In questa relazione analizzo la situazione economica odierna dell'Italia, in cui la mancanza di nuovi posti di lavoro e un conseguente ricambio generazionale costituiscono uno dei principali ostacoli allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Da qualche tempo, il tema della disoccupazione è ritornato a far notizia a livello nazionale a causa delle percentuali negative che lo caratterizzano e che spesso costringono il nostro paese alle posizioni più basse nelle classifiche comparative con altri paesi europei e non solo. Vorrei dunque fare un'analisi a riguardo cercando di comprenderne le cause. Nella prima parte della tesi esamino appunto la realtà italiana comparandola a quella di altre potenze europee, mettendo così in luce le differenze effettive con esse. Considero il problema della disoccupazione, prima in senso generale e poi affrontando nello specifico la situazione giovanile. Basti pensare che dal 2007 al 2013, il tasso di disoccupazione dei giovani è balzato dal 21 per cento circa a oltre il 38 per cento. Nello stesso periodo è cresciuta anche la disoccupazione degli adulti, ma in maniera minore. Il presente studio mira a valutare le differenze di genere e di divari territoriali nel mercato del lavoro italiano. L'economia italiana si è trovata a fronteggiare le recenti crisi in condizioni più sfavorevoli di altri paesi, le motivazioni sono molteplici: dalle carenze strutturali, all'elevato debito pubblico, alla bassa crescita della produttività, tutti fattori che hanno in qualche modo frenato lo sviluppo sin dalla seconda metà degli anni novanta. La disoccupazione è aumentata in maniera più marcata e la recessione ha pesato sopratutto sui giovani. L'attività economica mostra di recente segni di ripresa, alla fine del 2013 si è interrotta una nuova fase recessiva che durava da anni. Il quadro economico resta tuttavia fragile. Riprendere una crescita robusta e bilanciata, in grado di creare occupazione stabile e accrescere la produttività del lavoro necesita inevitabilmente di azioni su vari fronti. Nella seconda parte analizzo le criticità che hanno rallentato lo sviluppo economico. Una strategia di riforma deve considerare in un quadro unitario tutte le variabili in gioco e il contributo di tutti gli agenti del sistema economico: il settore pubblico, le imprese, i lavoratori.

Analisi della disoccupazione in Italia

FRANCHINO, SERENA
2014/2015

Abstract

In questa relazione analizzo la situazione economica odierna dell'Italia, in cui la mancanza di nuovi posti di lavoro e un conseguente ricambio generazionale costituiscono uno dei principali ostacoli allo sviluppo economico e sociale del nostro Paese. Da qualche tempo, il tema della disoccupazione è ritornato a far notizia a livello nazionale a causa delle percentuali negative che lo caratterizzano e che spesso costringono il nostro paese alle posizioni più basse nelle classifiche comparative con altri paesi europei e non solo. Vorrei dunque fare un'analisi a riguardo cercando di comprenderne le cause. Nella prima parte della tesi esamino appunto la realtà italiana comparandola a quella di altre potenze europee, mettendo così in luce le differenze effettive con esse. Considero il problema della disoccupazione, prima in senso generale e poi affrontando nello specifico la situazione giovanile. Basti pensare che dal 2007 al 2013, il tasso di disoccupazione dei giovani è balzato dal 21 per cento circa a oltre il 38 per cento. Nello stesso periodo è cresciuta anche la disoccupazione degli adulti, ma in maniera minore. Il presente studio mira a valutare le differenze di genere e di divari territoriali nel mercato del lavoro italiano. L'economia italiana si è trovata a fronteggiare le recenti crisi in condizioni più sfavorevoli di altri paesi, le motivazioni sono molteplici: dalle carenze strutturali, all'elevato debito pubblico, alla bassa crescita della produttività, tutti fattori che hanno in qualche modo frenato lo sviluppo sin dalla seconda metà degli anni novanta. La disoccupazione è aumentata in maniera più marcata e la recessione ha pesato sopratutto sui giovani. L'attività economica mostra di recente segni di ripresa, alla fine del 2013 si è interrotta una nuova fase recessiva che durava da anni. Il quadro economico resta tuttavia fragile. Riprendere una crescita robusta e bilanciata, in grado di creare occupazione stabile e accrescere la produttività del lavoro necesita inevitabilmente di azioni su vari fronti. Nella seconda parte analizzo le criticità che hanno rallentato lo sviluppo economico. Una strategia di riforma deve considerare in un quadro unitario tutte le variabili in gioco e il contributo di tutti gli agenti del sistema economico: il settore pubblico, le imprese, i lavoratori.
ITA
IMPORT DA TESIONLINE
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
723362_tesiserenafranchino.pdf

non disponibili

Tipologia: Altro materiale allegato
Dimensione 556.41 kB
Formato Adobe PDF
556.41 kB Adobe PDF

I documenti in UNITESI sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/20.500.14240/10274