Introduzione. Le cadute sono uno dei maggiori eventi avversi in termini di frequenza, che si verificano in tutte le realtà assistenziali. Il compito degli operatori sanitari è quello di cercare di ridurre la loro frequenza per migliorare la qualità dell'assistenza offerta. La caduta è un evento provocato da una moltitudine di fattori intrinseci ed estrinseci che si sommano tra loro, per cui, per individuare i soggetti a rischio, è bene utilizzare scale di valutazione del rischio di caduta, che siano state validate rispetto alla popolazione presa in esame. Obiettivo. Individuare le scale per valutare il rischio di caduta più utilizzate nella letteratura e valutarne le caratteristiche. Materiali e Metodi. Sono state interrogate le banche dati biomediche Medline (tramite il portate PubMed), Cinahl e Embase; inoltre, al fine di reperire un maggior numero di studi, è stato consultato Google Scholar. Le parole chiave utilizzate sono state: accidental falls, scale, italy, italian, valid, validat, reliability, meta-analysis, guideline, Cochrane, in combinazione tra loro. Risultati. Sono stati inclusi 13 articoli. Gli strumenti considerati nella revisione sono stati: scala di Berg, Conley, Scala di Hendrich II, Scala di Morse, St. Thomas Risk Assessment Tool in Falling elderly inpatient (STRATIFY). Questi strumenti sono stati validati anche su popolazioni diverse rispetto agli studi originali, con parametri di sensibilità e specificità non sempre sovrapponibili, suggerendo la necessità di ulteriori studi. Conclusioni. È importante utilizzare degli strumenti che permettano una valutazione standardizzata dei pazienti; a patto che questi siano stati validati sulla specifica popolazione cui appartiene il soggetto; senza però dimenticare l'importanza della personalizzazione dell'assistenza e quindi della valutazione clinica.
Strumenti per valutare il rischio cadute, quali usare e quando: una revisione della letteratura.
BONO, NOEMI
2018/2019
Abstract
Introduzione. Le cadute sono uno dei maggiori eventi avversi in termini di frequenza, che si verificano in tutte le realtà assistenziali. Il compito degli operatori sanitari è quello di cercare di ridurre la loro frequenza per migliorare la qualità dell'assistenza offerta. La caduta è un evento provocato da una moltitudine di fattori intrinseci ed estrinseci che si sommano tra loro, per cui, per individuare i soggetti a rischio, è bene utilizzare scale di valutazione del rischio di caduta, che siano state validate rispetto alla popolazione presa in esame. Obiettivo. Individuare le scale per valutare il rischio di caduta più utilizzate nella letteratura e valutarne le caratteristiche. Materiali e Metodi. Sono state interrogate le banche dati biomediche Medline (tramite il portate PubMed), Cinahl e Embase; inoltre, al fine di reperire un maggior numero di studi, è stato consultato Google Scholar. Le parole chiave utilizzate sono state: accidental falls, scale, italy, italian, valid, validat, reliability, meta-analysis, guideline, Cochrane, in combinazione tra loro. Risultati. Sono stati inclusi 13 articoli. Gli strumenti considerati nella revisione sono stati: scala di Berg, Conley, Scala di Hendrich II, Scala di Morse, St. Thomas Risk Assessment Tool in Falling elderly inpatient (STRATIFY). Questi strumenti sono stati validati anche su popolazioni diverse rispetto agli studi originali, con parametri di sensibilità e specificità non sempre sovrapponibili, suggerendo la necessità di ulteriori studi. Conclusioni. È importante utilizzare degli strumenti che permettano una valutazione standardizzata dei pazienti; a patto che questi siano stati validati sulla specifica popolazione cui appartiene il soggetto; senza però dimenticare l'importanza della personalizzazione dell'assistenza e quindi della valutazione clinica.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/102822