give precedence to human rights and questions the effectiveness of current methodologies. The initial chapter examines the progression of drug policies from a global to local scale, encompassing international development cooperation and the United Nations Sustainable Development Goals. It also explores the European strategy and Action Plan, the alignment of drug policies with human rights, and the extreme case of the Philippines. The subsequent chapter concentrates on the legal, social, and political landscape in Italy concerning drug policies. It explores mechanisms for national coordination, the T.U. 309/90 legislation, the history of harm reduction in Italy (with a specific focus on Piedmont), efforts in prevention, initiatives for drug-checking, the National Early Warning System (SNAP), the drug market, and noteworthy aspects of the National Conference in 2021 as discussed by Italian civil society organizations. Furthermore, it examines the current status of cannabis and underscores the significance of evidence-based research. The third chapter offers a comprehensive perspective on the failure of drug policies. It addresses concerns expressed by the United Nations regarding Italy's drug policies and emphasizes the importance of international cooperation. The chapter explores the role of law enforcement, particularly LEAP (Law Enforcement Against Prohibition), and its potential advantages for Italy. Additionally, it highlights the necessity for collaboration between civil society and political entities, the implementation of harm reduction strategies like drug checking and consumption rooms, and the significance of addressing the specific needs of women who use drugs. The principles and methods of harm reduction work are emphasized. In conclusion, the thesis argues that Italy's existing drug policies have proven ineffective and advocates for a transition towards policies that prioritize human rights, international collaboration, evidence-based approaches, and harm reduction. The thesis underscores the significance of collaboration between stakeholders, including civil society organizations, law enforcement agencies, and the government. By implementing these recommendations, Italy can address the deficiencies in its drug policies and foster a more equitable and efficient approach to drug control.

Da globale a locale. Attuare politiche sulle droghe basate sui diritti umani in Italia attraverso la cooperazione internazionale

MACMILLAN, DINAH KATE
2021/2022

Abstract

This thesis investigates the existing drug policies in Italy, their impact on human rights, and the necessity to discredit the war on drugs. The research delves into the international collaboration required to implement drug policies that give precedence to human rights and questions the effectiveness of current methodologies. The initial chapter examines the progression of drug policies from a global to local scale, encompassing international development cooperation and the United Nations Sustainable Development Goals. It also explores the European strategy and Action Plan, the alignment of drug policies with human rights, and the extreme case of the Philippines. The subsequent chapter concentrates on the legal, social, and political landscape in Italy concerning drug policies. It explores mechanisms for national coordination, the T.U. 309/90 legislation, the history of harm reduction in Italy (with a specific focus on Piedmont), efforts in prevention, initiatives for drug-checking, the National Early Warning System (SNAP), the drug market, and noteworthy aspects of the National Conference in 2021 as discussed by Italian civil society organizations. Furthermore, it examines the current status of cannabis and underscores the significance of evidence-based research. The third chapter offers a comprehensive perspective on the failure of drug policies. It addresses concerns expressed by the United Nations regarding Italy's drug policies and emphasizes the importance of international cooperation. The chapter explores the role of law enforcement, particularly LEAP (Law Enforcement Against Prohibition), and its potential advantages for Italy. Additionally, it highlights the necessity for collaboration between civil society and political entities, the implementation of harm reduction strategies like drug checking and consumption rooms, and the significance of addressing the specific needs of women who use drugs. The principles and methods of harm reduction work are emphasized. In conclusion, the thesis argues that Italy's existing drug policies have proven ineffective and advocates for a transition towards policies that prioritize human rights, international collaboration, evidence-based approaches, and harm reduction. The thesis underscores the significance of collaboration between stakeholders, including civil society organizations, law enforcement agencies, and the government. By implementing these recommendations, Italy can address the deficiencies in its drug policies and foster a more equitable and efficient approach to drug control.
ENG
Questa tesi indaga le politiche sulle droghe esistenti in Italia, il loro impatto sui diritti umani e la necessità di screditare la guerra alle droghe. La ricerca approfondisce la collaborazione internazionale necessaria per attuare politiche sulle droghe che diano la precedenza ai diritti umani e mette in discussione l'efficacia delle metodologie attuali. Il capitolo iniziale esamina la progressione delle politiche sulle droghe dalla scala globale a quella locale, comprendendo la cooperazione internazionale allo sviluppo e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Inoltre, analizza la strategia e il piano d'azione europei, l'allineamento delle politiche sulle droghe con i diritti umani e il caso estremo delle Filippine. Il capitolo successivo si concentra sul panorama legale, sociale e politico italiano delle politiche sulle droghe. Esplora i meccanismi di coordinamento nazionale, la legislazione del T.U. 309/90, la storia della riduzione del danno in Italia (con un focus specifico sul Piemonte), gli sforzi di prevenzione, le iniziative per il controllo delle droghe, il Sistema Nazionale di Allerta Precoce (SNAP), il mercato delle droghe e gli aspetti degni di nota della Conferenza Nazionale del 2021 come discussi dalle organizzazioni della società civile italiana. Inoltre, esamina lo stato attuale della cannabis e sottolinea l'importanza della ricerca basata sull'evidenza. Il terzo capitolo offre una prospettiva completa sul fallimento delle politiche sulle droghe. Affronta le preoccupazioni espresse dalle Nazioni Unite in merito alle politiche italiane sulle droghe e sottolinea l'importanza della cooperazione internazionale. Il capitolo esplora il ruolo delle forze dell'ordine, in particolare della LEAP (Law Enforcement Against Prohibition), e i suoi potenziali vantaggi per l'Italia. Inoltre, sottolinea la necessità di una collaborazione tra la società civile e gli enti politici, l'implementazione di strategie di riduzione del danno come il controllo delle droghe e le sale di consumo, e l'importanza di affrontare le esigenze specifiche delle donne che fanno uso di droghe. Vengono sottolineati i principi e i metodi del lavoro di riduzione del danno. In conclusione, la tesi sostiene che le attuali politiche sulle droghe in Italia si sono dimostrate inefficaci e auspica una transizione verso politiche che diano priorità ai diritti umani, alla collaborazione internazionale, agli approcci basati sull'evidenza e alla riduzione del danno. La tesi sottolinea l'importanza della collaborazione tra le parti interessate, comprese le organizzazioni della società civile, le forze dell'ordine e il governo. Attuando queste raccomandazioni, l'Italia può affrontare le carenze delle sue politiche sulle droghe e promuovere un approccio più equo ed efficiente al controllo delle droghe.
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
938221_dinahmacmillan-fromglobaltolocal.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 1.68 MB
Formato Adobe PDF
1.68 MB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/103263