Le differenze di genere hanno storicamente creato gerarchie di subordinazione femminile e di dominio maschile. Ciò ha prodotto un sistema di diseguaglianze che persiste nelle società contemporanee e si manifesta anche a livello simbolico. Se osserviamo la vita e l’ambiente che ci circonda, notiamo che quasi tutto è categorizzato in base al genere. La società presenta differentemente gli uomini dalle donne, i quali sembrano avere interessi, ruoli, obiettivi e caratteristiche contrapposti. Fin dalla nascita, le persone vengono indirizzate verso il loro genere di appartenenza, attraverso la scelta del colore della cameretta, dei vestiti, dei giochi, dello sport, della lettura e, infine, della scelta degli studi e del lavoro (Priulla, 2013). Questo orientamento in base al sesso anziché alle inclinazioni personali è alla base della creazione degli stereotipi di genere. Oggi giorno, nonostante sembri che il mondo si sia evoluto in ambito tecnologico e sociale, continuano a persistere differenze di genere, ciò si può notare anche sui social media, ormai diventati i principali mezzi di comunicazione. L’uso di genere e il sessismo linguistico creano disuguaglianze di genere, promuovendo stereotipi e pregiudizi che sono ancora presenti nella nostra società. L’uso di genere sui social media si riferisce alle modalità con cui il genere viene rappresentato e utilizzato nelle interazioni sociali online, come ad esempio la scelta di immagini, di parole o di hashtag. Il sessismo linguistico, invece, si riferisce all’uso di termini e di espressioni che discriminano o sviliscono una persona sulla base del suo genere. Per comprendere meglio la questione di genere, è necessario analizzare i concetti alla base di questa tematica e prendere in considerazione i vari aspetti della stereotipizzazione dell’essere maschile e femminile. A seguito delle precedenti considerazioni in questa tesi, attraverso una serie di casi di studio e analisi di dati empirici analizzeremo l’uso di genere sui social media, in particolare sulla piattaforma Tiktok, e i suoi effetti sulla percezione di sé e degli altri. Il lavoro di tesi si sviluppa in tre capitoli: il primo capitolo esamina come i mezzi di comunicazione di massa abbiano un forte potere di condizionare gli individui, contribuendo alla costruzione degli stereotipi di genere attraverso una rappresentazione asimmetrica della donna e dell’uomo. Ad esempio, nelle pubblicità e di conseguenza anche sui social media, prevale un’idea stereotipata della donna e un rapporto tra uomo e donna in cui quest’ultima ha ancora un ruolo subalterno, inferiore e ipersessualizzato. In molti casi, la rappresentazione femminile è fortemente sessualizzata e associata ai canoni di bellezza, sensualità e perfezione, mentre l’uomo assume ruoli più differenziati e meno focalizzati sull’aspetto estetico. Il secondo capitolo si focalizza sulla piattaforma social TikTok, un’applicazione mobile per la creazione e la condivisione di video di breve durata, che ha raggiunto una grande popolarità in tutto il mondo. L’app offre agli utenti una vasta gamma di strumenti per la creazione di video, tra cui filtri, effetti speciali, musica e opzioni di editing che influenzano la percezione di sé. Nel terzo capitolo attraverso una serie di casi di studio e analisi di dati empirici si analizzerà l’uso di genere partendo dai video Tiktok postati dagli utenti. L’obiettivo di questa tesi è quello di indagare se le attuali categorizzazioni di genere persistono effettivamente o se stiamo progredendo verso un mondo caratterizzato da fluidità di genere, allontanandoci quindi dall’idea secondo cui maschi e femmine debbano avere ruoli distinti nella società e caratteristiche differenti.
Filtri Tiktok: uso di genere sui social
VARINO, MARIKA
2022/2023
Abstract
Le differenze di genere hanno storicamente creato gerarchie di subordinazione femminile e di dominio maschile. Ciò ha prodotto un sistema di diseguaglianze che persiste nelle società contemporanee e si manifesta anche a livello simbolico. Se osserviamo la vita e l’ambiente che ci circonda, notiamo che quasi tutto è categorizzato in base al genere. La società presenta differentemente gli uomini dalle donne, i quali sembrano avere interessi, ruoli, obiettivi e caratteristiche contrapposti. Fin dalla nascita, le persone vengono indirizzate verso il loro genere di appartenenza, attraverso la scelta del colore della cameretta, dei vestiti, dei giochi, dello sport, della lettura e, infine, della scelta degli studi e del lavoro (Priulla, 2013). Questo orientamento in base al sesso anziché alle inclinazioni personali è alla base della creazione degli stereotipi di genere. Oggi giorno, nonostante sembri che il mondo si sia evoluto in ambito tecnologico e sociale, continuano a persistere differenze di genere, ciò si può notare anche sui social media, ormai diventati i principali mezzi di comunicazione. L’uso di genere e il sessismo linguistico creano disuguaglianze di genere, promuovendo stereotipi e pregiudizi che sono ancora presenti nella nostra società. L’uso di genere sui social media si riferisce alle modalità con cui il genere viene rappresentato e utilizzato nelle interazioni sociali online, come ad esempio la scelta di immagini, di parole o di hashtag. Il sessismo linguistico, invece, si riferisce all’uso di termini e di espressioni che discriminano o sviliscono una persona sulla base del suo genere. Per comprendere meglio la questione di genere, è necessario analizzare i concetti alla base di questa tematica e prendere in considerazione i vari aspetti della stereotipizzazione dell’essere maschile e femminile. A seguito delle precedenti considerazioni in questa tesi, attraverso una serie di casi di studio e analisi di dati empirici analizzeremo l’uso di genere sui social media, in particolare sulla piattaforma Tiktok, e i suoi effetti sulla percezione di sé e degli altri. Il lavoro di tesi si sviluppa in tre capitoli: il primo capitolo esamina come i mezzi di comunicazione di massa abbiano un forte potere di condizionare gli individui, contribuendo alla costruzione degli stereotipi di genere attraverso una rappresentazione asimmetrica della donna e dell’uomo. Ad esempio, nelle pubblicità e di conseguenza anche sui social media, prevale un’idea stereotipata della donna e un rapporto tra uomo e donna in cui quest’ultima ha ancora un ruolo subalterno, inferiore e ipersessualizzato. In molti casi, la rappresentazione femminile è fortemente sessualizzata e associata ai canoni di bellezza, sensualità e perfezione, mentre l’uomo assume ruoli più differenziati e meno focalizzati sull’aspetto estetico. Il secondo capitolo si focalizza sulla piattaforma social TikTok, un’applicazione mobile per la creazione e la condivisione di video di breve durata, che ha raggiunto una grande popolarità in tutto il mondo. L’app offre agli utenti una vasta gamma di strumenti per la creazione di video, tra cui filtri, effetti speciali, musica e opzioni di editing che influenzano la percezione di sé. Nel terzo capitolo attraverso una serie di casi di studio e analisi di dati empirici si analizzerà l’uso di genere partendo dai video Tiktok postati dagli utenti. L’obiettivo di questa tesi è quello di indagare se le attuali categorizzazioni di genere persistono effettivamente o se stiamo progredendo verso un mondo caratterizzato da fluidità di genere, allontanandoci quindi dall’idea secondo cui maschi e femmine debbano avere ruoli distinti nella società e caratteristiche differenti.File | Dimensione | Formato | |
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