La tesi si propone l'obiettivo di studiare l'abbigliamento dei giovani attivisti politici, utilizzato sia a livello individuale che collettivo. La dissertazione è basata su un lavoro di ricerca qualitativa attraverso l'utilizzo di un questionario con domande aperte, il quale è stato sottoposto ad otto gruppi politici giovanili presenti a Torino e in provincia. Per ogni gruppo sono stati intervistati tre membri, per un totale di ventiquattro interviste. Il questionario mirava ad indagare diversi aspetti. Innanzitutto il processo di socializzazione all'abbigliamento, attraverso la ricostruzione, tramite i racconti di vita, dell'influenza generata dalla famiglia, dalla scuola, dal gruppo dei pari e dai principali modelli di riferimento. Successivamente è stato analizzato il rapporto tra identità e abbigliamento, utilizzando come punto di vista quello individuale. In seguito è stata analizzato il punto di vista collettivo, ovvero le scelte che il gruppo prende in quanto tale per quanto riguarda l'abbigliamento da utilizzare per lo svolgimento delle attività politiche. Infine è stata analizzata la dimensione dell'acquisto di abbigliamento come atto di consumo critico, al fine di trasmettere i propri valori politici. Dai risultati emersi si è concluso che i giovani attivisti scelgono in base a due parametri principali, ovvero il gusto di area, che comprende stereotipi legati all'abbigliamento considerato appartenente alla destra piuttosto che alla sinistra, e scelta strategica, improntata soprattutto sulla volontà di distinguersi, sia dagli altri gruppi sia a livello individuale dai propri compagni di militanza.
Distinguersi per comunicare. L'abbigliamento dei giovani attivisti politici.
GIAMBRA, ERIKA
2014/2015
Abstract
La tesi si propone l'obiettivo di studiare l'abbigliamento dei giovani attivisti politici, utilizzato sia a livello individuale che collettivo. La dissertazione è basata su un lavoro di ricerca qualitativa attraverso l'utilizzo di un questionario con domande aperte, il quale è stato sottoposto ad otto gruppi politici giovanili presenti a Torino e in provincia. Per ogni gruppo sono stati intervistati tre membri, per un totale di ventiquattro interviste. Il questionario mirava ad indagare diversi aspetti. Innanzitutto il processo di socializzazione all'abbigliamento, attraverso la ricostruzione, tramite i racconti di vita, dell'influenza generata dalla famiglia, dalla scuola, dal gruppo dei pari e dai principali modelli di riferimento. Successivamente è stato analizzato il rapporto tra identità e abbigliamento, utilizzando come punto di vista quello individuale. In seguito è stata analizzato il punto di vista collettivo, ovvero le scelte che il gruppo prende in quanto tale per quanto riguarda l'abbigliamento da utilizzare per lo svolgimento delle attività politiche. Infine è stata analizzata la dimensione dell'acquisto di abbigliamento come atto di consumo critico, al fine di trasmettere i propri valori politici. Dai risultati emersi si è concluso che i giovani attivisti scelgono in base a due parametri principali, ovvero il gusto di area, che comprende stereotipi legati all'abbigliamento considerato appartenente alla destra piuttosto che alla sinistra, e scelta strategica, improntata soprattutto sulla volontà di distinguersi, sia dagli altri gruppi sia a livello individuale dai propri compagni di militanza.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/10294