La tesi verte sulla storia delle istituzioni manicomiali, con particolare riferimento all'Italia e all'istituto torinese “Villa Azzurra”, destinato al ricovero dei bambini. L'arco cronologico considerato va dalle antiche civiltà Greco-Romane agli anni '80 del '900. Il lavoro si articola in tre parti, nella prima, dedicata alla storia della follia, si è partiti dal cambiamento che ha subito la concezione di “pazzia” nelle diverse epoche: civiltà greco-romane, medioevo, età classica; per poi giungere all'apertura delle prime istituzioni manicomiali in tutta Europa. Nell'ultima parte del primo capitolo si è parlato della storia dell'istituto psichiatrico Torinese, della rivoluzione di Franco Basaglia e delle leggi che hanno portato alla chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici. Nel secondo capitolo si è parlato dell'istituzionalizzazione dei minori anormali, soffermandosi sulle caratteristiche specifiche di ciascuna istituzione, sulle modalità di ammissione, sulle dinamiche interne e sulle terapie adottate. Successivamente ci si è concentrarti sulla storia di Villa Azzurra, sulla sua nascita, sulle varie normative vigenti al suo interno e sulla vita che i bambini conducevano nell' istituto. Nell' ultima parte di questo capitolo si è parlato dello scandalo del piccolo Alberto, verificatosi all' interno dell'ospedale psichiatrico, e sul processo allo psichiatra Giorgio Coda, soprannominato “l'elettricista” a causa dei dolorosi maltrattamenti che era solito infliggere ai pazienti con l'elettroshock. La terza parte si concentra totalmente sull' Ospedale psichiatrico di Villa Azzurra e sull' analisi dei bambini presenti in questo manicomio; in quest'ultima parte sono stati utilizzati vari grafici per far emergere i dati raccolti. Grazie al Dottor Calogero Baglio ho potuto visionare documenti e cartelle cliniche presenti all' interno dell'archivio storico dell'ex ospedale psichiatrico “La Certosa” di Collegno.

I bambini di Villa Azzurra

MANICONE, ALICE ANDREA
2019/2020

Abstract

La tesi verte sulla storia delle istituzioni manicomiali, con particolare riferimento all'Italia e all'istituto torinese “Villa Azzurra”, destinato al ricovero dei bambini. L'arco cronologico considerato va dalle antiche civiltà Greco-Romane agli anni '80 del '900. Il lavoro si articola in tre parti, nella prima, dedicata alla storia della follia, si è partiti dal cambiamento che ha subito la concezione di “pazzia” nelle diverse epoche: civiltà greco-romane, medioevo, età classica; per poi giungere all'apertura delle prime istituzioni manicomiali in tutta Europa. Nell'ultima parte del primo capitolo si è parlato della storia dell'istituto psichiatrico Torinese, della rivoluzione di Franco Basaglia e delle leggi che hanno portato alla chiusura definitiva degli ospedali psichiatrici. Nel secondo capitolo si è parlato dell'istituzionalizzazione dei minori anormali, soffermandosi sulle caratteristiche specifiche di ciascuna istituzione, sulle modalità di ammissione, sulle dinamiche interne e sulle terapie adottate. Successivamente ci si è concentrarti sulla storia di Villa Azzurra, sulla sua nascita, sulle varie normative vigenti al suo interno e sulla vita che i bambini conducevano nell' istituto. Nell' ultima parte di questo capitolo si è parlato dello scandalo del piccolo Alberto, verificatosi all' interno dell'ospedale psichiatrico, e sul processo allo psichiatra Giorgio Coda, soprannominato “l'elettricista” a causa dei dolorosi maltrattamenti che era solito infliggere ai pazienti con l'elettroshock. La terza parte si concentra totalmente sull' Ospedale psichiatrico di Villa Azzurra e sull' analisi dei bambini presenti in questo manicomio; in quest'ultima parte sono stati utilizzati vari grafici per far emergere i dati raccolti. Grazie al Dottor Calogero Baglio ho potuto visionare documenti e cartelle cliniche presenti all' interno dell'archivio storico dell'ex ospedale psichiatrico “La Certosa” di Collegno.
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