The subject of this thesis is the vitality and the survival of the occitan language in the municipality of Bellino, where I come from. First of all, I wrote a brief historical-geographical profile of Bellino, alpine community located in the Varaita Valley, in Piedmont, on the border with France. Made up of ten villages divided into two districts, Bellino has been repeatedly disputed between Italy and France, a country with which it maintains close contacts. Also, I framed Occitan as a minority language; It's a Romance language developed at the end of the Roman Empire, which spread in Europe thanks to the works of the so-called "troubadours", poets in language. Occitan alternated periods of great expansion with periods of decline, and it is still spoken in many valleys of the Alpine arc; its conservation is also favored by associations, cultural centers and folk music groups. My linguistic investigation is set up in the form of a questionnaire, administred to the residents of Bellino : I collected some personal data, asked questions regarding the use of the code, linguistic competence and knowledge of specific terms. Subsequently I analized the data, reporting them in my dissertation and combining them with illustrative graphics. At the end of my investigation, I drew conclusions, observing a good survival of the Occitan in the municipality of Bellino. All interviewees currently use the code and have a large vocabulary.

Il tema di indagine di questa tesi triennale è la vitalità e la sopravvivenza dell'occitano nel comune di Bellino, di cui sono originaria. Innanzitutto ho redatto un breve profilo storico-geografico di Bellino, comunità alpina situata nella Valle Varaita, in Piemonte, al confine con la Francia. Costituito da dieci borgate suddivise in due quartieri, Bellino è stato a più riprese conteso tra l'Italia e la Francia, Paese con il quale mantiene stretti contatti. Successivamente, ho inquadrato l'occitano in quanto minoranza linguistica; si tratta di una lingua romanza sviluppatasi alla fine dell'impero romano, che si diffuse in Europa grazie alle opere dei cosiddetti “troubadours”, poeti in lingua. L'occitano alternò periodi di grande espansione a periodi di declino, e ancora oggi viene parlato in molte valli dell'arco alpino; la sua conservazione è favorita inoltre da associazioni, centri culturali e gruppi musicali folk. L'indagine sociolinguistica vera e propria è stata impostata sotto forma di questionario, somministrato ai residenti di Bellino: ho raccolto alcuni dati personali, posto domande riguardo all'uso del codice, alla competenza linguistica e alla conoscenza di specifici termini. Successivamente ho analizzato i dati, riportandoli nella mia dissertazione e abbinando loro dei grafici esemplificativi. Al termine della mia indagine, ho tratto delle conclusioni, osservando una buona sopravvivenza dell'occitano nel comune di Bellino; tutti gli intervistati utilizzano correntemente il codice e dispongono di un ampio vocabolario.

Resistenza di una lingua minoritaria: l'occitano nella comunità alpina di Bellino

BRUN, NICOLE
2019/2020

Abstract

Il tema di indagine di questa tesi triennale è la vitalità e la sopravvivenza dell'occitano nel comune di Bellino, di cui sono originaria. Innanzitutto ho redatto un breve profilo storico-geografico di Bellino, comunità alpina situata nella Valle Varaita, in Piemonte, al confine con la Francia. Costituito da dieci borgate suddivise in due quartieri, Bellino è stato a più riprese conteso tra l'Italia e la Francia, Paese con il quale mantiene stretti contatti. Successivamente, ho inquadrato l'occitano in quanto minoranza linguistica; si tratta di una lingua romanza sviluppatasi alla fine dell'impero romano, che si diffuse in Europa grazie alle opere dei cosiddetti “troubadours”, poeti in lingua. L'occitano alternò periodi di grande espansione a periodi di declino, e ancora oggi viene parlato in molte valli dell'arco alpino; la sua conservazione è favorita inoltre da associazioni, centri culturali e gruppi musicali folk. L'indagine sociolinguistica vera e propria è stata impostata sotto forma di questionario, somministrato ai residenti di Bellino: ho raccolto alcuni dati personali, posto domande riguardo all'uso del codice, alla competenza linguistica e alla conoscenza di specifici termini. Successivamente ho analizzato i dati, riportandoli nella mia dissertazione e abbinando loro dei grafici esemplificativi. Al termine della mia indagine, ho tratto delle conclusioni, osservando una buona sopravvivenza dell'occitano nel comune di Bellino; tutti gli intervistati utilizzano correntemente il codice e dispongono di un ampio vocabolario.
ITA
The subject of this thesis is the vitality and the survival of the occitan language in the municipality of Bellino, where I come from. First of all, I wrote a brief historical-geographical profile of Bellino, alpine community located in the Varaita Valley, in Piedmont, on the border with France. Made up of ten villages divided into two districts, Bellino has been repeatedly disputed between Italy and France, a country with which it maintains close contacts. Also, I framed Occitan as a minority language; It's a Romance language developed at the end of the Roman Empire, which spread in Europe thanks to the works of the so-called "troubadours", poets in language. Occitan alternated periods of great expansion with periods of decline, and it is still spoken in many valleys of the Alpine arc; its conservation is also favored by associations, cultural centers and folk music groups. My linguistic investigation is set up in the form of a questionnaire, administred to the residents of Bellino : I collected some personal data, asked questions regarding the use of the code, linguistic competence and knowledge of specific terms. Subsequently I analized the data, reporting them in my dissertation and combining them with illustrative graphics. At the end of my investigation, I drew conclusions, observing a good survival of the Occitan in the municipality of Bellino. All interviewees currently use the code and have a large vocabulary.
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