The growing attention given to the environmental sphere, which emerged in the context of the Europe 2020 strategy, has given rise to a "driving" Common Agricultural Policy (CAP) in relation to the objectives of territorial protection and against climate change. A fundamental change in the 2013 CAP reform for the current programming period is the application of the new rules on greening. During the study of the application of the CAP in Piedmont Region, the working group formed by the Department of Agriculture-Region of Piedmont, CSI, IRES and DISAFA-UNITO, addressed the territorial analysis of the instrument of agricultural policy referred to as Greening. In this paper, two themes have been examined: the first concerns the analysis of the impact of Greening in Piedmont Region as a component of the First Pillar of the CAP; the second concerns the territorial distribution of Greening in Piedmont Region, with the examination of changes in land use. Datasets specially extracted from CSI Piemonte, coming from the Anagrafe Agricola Unica (AAU), choosing the year 2017 as the year of study. To answer the first question, three main significant variables were used, such as altitude classes, provinces and technical-economic orientation (OTE). The results were further combined with some graphical representations. Regarding land use changes, with the analysis of crop investments combined with the Greening payment, the crops most affected by the "greening" requirements were maize, rice and wheat. The main effect of greening on land use has been a strong reduction of maize and other cereal crops and the increased spread of nitrogen fixing crops, which are also adequate to satisfy the EFA requirements. Finally, a territorial analysis was dedicated to some issues of environmental and landscape interest to verify the existence of possible overlaps of different agri-environmental policy instruments; in particular, through the use of the QuantumGis software, layers related to Greening were overlaid with those of landscape areas and nitrate vulnerable zones (ZVN) and pesticides (ZVF).
La crescente attenzione assegnata alla sfera ambientale, emersa in ambito di strategia Europa 2020, ha dato origine ad una Politica Agricola Comune (PAC) ¿trainante¿ in relazione agli obiettivi di presidio del territorio e protezione nei confronti del cambiamento climatico. Un cambiamento fondamentale nella riforma della PAC del 2013 per l'attuale programmazione è rappresentato dall'applicazione delle nuove norme sul Greening. In sede di studio dell'applicazione della PAC sul territorio piemontese, il gruppo di lavoro costituito da Assessorato Agricoltura-Regione Piemonte, CSI Piemonte, IRES Piemonte e DISAFA-UNITO, ha affrontato l'analisi territoriale dello strumento di politica agraria indicato come Greening. Nel presente elaborato si sono affrontati due temi: il primo riguarda l'analisi dell'impatto in Piemonte del Greening come componente del Primo pilastro della PAC; il secondo concerne la distribuzione territoriale del Greening in Piemonte, con l'esame delle variazioni nell'uso del suolo. Sono stati impiegati dataset estratti appositamente da CSI Piemonte, provenienti dall'Anagrafe Agricola Unica (AAU), scegliendo come anno di studio il 2017. Per dare risposta al primo quesito sono state impiegate tre principali variabili significative, quali le classi altimetriche, le province e l'orientamento tecnico economico (OTE). I risultati sono stati ulteriormente abbinati ad alcune rappresentazioni grafiche. Per quanto concerne i cambiamenti relativi all'uso del suolo, con l'analisi degli investimenti colturali abbinati al premio del Greening, le colture maggiormente coinvolte dai requisiti dell'¿inverdimento¿ sono state il mais, il riso e il frumento. L'effetto principale dell'inverdimento sull'uso del suolo è stato una forte riduzione del mais e di altre colture cerealicole e la maggiore diffusione di colture azotofissatrici, che risultano idonee anche per assolvere i requisiti EFA. Infine, un'analisi territoriale è stata dedicata ad alcuni temi di interesse ambientale e paesaggistico per verificare l'esistenza di eventuali sovrapposizioni di differenti strumenti di politica agro-ambientale; in particolare, attraverso l'utilizzo del software QuantumGis sono stati sovrapposti i layer relativi al Greening con quelli degli ambiti di paesaggio e delle Zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) e agli agrofarmaci (ZVF).
Il Primo pilastro della PAC 2014-2020: l'applicazione del Greening in Piemonte
BARUCCO, GIULIA
2018/2019
Abstract
La crescente attenzione assegnata alla sfera ambientale, emersa in ambito di strategia Europa 2020, ha dato origine ad una Politica Agricola Comune (PAC) ¿trainante¿ in relazione agli obiettivi di presidio del territorio e protezione nei confronti del cambiamento climatico. Un cambiamento fondamentale nella riforma della PAC del 2013 per l'attuale programmazione è rappresentato dall'applicazione delle nuove norme sul Greening. In sede di studio dell'applicazione della PAC sul territorio piemontese, il gruppo di lavoro costituito da Assessorato Agricoltura-Regione Piemonte, CSI Piemonte, IRES Piemonte e DISAFA-UNITO, ha affrontato l'analisi territoriale dello strumento di politica agraria indicato come Greening. Nel presente elaborato si sono affrontati due temi: il primo riguarda l'analisi dell'impatto in Piemonte del Greening come componente del Primo pilastro della PAC; il secondo concerne la distribuzione territoriale del Greening in Piemonte, con l'esame delle variazioni nell'uso del suolo. Sono stati impiegati dataset estratti appositamente da CSI Piemonte, provenienti dall'Anagrafe Agricola Unica (AAU), scegliendo come anno di studio il 2017. Per dare risposta al primo quesito sono state impiegate tre principali variabili significative, quali le classi altimetriche, le province e l'orientamento tecnico economico (OTE). I risultati sono stati ulteriormente abbinati ad alcune rappresentazioni grafiche. Per quanto concerne i cambiamenti relativi all'uso del suolo, con l'analisi degli investimenti colturali abbinati al premio del Greening, le colture maggiormente coinvolte dai requisiti dell'¿inverdimento¿ sono state il mais, il riso e il frumento. L'effetto principale dell'inverdimento sull'uso del suolo è stato una forte riduzione del mais e di altre colture cerealicole e la maggiore diffusione di colture azotofissatrici, che risultano idonee anche per assolvere i requisiti EFA. Infine, un'analisi territoriale è stata dedicata ad alcuni temi di interesse ambientale e paesaggistico per verificare l'esistenza di eventuali sovrapposizioni di differenti strumenti di politica agro-ambientale; in particolare, attraverso l'utilizzo del software QuantumGis sono stati sovrapposti i layer relativi al Greening con quelli degli ambiti di paesaggio e delle Zone vulnerabili ai nitrati (ZVN) e agli agrofarmaci (ZVF).File | Dimensione | Formato | |
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