L'étude de la forme de gouvernement identifie les organes directeurs d'une institution donnée, leur composition et leur mode de constitution, les relations entre eux et la répartition des fonctions gouvernementales en leur sein. Le but de cette discussion est d'analyser, à travers l'étude de la forme de gouvernement régional, mais pas seulement, les aspects particuliers des régions à statut spécial, et, en particulier, de la Vallée d'Aoste, en évoquant également le panorama européen. La thèse porte essentiellement sur la région du Val d'Aoste et ses aspects identitaires, qui sont mis en lumière en retraçant les événements historiques et politiques à la base de l'autonomie de la Vallée d'Aoste. À partir des décrets de 1945 qui ont reconnu le droit à l'autonomie dans la Vallée d'Aoste, nous nous concentrerons ensuite sur les événements qui ont caractérisé la phase pré-statutaire et qui ont abouti, le 26 février 1948, à la loi constitutionnelle n. 4, à la promulgation du statut de la Vallée d'Aoste avec l'attribution à la Région d'une large forme d'autonomie. À partir de 1948, il se poursuivra jusqu'aux réformes constitutionnelles de 2001 qui ont réorganisé la structure des relations gouvernementales et la forme du gouvernement lui-même, laissant à la région le pouvoir de réglementer ces aspects par le biais de la loi statutaire, pour continuer ensuite jusqu'aux derniers événements. La partie principale de la thèse analyse les éléments qui caractérisent les organes de la région du Val d'Aoste (Conseil de la Vallée, Président de la Région et Gouvernement régional), ainsi que les relations entre eux, également à l'aide d'outils de rationalisation utilisés dans leurs applications pratiques les plus récentes. La deuxième partie de l'étude traite donc de la comparaison de la réalité de la Vallée d'Aoste, à travers certains aspects particuliers, avec les autres régions dotées d'un statut spécial et avec une réalité européenne telle que celle du Land autrichien de Carinthie, qui, bien qu'inséré dans un contexte fédéral, présente différents points de contact avec l'autonomie du gouvernement de la Vallée d'Aoste. La méthodologie d'étude appliquée est la même que dans la partie précédente: après un bref cadre historico-normatif, nous analysons ensuite la forme de gouvernement des différentes réalités examinées dans une perspective comparative. Nous nous analyserons ensuite certains aspects particuliers, tels que, par exemple, la question de la protection des minorités linguistiques dans le système scolaire, en comparant les situations de la Vallée d'Aoste et du Trentin-Haut-Adige. En conclusion, nous tenterons de répondre, même si ce n'est pas uniquement, à la question qui sous-tend toute la discussion, c'est-à-dire si l'autonomie spéciale a encore une raison d'exister et si elle a encore besoin d'une protection détaillée. À partir de l'expérience de la Vallée d'Aoste, qui a célébré l'année dernière les soixante-dix ans de l'entrée en vigueur de son Statut spécial, le discours s'étendra à la dynamique récente du régionalisme particulier. Ces évaluations prennent également en compte, à la lumière du régionalisme en développement, les initiatives les plus récentes visant à mettre en ¿uvre le régime d'autonomie différenciée pour les régions à statut ordinaire, ex article 116, alinéa 3, de la Constitution, qui ont mis en lumière les problèmes et les perspectives de la saison actuelle d'application du principe autonomiste italien.

Lo studio della forma di governo individua gli organi di governo di una determinata istituzione, la loro composizione e il modo della loro formazione, i rapporti tra essi e la distribuzione delle funzioni di governo al loro interno. L'obiettivo di questa trattazione è quello di analizzare, attraverso lo studio della forma di governo regionale, ma non solo, gli aspetti peculiari delle regioni a Statuto speciale, e, in particolare, della Valle d'Aosta, volgendo qualche cenno anche al panorama europeo. La dissertazione è incentrata essenzialmente sulla Regione Valle d'Aosta e sui suoi aspetti identitari, che vengono messi in luce ripercorrendo le vicende storico-politiche che sono alla base dell'autonomia valdostana. Partendo dai decreti luogotenenziali del 1945 che hanno riconosciuto alla Valle d'Aosta il diritto all'autogoverno, ci si soffermerà poi sulle vicende che hanno caratterizzato la fase pre-statutaria e che hanno portato, il 26 febbraio del 1948, con legge costituzionale n. 4, alla promulgazione dello statuto valdostano con l'attribuzione alla Regione di un'ampia forma di autonomia. Dal 1948 si proseguirà fino alle riforme costituzionali del 2001 che hanno riorganizzato l'assetto dei rapporti di governo e della forma di governo stessa demandando alla Regione la facoltà di disciplinare questi aspetti attraverso la legge statutaria, per poi proseguire fino alle vicende dei nostri giorni. La parte principale della dissertazione analizza gli elementi caratterizzanti gli organi della Regione Valle d'Aosta (Consiglio della Valle, Presidente della Regione e Giunta regionale), nonché i rapporti intercorrenti tra di essi, attraverso anche l'utilizzo degli strumenti di razionalizzazione nelle loro applicazioni pratiche più recenti. La seconda parte dello studio si occupa, poi, di comparare la realtà valdostana, attraverso alcuni aspetti peculiari, con le altre Regioni a Statuto speciale e con una realtà europea quale quella del Land austriaco della Carinzia, che, seppur inserito in un contesto federale, presenta diversi punti di contatto con l'autonomia di governo valdostana. La metodologia di studio applicata è la medesima della parte precedente: dopo un breve inquadramento storico-normativo, si analizza, poi, la forma di governo delle varie realtà prese in esame in un'ottica comparativa. Si procede, poi, ad approfondire taluni aspetti peculiari, come, ad esempio, la questione della tutela delle minoranze linguistiche nell'ordinamento scolastico, raffrontando le situazioni della Valle d'Aosta e del Trentino-Alto Adige. In conclusione, si cercherà di rispondere, anche se non in maniera univoca, all'interrogativo sottostante tutta la trattazione e, cioè, se l'autonomia speciale ha ancora ragione d'essere e se necessiti ancora di una tutela particolareggiata. Partendo dall'esperienza della Valle d'Aosta, che l'anno scorso ha festeggiato i settant'anni di entrata in vigore del proprio Statuto speciale, il discorso si allargherà alle dinamiche recenti del regionalismo speciale. Tali valutazioni tengono anche conto, alla luce di un regionalismo in divenire, delle iniziative più recenti volte all'attuazione del regime di autonomia differenziata per le Regioni a Statuto ordinario, ex articolo 116, comma 3, della Costituzione, che hanno messo in evidenza i problemi e le prospettive dell'attuale stagione di attuazione del principio autonomistico italiano.

L'autonomia di governo valdostana nel quadro dello sviluppo del regionalismo (a settant'anni dall'entrata in vigore dello Statuto speciale in Valle d'Aosta)

BREDY, GIULIA
2018/2019

Abstract

Lo studio della forma di governo individua gli organi di governo di una determinata istituzione, la loro composizione e il modo della loro formazione, i rapporti tra essi e la distribuzione delle funzioni di governo al loro interno. L'obiettivo di questa trattazione è quello di analizzare, attraverso lo studio della forma di governo regionale, ma non solo, gli aspetti peculiari delle regioni a Statuto speciale, e, in particolare, della Valle d'Aosta, volgendo qualche cenno anche al panorama europeo. La dissertazione è incentrata essenzialmente sulla Regione Valle d'Aosta e sui suoi aspetti identitari, che vengono messi in luce ripercorrendo le vicende storico-politiche che sono alla base dell'autonomia valdostana. Partendo dai decreti luogotenenziali del 1945 che hanno riconosciuto alla Valle d'Aosta il diritto all'autogoverno, ci si soffermerà poi sulle vicende che hanno caratterizzato la fase pre-statutaria e che hanno portato, il 26 febbraio del 1948, con legge costituzionale n. 4, alla promulgazione dello statuto valdostano con l'attribuzione alla Regione di un'ampia forma di autonomia. Dal 1948 si proseguirà fino alle riforme costituzionali del 2001 che hanno riorganizzato l'assetto dei rapporti di governo e della forma di governo stessa demandando alla Regione la facoltà di disciplinare questi aspetti attraverso la legge statutaria, per poi proseguire fino alle vicende dei nostri giorni. La parte principale della dissertazione analizza gli elementi caratterizzanti gli organi della Regione Valle d'Aosta (Consiglio della Valle, Presidente della Regione e Giunta regionale), nonché i rapporti intercorrenti tra di essi, attraverso anche l'utilizzo degli strumenti di razionalizzazione nelle loro applicazioni pratiche più recenti. La seconda parte dello studio si occupa, poi, di comparare la realtà valdostana, attraverso alcuni aspetti peculiari, con le altre Regioni a Statuto speciale e con una realtà europea quale quella del Land austriaco della Carinzia, che, seppur inserito in un contesto federale, presenta diversi punti di contatto con l'autonomia di governo valdostana. La metodologia di studio applicata è la medesima della parte precedente: dopo un breve inquadramento storico-normativo, si analizza, poi, la forma di governo delle varie realtà prese in esame in un'ottica comparativa. Si procede, poi, ad approfondire taluni aspetti peculiari, come, ad esempio, la questione della tutela delle minoranze linguistiche nell'ordinamento scolastico, raffrontando le situazioni della Valle d'Aosta e del Trentino-Alto Adige. In conclusione, si cercherà di rispondere, anche se non in maniera univoca, all'interrogativo sottostante tutta la trattazione e, cioè, se l'autonomia speciale ha ancora ragione d'essere e se necessiti ancora di una tutela particolareggiata. Partendo dall'esperienza della Valle d'Aosta, che l'anno scorso ha festeggiato i settant'anni di entrata in vigore del proprio Statuto speciale, il discorso si allargherà alle dinamiche recenti del regionalismo speciale. Tali valutazioni tengono anche conto, alla luce di un regionalismo in divenire, delle iniziative più recenti volte all'attuazione del regime di autonomia differenziata per le Regioni a Statuto ordinario, ex articolo 116, comma 3, della Costituzione, che hanno messo in evidenza i problemi e le prospettive dell'attuale stagione di attuazione del principio autonomistico italiano.
ITA
L'étude de la forme de gouvernement identifie les organes directeurs d'une institution donnée, leur composition et leur mode de constitution, les relations entre eux et la répartition des fonctions gouvernementales en leur sein. Le but de cette discussion est d'analyser, à travers l'étude de la forme de gouvernement régional, mais pas seulement, les aspects particuliers des régions à statut spécial, et, en particulier, de la Vallée d'Aoste, en évoquant également le panorama européen. La thèse porte essentiellement sur la région du Val d'Aoste et ses aspects identitaires, qui sont mis en lumière en retraçant les événements historiques et politiques à la base de l'autonomie de la Vallée d'Aoste. À partir des décrets de 1945 qui ont reconnu le droit à l'autonomie dans la Vallée d'Aoste, nous nous concentrerons ensuite sur les événements qui ont caractérisé la phase pré-statutaire et qui ont abouti, le 26 février 1948, à la loi constitutionnelle n. 4, à la promulgation du statut de la Vallée d'Aoste avec l'attribution à la Région d'une large forme d'autonomie. À partir de 1948, il se poursuivra jusqu'aux réformes constitutionnelles de 2001 qui ont réorganisé la structure des relations gouvernementales et la forme du gouvernement lui-même, laissant à la région le pouvoir de réglementer ces aspects par le biais de la loi statutaire, pour continuer ensuite jusqu'aux derniers événements. La partie principale de la thèse analyse les éléments qui caractérisent les organes de la région du Val d'Aoste (Conseil de la Vallée, Président de la Région et Gouvernement régional), ainsi que les relations entre eux, également à l'aide d'outils de rationalisation utilisés dans leurs applications pratiques les plus récentes. La deuxième partie de l'étude traite donc de la comparaison de la réalité de la Vallée d'Aoste, à travers certains aspects particuliers, avec les autres régions dotées d'un statut spécial et avec une réalité européenne telle que celle du Land autrichien de Carinthie, qui, bien qu'inséré dans un contexte fédéral, présente différents points de contact avec l'autonomie du gouvernement de la Vallée d'Aoste. La méthodologie d'étude appliquée est la même que dans la partie précédente: après un bref cadre historico-normatif, nous analysons ensuite la forme de gouvernement des différentes réalités examinées dans une perspective comparative. Nous nous analyserons ensuite certains aspects particuliers, tels que, par exemple, la question de la protection des minorités linguistiques dans le système scolaire, en comparant les situations de la Vallée d'Aoste et du Trentin-Haut-Adige. En conclusion, nous tenterons de répondre, même si ce n'est pas uniquement, à la question qui sous-tend toute la discussion, c'est-à-dire si l'autonomie spéciale a encore une raison d'exister et si elle a encore besoin d'une protection détaillée. À partir de l'expérience de la Vallée d'Aoste, qui a célébré l'année dernière les soixante-dix ans de l'entrée en vigueur de son Statut spécial, le discours s'étendra à la dynamique récente du régionalisme particulier. Ces évaluations prennent également en compte, à la lumière du régionalisme en développement, les initiatives les plus récentes visant à mettre en ¿uvre le régime d'autonomie différenciée pour les régions à statut ordinaire, ex article 116, alinéa 3, de la Constitution, qui ont mis en lumière les problèmes et les perspectives de la saison actuelle d'application du principe autonomiste italien.
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