Questo articolo tratta un’analisi sull’uso di Internet e dei social media. In particolare, si pone l’attenzione sulle correlazioni possibili tra uso problematico di Internet/Social Media e i livelli di aggressività e tra uso problematico di Internet/Social Media e benessere percepito dagli adolescenti. Gli obiettivi della ricerca sono quelli di indagare le ragioni che spingono gli adolescenti a perpetrare diverse forme di violenza online e come il benessere sia implicato nelle stesse. La ricerca è stata condotta tramite la somministrazione di questionari a 1476 adolescenti di cui 774 femmine, 687 maschi e 15 altro con un’età compresa tra i 12 e 19 anni. Le regioni di provenienza del campione sono state: Sardegna, Lombardia e Piemonte. È stato chiesto agli/alle adolescenti di compilare un protocollo composto da 6 questionari (sia a risposta chiusa che a risposta aperta). Per alcuni questionari sono stati predisposti item a risposte pari per prevenire regressioni di risposta verso il punteggio mediano. Per valutare il pattern di utilizzo di Internet e le variabili psicologiche e psicopatologiche correlate sono stati quindi predisposti e somministrati i seguenti strumenti self-report: Scala Aggressive Behaviors (Little et al., 2003), The Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) (Goodman, 2004). La probabilità che un individuo si impegni in comportamenti aggressivi o violenti durante gli anni delle scuole medie e superiori è ben nota e documentata (Marcus, 2009). Secondo i risultati dello studio è possibile confermare l’ipotesi che l’utilizzo problematico di internet dettato da un suo uso/abuso potrebbe viaggiare in parallelo con livelli più alti di aggressività. Una possibile spiegazione di tali risultati può essere fornita da Underwood & Ehrenreich (2017) che sostengono che i social media potrebbero quindi costituire un contesto unico per l'aggressione e/o vittimizzazione offrendo facili opportunità di interazione con gli altri. Nel contempo, internet e i social media permettono alle persone con numerose difficoltà relazionali di entrare in contatto con i propri coetanei, annullando molti dei fattori considerati di rischio da tali individui.

L’uso/abuso di internet e il benessere degli adolescenti

FLORIS, ELEONORA
2022/2023

Abstract

Questo articolo tratta un’analisi sull’uso di Internet e dei social media. In particolare, si pone l’attenzione sulle correlazioni possibili tra uso problematico di Internet/Social Media e i livelli di aggressività e tra uso problematico di Internet/Social Media e benessere percepito dagli adolescenti. Gli obiettivi della ricerca sono quelli di indagare le ragioni che spingono gli adolescenti a perpetrare diverse forme di violenza online e come il benessere sia implicato nelle stesse. La ricerca è stata condotta tramite la somministrazione di questionari a 1476 adolescenti di cui 774 femmine, 687 maschi e 15 altro con un’età compresa tra i 12 e 19 anni. Le regioni di provenienza del campione sono state: Sardegna, Lombardia e Piemonte. È stato chiesto agli/alle adolescenti di compilare un protocollo composto da 6 questionari (sia a risposta chiusa che a risposta aperta). Per alcuni questionari sono stati predisposti item a risposte pari per prevenire regressioni di risposta verso il punteggio mediano. Per valutare il pattern di utilizzo di Internet e le variabili psicologiche e psicopatologiche correlate sono stati quindi predisposti e somministrati i seguenti strumenti self-report: Scala Aggressive Behaviors (Little et al., 2003), The Strengths and Difficulties Questionnaire (SDQ) (Goodman, 2004). La probabilità che un individuo si impegni in comportamenti aggressivi o violenti durante gli anni delle scuole medie e superiori è ben nota e documentata (Marcus, 2009). Secondo i risultati dello studio è possibile confermare l’ipotesi che l’utilizzo problematico di internet dettato da un suo uso/abuso potrebbe viaggiare in parallelo con livelli più alti di aggressività. Una possibile spiegazione di tali risultati può essere fornita da Underwood & Ehrenreich (2017) che sostengono che i social media potrebbero quindi costituire un contesto unico per l'aggressione e/o vittimizzazione offrendo facili opportunità di interazione con gli altri. Nel contempo, internet e i social media permettono alle persone con numerose difficoltà relazionali di entrare in contatto con i propri coetanei, annullando molti dei fattori considerati di rischio da tali individui.
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