Il 23 giugno 2016, i cittadini britannici hanno espresso, attraverso un referendum, la volontà di abbandonare l'Unione Europea, segnando una svolta nella storia dell'integrazione europea. Così, il fenomeno conosciuto anche con il nome di Brexit (fusione delle parole Britain ed Exit) ha dato inizio ad un processo giuridico senza precedenti e proprio per questo di difficile interpretazione. Un evento di tale portata, oltre a diventare ben presto argomento molto dibattuto sui mezzi di informazione mondiali, ha delle ripercussioni che toccano numerosi ambiti e rischiano di stravolgere gli equilibri geopolitici europei, nonché i rapporti tra gli Stati. Da queste riflessioni, nasce l'idea di voler analizzare la faccenda dal punto di vista giuridico, per meglio comprenderne alcuni punti chiave e le numerose implicazioni sul piano giuridico-costituzionale. Partendo dall'art. 50 TUE, che disciplina il recesso di uno Stato membro dall'Unione, è opportuno capirne il funzionamento e le modalità di applicazione, accennando anche alla situazione normativa europea antecedente al Trattato di Lisbona, caratterizzata dall'assenza di un'espressa previsione di recesso. Inoltre, per comprendere le motivazioni che hanno determinato tali circostanze, potrebbe essere utile ripercorrere le tappe principali che hanno contraddistinto il difficile rapporto tra il Regno Unito e l'Unione Europea, dai primi anni nell'Unione, passando dal referendum del 2016 e dalle lunghe fasi dei negoziati, fino ad arrivare alla svolta del 1° febbraio 2020, data in cui la Gran Bretagna è ufficialmente diventata uno Stato terzo. Ma, il vincolo che lega gli Stati membri all'Unione è molto forte, dunque, i vuoti normativi che si verranno a creare, la necessità di una continuità giuridica per regolare settori importanti della vita dei cittadini, nonché le conseguenze sul piano della politica della difesa europea, sono solo alcune delle numerose ripercussioni generate dalla Brexit. Infine, trattare gli aspetti tecnici dell'applicazione dell'iter di recesso dall'UE, permette di evidenziare anche le conseguenze giuridiche che si troverebbe ad affrontare non solo il Regno Unito, ma anche la stessa Unione Europea. Eliminare l'influenza e le tracce di una passata membership, seppur costellata da diverse particolarità, è pressoché impossibile. Ancora oggi, a distanza di anni da quel famoso referendum, la Brexit continua ad essere oggetto di dubbi ed interrogativi a cui non è semplice dare risposta. Da qui, la decisione di concentrarsi su un argomento così attuale e complesso, cercando di definire i possibili scenari futuri e i risvolti di un fenomeno che sembra aver inesorabilmente cambiato la storia europea.

Brexit: uscire dall'Unione Europea

PAESE, ANTONELLA
2019/2020

Abstract

Il 23 giugno 2016, i cittadini britannici hanno espresso, attraverso un referendum, la volontà di abbandonare l'Unione Europea, segnando una svolta nella storia dell'integrazione europea. Così, il fenomeno conosciuto anche con il nome di Brexit (fusione delle parole Britain ed Exit) ha dato inizio ad un processo giuridico senza precedenti e proprio per questo di difficile interpretazione. Un evento di tale portata, oltre a diventare ben presto argomento molto dibattuto sui mezzi di informazione mondiali, ha delle ripercussioni che toccano numerosi ambiti e rischiano di stravolgere gli equilibri geopolitici europei, nonché i rapporti tra gli Stati. Da queste riflessioni, nasce l'idea di voler analizzare la faccenda dal punto di vista giuridico, per meglio comprenderne alcuni punti chiave e le numerose implicazioni sul piano giuridico-costituzionale. Partendo dall'art. 50 TUE, che disciplina il recesso di uno Stato membro dall'Unione, è opportuno capirne il funzionamento e le modalità di applicazione, accennando anche alla situazione normativa europea antecedente al Trattato di Lisbona, caratterizzata dall'assenza di un'espressa previsione di recesso. Inoltre, per comprendere le motivazioni che hanno determinato tali circostanze, potrebbe essere utile ripercorrere le tappe principali che hanno contraddistinto il difficile rapporto tra il Regno Unito e l'Unione Europea, dai primi anni nell'Unione, passando dal referendum del 2016 e dalle lunghe fasi dei negoziati, fino ad arrivare alla svolta del 1° febbraio 2020, data in cui la Gran Bretagna è ufficialmente diventata uno Stato terzo. Ma, il vincolo che lega gli Stati membri all'Unione è molto forte, dunque, i vuoti normativi che si verranno a creare, la necessità di una continuità giuridica per regolare settori importanti della vita dei cittadini, nonché le conseguenze sul piano della politica della difesa europea, sono solo alcune delle numerose ripercussioni generate dalla Brexit. Infine, trattare gli aspetti tecnici dell'applicazione dell'iter di recesso dall'UE, permette di evidenziare anche le conseguenze giuridiche che si troverebbe ad affrontare non solo il Regno Unito, ma anche la stessa Unione Europea. Eliminare l'influenza e le tracce di una passata membership, seppur costellata da diverse particolarità, è pressoché impossibile. Ancora oggi, a distanza di anni da quel famoso referendum, la Brexit continua ad essere oggetto di dubbi ed interrogativi a cui non è semplice dare risposta. Da qui, la decisione di concentrarsi su un argomento così attuale e complesso, cercando di definire i possibili scenari futuri e i risvolti di un fenomeno che sembra aver inesorabilmente cambiato la storia europea.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
876771_brexitpaese.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 2.33 MB
Formato Adobe PDF
2.33 MB Adobe PDF

Se sei interessato/a a consultare l'elaborato, vai nella sezione Home in alto a destra, dove troverai le informazioni su come richiederlo. I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Usare il seguente URL per citare questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/103185