This work aims to offer an analysis of the Italian adaptations of the film Spirited Away by Hayao Miyazaki, focusing on the translation of cultural references in the subtitled versions. Through a comparison with the film text in Japanese, it will be investigated the rendering of the culture-bound terms and the diaphasic variation in the old and new adaptations, paying specific attention to the translation strategies adopted. At the end of this work, it will be given an answer to a question: how an audiovisual product deeply rooted in Japanese culture was made usable in the Italian context, and which translation strategy between domestication and foreignization has been privileged.
Questo lavoro intende offrire un'analisi degli adattamenti italiani del film La città incantata di Hayao Miyazaki, focalizzando in particolar modo l'attenzione sulla resa dei riferimenti culturali nelle due versioni sottotitolate in italiano. Attraverso un confronto con il testo filmico in lingua giapponese, si indagherà sulla resa degli elementi culturospecifici e della variazione diafasica nel vecchio e nel nuovo adattamento, soffermandosi sulle strategie traduttive adottate. Ci si propone in modo particolare, al termine di questo lavoro, di dare una risposta a un interrogativo: in che modo sia stato reso fruibile nel contesto italiano un prodotto audiovisivo profondamente radicato nella cultura giapponese, pervaso di riferimenti culturali altamente specifici e quale orientamento traduttivo tra l'addomesticamento e lo straniamento sia stato privilegiato.
”La città incantata” di Hayao Miyazaki Analisi degli elementi culturospecifici e della variazione diafasica
ODASSO, SILVIA
2019/2020
Abstract
Questo lavoro intende offrire un'analisi degli adattamenti italiani del film La città incantata di Hayao Miyazaki, focalizzando in particolar modo l'attenzione sulla resa dei riferimenti culturali nelle due versioni sottotitolate in italiano. Attraverso un confronto con il testo filmico in lingua giapponese, si indagherà sulla resa degli elementi culturospecifici e della variazione diafasica nel vecchio e nel nuovo adattamento, soffermandosi sulle strategie traduttive adottate. Ci si propone in modo particolare, al termine di questo lavoro, di dare una risposta a un interrogativo: in che modo sia stato reso fruibile nel contesto italiano un prodotto audiovisivo profondamente radicato nella cultura giapponese, pervaso di riferimenti culturali altamente specifici e quale orientamento traduttivo tra l'addomesticamento e lo straniamento sia stato privilegiato.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/102920