Ad oggi risulta sempre più complicato parlare di difesa di diritti umani. L’ascesa delle teorie sovraniste-populiste degli ultimi anni ha complicato la difesa e la promozione dei diritti fondamentali, compromettendone il loro concreto esercizio. Nel presente lavoro, si è scelto di affrontare l’analisi dell’ambiguo rapporto tra presente e passato che si è sviluppato nell’evoluzione del dibattito contemporaneo su due particolari diritti umani: lo ius migrandi e lo ius belli. L’obiettivo della seguente ricerca è quello di evidenziare l’evoluzione del dibattito contemporaneo intorno all’applicazione teorica e pratica dei diritti sopracitati, ponendo l’enfasi, in ultima istanza, sulle distorsioni storico-giuridiche e sulle questioni critiche che oggi vengono mosse in merito agli aspetti giuridici, politici e sociali legati a questi due diritti fondamentali. Il lavoro parte dalle riflessione compiuta su due testi fondamentali per l’elaborazione dottrinale sia dello ius migrandi che dello ius belli, ossia le due Relectiones pronunciate da Francisco de Vitoria presso l’Università di Salamanca nel XVI sec. Nel proseguo della tesi si è scelto di impiegare fonti atte a spiegare da un lato il contesto storico-giuridico dei temi presi in esame, e dall’altro in grado di raccontare gli eventi più recenti che hanno caratterizzato l’evoluzione del dibattito contemporaneo sugli argomenti oggetto d’esame. Nel corso della tesi, mantenendo pur sempre costante il riferimento al pensiero di Vitoria illustrato nel capitolo introduttivo, l’analisi si muoverà sul dibattito contemporaneo, prendendo in esame anche parte della letteratura storico-giuridica che si è sviluppata su ius migrandi e ius belli, al fine di garantire un quadro più completo rispetto ai temi trattati. Il lavoro si conclude con una riflessione su due casi di studio contemporanei, utili per evidenziare l’interpretazione attuale offerta dal dibattito politico e giuridico internazionale: la strage di Cutro (uno degli ultimi tragici naufragi avvenuto nel febbraio 2023 presso le coste calabresi) e la guerra in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022 e tuttora in corso. In conclusione, prendendo come riferimento i casi di studio testé citati, si è cercato di delineare un pensiero conclusivo sull’attuale dibattito sviluppatosi attorno alle dinamiche riguardanti l’esercizio del diritto alla mobilità e del ricorso ai parametri della guerra giusta. Si sono così evidenziati gli aspetti più critici e controversi, tentando di delineare alcune soluzioni che possano definitivamente eliminare le contraddizioni che hanno accompagnato lo sviluppo di questi due diritti fondamentali, e, per converso, tutelarne gli elementi positivi, in modo da offrire un quadro internazionale orientato alla difesa dei principi di eguaglianza e giustizia, per quel che concerne lo ius migrandi, e mirato ad una reale e pacifica cooperazione tra gli Stati per quel che riguarda lo ius belli, che, sebbene non possa pregiudicare il diritto di autotutela di uno Stato a difendersi da uno Stato aggressore, insista sulle conseguenze rischiose che un comportamento eccessivamente bellicoso potrebbe comportare in termini di sicurezza e stabilità internazionale.
Ius migrandi e ius belli: da De Vitoria al dibattito contemporaneo
DE SANTIS, GIUSEPPE
2022/2023
Abstract
Ad oggi risulta sempre più complicato parlare di difesa di diritti umani. L’ascesa delle teorie sovraniste-populiste degli ultimi anni ha complicato la difesa e la promozione dei diritti fondamentali, compromettendone il loro concreto esercizio. Nel presente lavoro, si è scelto di affrontare l’analisi dell’ambiguo rapporto tra presente e passato che si è sviluppato nell’evoluzione del dibattito contemporaneo su due particolari diritti umani: lo ius migrandi e lo ius belli. L’obiettivo della seguente ricerca è quello di evidenziare l’evoluzione del dibattito contemporaneo intorno all’applicazione teorica e pratica dei diritti sopracitati, ponendo l’enfasi, in ultima istanza, sulle distorsioni storico-giuridiche e sulle questioni critiche che oggi vengono mosse in merito agli aspetti giuridici, politici e sociali legati a questi due diritti fondamentali. Il lavoro parte dalle riflessione compiuta su due testi fondamentali per l’elaborazione dottrinale sia dello ius migrandi che dello ius belli, ossia le due Relectiones pronunciate da Francisco de Vitoria presso l’Università di Salamanca nel XVI sec. Nel proseguo della tesi si è scelto di impiegare fonti atte a spiegare da un lato il contesto storico-giuridico dei temi presi in esame, e dall’altro in grado di raccontare gli eventi più recenti che hanno caratterizzato l’evoluzione del dibattito contemporaneo sugli argomenti oggetto d’esame. Nel corso della tesi, mantenendo pur sempre costante il riferimento al pensiero di Vitoria illustrato nel capitolo introduttivo, l’analisi si muoverà sul dibattito contemporaneo, prendendo in esame anche parte della letteratura storico-giuridica che si è sviluppata su ius migrandi e ius belli, al fine di garantire un quadro più completo rispetto ai temi trattati. Il lavoro si conclude con una riflessione su due casi di studio contemporanei, utili per evidenziare l’interpretazione attuale offerta dal dibattito politico e giuridico internazionale: la strage di Cutro (uno degli ultimi tragici naufragi avvenuto nel febbraio 2023 presso le coste calabresi) e la guerra in Ucraina, iniziata nel febbraio 2022 e tuttora in corso. In conclusione, prendendo come riferimento i casi di studio testé citati, si è cercato di delineare un pensiero conclusivo sull’attuale dibattito sviluppatosi attorno alle dinamiche riguardanti l’esercizio del diritto alla mobilità e del ricorso ai parametri della guerra giusta. Si sono così evidenziati gli aspetti più critici e controversi, tentando di delineare alcune soluzioni che possano definitivamente eliminare le contraddizioni che hanno accompagnato lo sviluppo di questi due diritti fondamentali, e, per converso, tutelarne gli elementi positivi, in modo da offrire un quadro internazionale orientato alla difesa dei principi di eguaglianza e giustizia, per quel che concerne lo ius migrandi, e mirato ad una reale e pacifica cooperazione tra gli Stati per quel che riguarda lo ius belli, che, sebbene non possa pregiudicare il diritto di autotutela di uno Stato a difendersi da uno Stato aggressore, insista sulle conseguenze rischiose che un comportamento eccessivamente bellicoso potrebbe comportare in termini di sicurezza e stabilità internazionale.I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
https://hdl.handle.net/20.500.14240/103236