Peu d'expressions, dans la vibrante et somptueuse prose latine d'Adam de Perseigne, enferment si bien le sens de son existence : ces vers, placés à la fin d'une longue épître consacrée au thème de la charitas, expriment bien les contradictions non seulement d'un homme, mais de tout un ordre monastique et d'une société en mutation rapide. Adam de Perseigne est l'une des personnalités majeures de son temps : abbé du plus important centre monastique du Maine, au tournant des XIIe et XIIIe siècles, il fut un confesseur, prédicateur et diplomate éminent de sa scène contemporaine. Le deuxième abbé de Perseigne peut légitimement être considéré comme un fruit mûr du grand réveil culturel du XIIe siècle, et incarne pleinement les impulsions contradictoires qui animent l'ordre cistercien, à l'époque l'apogée spirituelle du christianisme occidental, qui a maintenant atteint son apogée. . Adamo, réformateur et censeur polémique des vices du clergé, allie spiritualité bernardine et enseignement des écoles cathédrales, et constitue un élément actif dans le grand processus de renouveau mené par l'Église sous le pontificat d'Innocent III. Bien qu'ayant laissé à la postérité un épistolaire relativement riche et quelques dizaines de sermons, ainsi que quelques compositions mineures, ce que Jacques de Vitry définit comme presque une étoile au firmament céleste reste largement méconnu de l'historiographie, et cela est dû au manque de réflexion critique éditions, capables de rendre accessible son œuvre, tant par l'absence quasi totale de certaines informations sur la première partie de sa vie, donc sujette à des interprétations souvent trompeuses, même par des études récentes.
Poche espressioni, nella vibrante e sontuosa prosa latina di Adamo di Perseigne, racchiudono così bene il senso della sua esistenza: queste righe, poste nel finale di una lunga epistola dedicata al tema della charitas, esprimono chiaramente le contraddizioni non solo di un uomo, ma di un intero ordine monastico e di una società in rapido mutamento. Adamo di Perseigne è una delle maggiori personalità del suo tempo: abate del più importante centro monastico del Maine, a cavallo fra i secoli XII e XIII, fu un confessore, predicatore e diplomatico di spicco nel panorama a lui contemporaneo. Il secondo abate di Perseigne può essere considerato, a buon diritto, un frutto maturo del grande risveglio culturale del secolo XII, e incarna pienamente le spinte contrastanti che animano l’ordine cistercense, all’epoca apice spirituale della Cristianità occidentale, giunto al suo apogeo. Adamo, riformatore e censore polemico dei vizi del clero, unisce in sé spiritualità bernardina e insegnamento delle scuole cattedrali, e costituisce un elemento attivo nel grande processo di rinnovamento condotto dalla Chiesa sotto il pontificato di Innocenzo III. Nonostante abbia lasciato ai posteri un epistolario relativamente ricco e alcune decine di sermoni, nonché taluni componimenti minori, colui che Giacomo di Vitry definisce quasi stella firmamento celi resta in larga parte sconosciuto alla storiografia, e questo sia per mancanza di edizioni critiche, in grado di accessibile la sua opera, sia per la quasi totale assenza di informazioni certe sulla prima parte della sua vita, soggetta pertanto ad interpretazioni spesso fuorvianti, anche da parte di studi recenti.
Senescebat Miser Mundus
POGGIO, ANDREA
2022/2023
Abstract
Poche espressioni, nella vibrante e sontuosa prosa latina di Adamo di Perseigne, racchiudono così bene il senso della sua esistenza: queste righe, poste nel finale di una lunga epistola dedicata al tema della charitas, esprimono chiaramente le contraddizioni non solo di un uomo, ma di un intero ordine monastico e di una società in rapido mutamento. Adamo di Perseigne è una delle maggiori personalità del suo tempo: abate del più importante centro monastico del Maine, a cavallo fra i secoli XII e XIII, fu un confessore, predicatore e diplomatico di spicco nel panorama a lui contemporaneo. Il secondo abate di Perseigne può essere considerato, a buon diritto, un frutto maturo del grande risveglio culturale del secolo XII, e incarna pienamente le spinte contrastanti che animano l’ordine cistercense, all’epoca apice spirituale della Cristianità occidentale, giunto al suo apogeo. Adamo, riformatore e censore polemico dei vizi del clero, unisce in sé spiritualità bernardina e insegnamento delle scuole cattedrali, e costituisce un elemento attivo nel grande processo di rinnovamento condotto dalla Chiesa sotto il pontificato di Innocenzo III. Nonostante abbia lasciato ai posteri un epistolario relativamente ricco e alcune decine di sermoni, nonché taluni componimenti minori, colui che Giacomo di Vitry definisce quasi stella firmamento celi resta in larga parte sconosciuto alla storiografia, e questo sia per mancanza di edizioni critiche, in grado di accessibile la sua opera, sia per la quasi totale assenza di informazioni certe sulla prima parte della sua vita, soggetta pertanto ad interpretazioni spesso fuorvianti, anche da parte di studi recenti.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/103257