In intensive pig farming of Western and Southern Europe, welfare concerns are still often related to barren environments and crowded conditions. Pig producers need to balance the requirements to improve welfare conditions at farm with practical considerations. The aim of this study was to determine the extent to which the reduction of stocking density and the provision of suspended pieces of hard wood as environmental enrichment have an influence on both behavior and fecal corticosteroid con- centrations in commercially housed growing-finishing pigs. A total of 640 growing pigs were arranged in a 2 x 2 factorial design with stocking density (high, 1,0 m2/pig and low, 1,5 m2/pig) and environmental enrichment (yes or no) as factors. Ten replicate pens were allocated to each treatment. Observations of behavior (instantaneous scan sampling) were made in each pen at 2-week intervals, when pigs were from 15 to 31 weeks old. Fecal samples were collected to determine corticosteroids concentration in the 40 selected pens. The pigs housed in low density showed a higher (although not significant) level of exploration of pen furniture than crowded pigs (10,11% vs. 8,53%, respectively; P<0.09). Similarly, social interactions were observed more frequently (P<0,001) among the pigs in the enriched (10,27%) than in barren (6,69%) pens. The pigs housed in barren pens had greater incidences of tail biting (barren: 1,35%, enriched: 0,42%; P<0,01) and aggression (barren: 1,30%, enriched 0,61%; P<0,05). Crowded pig in barren pens spent less time moving (2,26%) compared to other treatments. Uncrowded pigs in enriched pens spent less time lying inactive (43,97%) and feeding (14,48%) compared to other treatments. Fecal corticosteroids doubled their concentration from the first (56,74 ng/g) to the last (108,10 ng/g) sampling date (P<0,001). The crowded pigs showed higher (P<0,001) concentration than the pigs housed in low stocking density (85,09 ng/g and 76,08 ng/g, respectively). No differences were found in corticosteroid concentrations between the pigs housed in barren and enriched pens. To conclude, the reduction of stocking density modified the pigs' behaviors and reduced the fecal corticosteroid levels, highlighting an improvement of welfare conditions. The provision of suspended pieces of hard wood modified the pigs' behaviors but did not exert relevant effects on fecal corticosteroid levels.

In Italia la filiera suinicola costituisce uno dei settori produttivi principali del comparto agroalimentare per la sua dimensione economica e per l'impatto sull'occupazione agricola. La caratteristica principale che differenzia la suinicoltura italiana da quella europea è la destinazione finale delle carni. In Italia la destinazione finale è principalmente l'industria salumiera (suino pesante), a differenza delle altre suinicolture europee prevalentemente orientate alla produzione di un suino leggero da macelleria, destinato al consumo fresco. Nella maggior parte degli allevamenti intensivi suinicoli una delle principali problematiche in merito al benessere riguarda l'elevata densità di allevamento e ricoveri spogli e senza stimoli per gli animali. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare, in suini all'ingrasso, come la riduzione della densità animale e l'introduzione di arricchimenti ambientali, rappresentati da tronchetti di legno sospesi con catenelle, possano influire sia sul comportamento sia sul benessere, quest'ultimo valutato mediante la concentrazione di corticosteroidi fecali. Un totale di 640 suini, suddivisi in 40 box, sono stati inseriti in un disegno sperimentale confrontando due densità di allevamento (alta, 1,0 m&#8322;/suino e bassa, 1,5 m&#8322;/suino) e la presenza o meno dell'arricchimento ambientale. Le osservazioni del comportamento mediante la tecnica dello scan sampling sono state effettuate in tutti i box ogni due settimane, quando i suini avevano tra un'età compresa tra le 15 e le 31 settimane. Per determinare le concentrazioni di corticosteroidi sono stati raccolti campioni fecali. I suini allevati con bassa densità hanno mostrato un livello più alto, anche se non significativo, nell'esplorare il box (10,11% contro 8,53%, rispettivamente; P = 0,09). Allo stesso modo sono state osservate interazioni sociali più frequenti (P&#8804;0,001) tra i suini in box arricchiti (10,27) rispetto a quelli senza arricchimento ambientale (6,69%). Questi ultimi hanno mostrato inoltre una più alta incidenza di morsicature alla coda (spogli: 1,35%, arricchiti: 0,42%; P&#8804;0,01) e di comportamenti aggressivi (spogli: 1,30%, arricchiti: 0,61%; P &#8804; 0,05). I suini allevati ad alta densità e senza arricchimento spendevano meno tempo a muoversi (2,26%) rispetto agli altri. I suini allevati a bassa densità e con arricchimento erano meno inattivi, ossia spendevano meno tempo stando fermi (43,97%) e mangiando (14,48%). Dal punto di vista del benessere animale, i livelli di corticosteroidi fecali sono raddoppiati dalla data del primo campione (56,76 ng/g) all'ultimo (108,10 ng/g) evidenziando un maggior livello di stress con la crescita. I suini ad alta densità hanno mostrato concentrazioni più alte (P &#8804; 0,001) rispetto ai suini allevati a bassa densità (rispettivamente 85,09 ng/g e 76,08 ng/g). Non è stata riscontrata nessuna differenza significativa nelle concentrazioni di corticosteroidi tra i suini allevati in box spogli e quelli presenti nei box arricchiti. In conclusione, la riduzione della densità di allevamento ha modificato il comportamento dei suini e ha ridotto i livelli di corticosteroidi fecali, sottolineando un miglioramento delle condizioni di benessere. La presenza di tronchetti di legno sospesi ha invece modificato il comportamento dei suini ma non ha avuto effetti particolari sui livelli di corticosteroidi fecali.

EFFETTO DELLA DENSITA' E DELL'ARRICCHIMENTO AMBIENTALE SUL COMPORTAMENTO E SUL BENESSERE DEI SUINI ALL'INGRASSO

CODISPOTI, NICOLAS
2018/2019

Abstract

In Italia la filiera suinicola costituisce uno dei settori produttivi principali del comparto agroalimentare per la sua dimensione economica e per l'impatto sull'occupazione agricola. La caratteristica principale che differenzia la suinicoltura italiana da quella europea è la destinazione finale delle carni. In Italia la destinazione finale è principalmente l'industria salumiera (suino pesante), a differenza delle altre suinicolture europee prevalentemente orientate alla produzione di un suino leggero da macelleria, destinato al consumo fresco. Nella maggior parte degli allevamenti intensivi suinicoli una delle principali problematiche in merito al benessere riguarda l'elevata densità di allevamento e ricoveri spogli e senza stimoli per gli animali. Lo scopo di questo studio è stato quello di determinare, in suini all'ingrasso, come la riduzione della densità animale e l'introduzione di arricchimenti ambientali, rappresentati da tronchetti di legno sospesi con catenelle, possano influire sia sul comportamento sia sul benessere, quest'ultimo valutato mediante la concentrazione di corticosteroidi fecali. Un totale di 640 suini, suddivisi in 40 box, sono stati inseriti in un disegno sperimentale confrontando due densità di allevamento (alta, 1,0 m₂/suino e bassa, 1,5 m₂/suino) e la presenza o meno dell'arricchimento ambientale. Le osservazioni del comportamento mediante la tecnica dello scan sampling sono state effettuate in tutti i box ogni due settimane, quando i suini avevano tra un'età compresa tra le 15 e le 31 settimane. Per determinare le concentrazioni di corticosteroidi sono stati raccolti campioni fecali. I suini allevati con bassa densità hanno mostrato un livello più alto, anche se non significativo, nell'esplorare il box (10,11% contro 8,53%, rispettivamente; P = 0,09). Allo stesso modo sono state osservate interazioni sociali più frequenti (P≤0,001) tra i suini in box arricchiti (10,27) rispetto a quelli senza arricchimento ambientale (6,69%). Questi ultimi hanno mostrato inoltre una più alta incidenza di morsicature alla coda (spogli: 1,35%, arricchiti: 0,42%; P≤0,01) e di comportamenti aggressivi (spogli: 1,30%, arricchiti: 0,61%; P ≤ 0,05). I suini allevati ad alta densità e senza arricchimento spendevano meno tempo a muoversi (2,26%) rispetto agli altri. I suini allevati a bassa densità e con arricchimento erano meno inattivi, ossia spendevano meno tempo stando fermi (43,97%) e mangiando (14,48%). Dal punto di vista del benessere animale, i livelli di corticosteroidi fecali sono raddoppiati dalla data del primo campione (56,76 ng/g) all'ultimo (108,10 ng/g) evidenziando un maggior livello di stress con la crescita. I suini ad alta densità hanno mostrato concentrazioni più alte (P ≤ 0,001) rispetto ai suini allevati a bassa densità (rispettivamente 85,09 ng/g e 76,08 ng/g). Non è stata riscontrata nessuna differenza significativa nelle concentrazioni di corticosteroidi tra i suini allevati in box spogli e quelli presenti nei box arricchiti. In conclusione, la riduzione della densità di allevamento ha modificato il comportamento dei suini e ha ridotto i livelli di corticosteroidi fecali, sottolineando un miglioramento delle condizioni di benessere. La presenza di tronchetti di legno sospesi ha invece modificato il comportamento dei suini ma non ha avuto effetti particolari sui livelli di corticosteroidi fecali.
ITA
In intensive pig farming of Western and Southern Europe, welfare concerns are still often related to barren environments and crowded conditions. Pig producers need to balance the requirements to improve welfare conditions at farm with practical considerations. The aim of this study was to determine the extent to which the reduction of stocking density and the provision of suspended pieces of hard wood as environmental enrichment have an influence on both behavior and fecal corticosteroid con- centrations in commercially housed growing-finishing pigs. A total of 640 growing pigs were arranged in a 2 x 2 factorial design with stocking density (high, 1,0 m2/pig and low, 1,5 m2/pig) and environmental enrichment (yes or no) as factors. Ten replicate pens were allocated to each treatment. Observations of behavior (instantaneous scan sampling) were made in each pen at 2-week intervals, when pigs were from 15 to 31 weeks old. Fecal samples were collected to determine corticosteroids concentration in the 40 selected pens. The pigs housed in low density showed a higher (although not significant) level of exploration of pen furniture than crowded pigs (10,11% vs. 8,53%, respectively; P<0.09). Similarly, social interactions were observed more frequently (P<0,001) among the pigs in the enriched (10,27%) than in barren (6,69%) pens. The pigs housed in barren pens had greater incidences of tail biting (barren: 1,35%, enriched: 0,42%; P<0,01) and aggression (barren: 1,30%, enriched 0,61%; P<0,05). Crowded pig in barren pens spent less time moving (2,26%) compared to other treatments. Uncrowded pigs in enriched pens spent less time lying inactive (43,97%) and feeding (14,48%) compared to other treatments. Fecal corticosteroids doubled their concentration from the first (56,74 ng/g) to the last (108,10 ng/g) sampling date (P<0,001). The crowded pigs showed higher (P<0,001) concentration than the pigs housed in low stocking density (85,09 ng/g and 76,08 ng/g, respectively). No differences were found in corticosteroid concentrations between the pigs housed in barren and enriched pens. To conclude, the reduction of stocking density modified the pigs' behaviors and reduced the fecal corticosteroid levels, highlighting an improvement of welfare conditions. The provision of suspended pieces of hard wood modified the pigs' behaviors but did not exert relevant effects on fecal corticosteroid levels.
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