Il cambiamento climatico è uno dei temi attualmente più discussi in campo scientifico, economico e sociologico. Molti sono gli studi condotti per cercare di comprendere quali siano le cause e gli effetti del cambiamento climatico, al fine di trovare soluzioni gestionali che tengano conto di questi aspetti. Infatti negli ultimi anni è stato dimostrato che l'innalzamento delle temperature medie annue è causato, oltre che da oscillazioni naturali a cui il pianeta è soggetto, anche delle emissioni in atmosfera di gas a effetto serra, fra cui il più importante è l'anidride carbonica. Le variazioni dei valori di temperatura media e di concentrazione di CO2 in atmosfera sono causa di gravi problemi ambientali i cui effetti hanno ripercussioni su aspetti sociali e economici in molte regioni del mondo. Considerato un punto di vista prettamente forestale, un aumento dei valori di CO2 atmosferica e di temperatura permette di ipotizzare eventuali benefici per gli ecosistemi: è noto, infatti, come temperatura e anidride carbonica siano fattori ecologici fondamentali per la vita e la salute di una foresta, prendendo parte attiva al processo fotosintetico. Il presente lavoro vuole sintetizzare lo stato attuale delle conoscenze relativamente alle risposte degli ecosistemi forestali agli effetti del cambiamento climatico, comparando gli effetti positivi e negativi che esso ha sui boschi in diverse regioni del globo. L'aumento delle temperature costituisce un vantaggio per le regioni boreali, in quanto allunga la durata della stagione vegetativa permettendo alle piante di crescere maggiormente in diametro; per contro, lo stesso aumento delle temperature causa una variazione del regime dei disturbi biotici, per esempio pullulazioni di insetti, e abiotici, per esempio incendi boschivi. Scendendo di latitudine, i benefici in termini di crescita forestale sono via via minori, e gli stessi effetti negativi sopra citati prendono il sopravvento. Anche l'aumento di CO2 stimola maggiormente la crescita in diametro delle piante, ma ciò vale solo per le regioni centro-settentrionali, in quanto valori eccessivi di temperatura e mancanza di acqua inibiranno la fotosintesi. Inoltre studi condotti su diverse piante esposte a elevati valori di CO2 hanno dimostrato che il legno da esse prodotto mostra una qualità più scarsa, a causa di modificazioni negli elementi anatomici, e un peggioramento nelle caratteristiche meccaniche. In conclusione, è possibile affermare che gli effetti postivi sono circoscritti geograficamente alle latitudini più elevate e riguardano solamente la produttività delle foreste: tale beneficio, però, sarà annullato dall'aumento della frequenza di pullulazioni di insetti lignivori e dell'attività degli incendi. Le regioni meridionali, invece, non vedranno miglioramenti nella produttività, sia a causa di fattori ecologici limitanti come la temperatura, sia a causa dei crescenti disturbi naturali. Pertanto, anche in campo forestale il cambiamento climatico avrà gravi conseguenze, a meno che l'uomo non adotti politiche e tecniche di gestione adeguate, al fine di valorizzare le foreste in qualità di sink di carbonio e di proteggerle dal crescente rischio di disturbo naturale.
Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi forestali
BOSCHIS, FRANCESCO
2018/2019
Abstract
Il cambiamento climatico è uno dei temi attualmente più discussi in campo scientifico, economico e sociologico. Molti sono gli studi condotti per cercare di comprendere quali siano le cause e gli effetti del cambiamento climatico, al fine di trovare soluzioni gestionali che tengano conto di questi aspetti. Infatti negli ultimi anni è stato dimostrato che l'innalzamento delle temperature medie annue è causato, oltre che da oscillazioni naturali a cui il pianeta è soggetto, anche delle emissioni in atmosfera di gas a effetto serra, fra cui il più importante è l'anidride carbonica. Le variazioni dei valori di temperatura media e di concentrazione di CO2 in atmosfera sono causa di gravi problemi ambientali i cui effetti hanno ripercussioni su aspetti sociali e economici in molte regioni del mondo. Considerato un punto di vista prettamente forestale, un aumento dei valori di CO2 atmosferica e di temperatura permette di ipotizzare eventuali benefici per gli ecosistemi: è noto, infatti, come temperatura e anidride carbonica siano fattori ecologici fondamentali per la vita e la salute di una foresta, prendendo parte attiva al processo fotosintetico. Il presente lavoro vuole sintetizzare lo stato attuale delle conoscenze relativamente alle risposte degli ecosistemi forestali agli effetti del cambiamento climatico, comparando gli effetti positivi e negativi che esso ha sui boschi in diverse regioni del globo. L'aumento delle temperature costituisce un vantaggio per le regioni boreali, in quanto allunga la durata della stagione vegetativa permettendo alle piante di crescere maggiormente in diametro; per contro, lo stesso aumento delle temperature causa una variazione del regime dei disturbi biotici, per esempio pullulazioni di insetti, e abiotici, per esempio incendi boschivi. Scendendo di latitudine, i benefici in termini di crescita forestale sono via via minori, e gli stessi effetti negativi sopra citati prendono il sopravvento. Anche l'aumento di CO2 stimola maggiormente la crescita in diametro delle piante, ma ciò vale solo per le regioni centro-settentrionali, in quanto valori eccessivi di temperatura e mancanza di acqua inibiranno la fotosintesi. Inoltre studi condotti su diverse piante esposte a elevati valori di CO2 hanno dimostrato che il legno da esse prodotto mostra una qualità più scarsa, a causa di modificazioni negli elementi anatomici, e un peggioramento nelle caratteristiche meccaniche. In conclusione, è possibile affermare che gli effetti postivi sono circoscritti geograficamente alle latitudini più elevate e riguardano solamente la produttività delle foreste: tale beneficio, però, sarà annullato dall'aumento della frequenza di pullulazioni di insetti lignivori e dell'attività degli incendi. Le regioni meridionali, invece, non vedranno miglioramenti nella produttività, sia a causa di fattori ecologici limitanti come la temperatura, sia a causa dei crescenti disturbi naturali. Pertanto, anche in campo forestale il cambiamento climatico avrà gravi conseguenze, a meno che l'uomo non adotti politiche e tecniche di gestione adeguate, al fine di valorizzare le foreste in qualità di sink di carbonio e di proteggerle dal crescente rischio di disturbo naturale.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/20.500.14240/102498